domenica 9 agosto 2020

Grande fiducia nelle Forze dell'Ordine
L’Italia è  (quasi) pronta per il castigamatti


Al posto del Presidente  Mattarella e delle Forze dell’Ordine non ci preoccuperemmo più di tanto... Perché? Semplice. Stando all’ultimo rapporto Demos  2019, istituto di indagini demoscopiche serissimo, diretto da Ilvo Diamanti (*), il Presidente della Repubblica e la Polizia (semplificando)  sono in testa alla preferenze degli italiani. Come del resto  il Papa, addirittura la secondo posto. Va però notato che dal 2009  la fiducia verso il Quirinale ( Presidenze Napolitano e Mattarella) ha perso circa sedici punti passando dal  70 a 55 per cento. Pertanto,  forse, qualche preoccupazione è giusto che ci sia... Il che spiegherebbe, stando alla cronaca giudiziaria recentissima, certo preoccupato (e preoccupante) attivismo delle Forze dell’Ordine…   
In fondo alla classifica, quasi in caduta libera: Stato, Banche, Parlamento e Partiti. Nell’Italia dell’individualismo protetto,  si ha addirittura più fiducia nelle Chiesa che nello Stato (38 contro 22 per cento). Quando si dice la gratitudine...
Il quadro è quello di un’Italia che non crede più nella democrazia liberale,  nell’economia di mercato (anche imprenditori e sindacati godono di scarsa fiducia), nell’Europa e perfino nella magistratura. Mentre, al contrario,  si nutre  fiducia nei poliziotti, nei preti (anche se in calo,  38 per cento, quinto posto) negli insegnanti  (la fiducia nella scuola  si attesta al 54 per cento, quarto posto): i pilastri del controllo sociale.
Dispiace dirlo ma  stando così le cose  l'Italia sembra  aspirare alle catene.  È veramente triste ammetterlo ma i dati confermano che alla libertà si preferisce la sicurezza.  Del resto,   la gestione autoritaria dell’epidemia di Covid potrebbe aver spostato il quadro fiduciario ancora più destra.  
Gli italiani implorano sempre  più  protezione, e da tutto:  dagli immigrati come dai virus,  dalla crisi economica come dalla crescente incertezza sociale. Di qui, la  possibile estensione di una già significativa  fiducia nelle Forze dell’Ordine. Ripetiamo, il  pilastro di ogni ordine sociale.   
Un ultimo punto.  Può apparire contraddittorio  il nutrire al tempo stesso  sfiducia nello Stato e fiducia nella Polizia. Come, ci  potrebbe chiedere, Stato e Polizia non sono la stessa cosa? In realtà, agli occhi dei cittadini,  il poliziotto rappresenta il "potere nudo",  senza quelle pastoie politiche, procedurali, istituzionali, se si vuole liberali, che frenano l'azione dello Stato (di diritto). E ciò spiega anche il calo di fiducia nella Magistratura.
Il classico  slogan,  tipico delle destre d'ordine, del "Più potere alla polizia", in qualche misura fatto proprio dai populisti di ogni colore, chiarisce bene il concetto di un potere senza veli procedurali, nudo per l'appunto,  che colpisce in modo inesorabile, facendo giustizia con la rapidità di una scarica di colpi di mitra.   
Che dire?  L'Italia è (quasi) pronta per il castigamatti.

Carlo Gambescia         


   (*)  Per una trattazione estesa del Rapporto si veda qui:: http://www.demos.it/a01676.php