martedì 4 agosto 2020

Campi, Cusenza e Barbano
Suona, suona per me,  oh, violino tzigano…


Luciano Tajoli era un  bravissimo cantante. La sua esecuzione di "Violino tzigano", melodia scritta da Bixio e Cherubini -  ricordate?  Suona, suona per me, oh, violino tzigano... - era magnifica,  ma Alessandro Campi è di un' altra classe...  
Sono  criptico?  Intanto,  mi scuso con i  lettori  per aver fatto passare quasi  un  mese  dal peana sciolto da Alessandro Campi sulla sua Pagina Facebook  in onore di Virman Cusenza, per carità bravissimo direttore e giornalista. Che come si legge in una nota del “Giornale”, dove Cusenza si fece le ossa (*),  avrebbe lasciato la direzione del “Messaggero”, per dedicarsi “alla realizzazione di un progetto personale”.   Auguri di ogni bene.
Insomma,  il peana di Campi   mi era sfuggito.  Del resto di rado vado  sulla sua Pagina, perché  gli show autoreferenziali con gli applausi a comando mi annoiano.      
Per tornare ai versi di  Tajoli,  quel che  non capisco  è come mai il professore perugino a suo tempo non suonò il  violino tzigano per  Alessandro Barbano, direttore del  “Mattino”,  giornale gemello del “Messaggero”, sul quale escono tuttora in  sincronia gli editoriali di Campi.
Barbano fu  ingiustamente  “dimissionato”  nel giugno del 2018 da Caltagirone perché antipopulista, sgradito quindi a un  editore di giornali  filogovernativi. Infatti,  il motto caltagironiano sembra   essere  "basta che respirino".  I  governi, ovviamente...   Poco importa,  se  giallo-verdi come allora,  o giallo-rossi come oggi (**).     

Certo, Cusenza, come si legge nel post, è un suo “amico fraterno”.  E ne sono lieto per Campi, meno per Cusenza. Anzi, al suo posto mi preoccuperei...
Però, ecco il punto, nel  caso di  Barbano  un intervento di Campi costituiva  un atto dovuto. Per la semplice ragione che egli  non perde occasione per annunciare  Urbi et Orbi  di avere  “tra i suoi punti di riferimento Raymond Aron, professore e giornalista”.  Però qui i conti non tornano, perché il grande Aron,   liberale vero,  senza macchia e senza paura,   non si sarebbe mai fatto scappare l’occasione per spezzare una lancia in favore della libertà di pensiero e di stampa.  Invece il violino tzigano di Campi  allora tacque…
Che dire? Suona, suona per me, oh, violino tzigano,/ forse pensi anche tu a un amore laggiù/  sotto uno cielo lontan/  fa tremare il tuo cuor,  oh,  violino tzigano.  
Compito per le vacanze: come mai il "cuor" di Alessandro Campi “trema” per  Virman  Cusenza  ma non tremò per Alessandro Barbano?  


Carlo Gambescia



(**) Qui: https://carlogambesciametapolitics2puntozero.blogspot.com/2019/03/liberta-di-stampa-perche-e-mattino.html



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