Grande fiducia nelle Forze dell'Ordine
L’Italia è (quasi) pronta per il
castigamatti
Al
posto del Presidente Mattarella e delle Forze dell’Ordine non ci preoccuperemmo più di
tanto... Perché? Semplice. Stando all’ultimo rapporto Demos 2019, istituto di indagini demoscopiche serissimo, diretto da Ilvo Diamanti (*), il Presidente
della Repubblica e la Polizia
(semplificando) sono in testa alla
preferenze degli italiani. Come del resto il Papa, addirittura la secondo posto. Va però
notato che dal 2009 la fiducia verso il
Quirinale ( Presidenze Napolitano e Mattarella) ha perso circa sedici punti
passando dal 70 a 55 per cento. Pertanto, forse, qualche preoccupazione è giusto che ci sia... Il che spiegherebbe, stando
alla cronaca giudiziaria recentissima, certo preoccupato (e preoccupante) attivismo delle Forze dell’Ordine…
In fondo alla
classifica, quasi in caduta libera: Stato, Banche, Parlamento e Partiti.
Nell’Italia dell’individualismo protetto,
si ha addirittura più fiducia nelle Chiesa che nello Stato (38 contro 22
per cento). Quando si dice la gratitudine...
Il
quadro è quello di un’Italia che non crede più nella democrazia liberale, nell’economia di mercato (anche imprenditori
e sindacati godono di scarsa fiducia), nell’Europa e perfino nella
magistratura. Mentre, al contrario, si nutre fiducia nei
poliziotti, nei preti (anche se in calo, 38 per cento, quinto posto) negli insegnanti (la fiducia nella scuola si attesta al 54 per cento, quarto posto): i
pilastri del controllo sociale.
Dispiace dirlo ma stando così le cose l'Italia sembra aspirare alle
catene. È veramente triste ammetterlo ma i dati confermano che alla libertà si preferisce la sicurezza. Del resto, la gestione autoritaria dell’epidemia di Covid potrebbe aver spostato il quadro fiduciario
ancora più destra.
Gli italiani
implorano sempre più protezione, e da tutto: dagli immigrati come
dai virus, dalla crisi economica come dalla
crescente incertezza sociale. Di qui, la possibile estensione di una già significativa fiducia nelle Forze dell’Ordine. Ripetiamo, il pilastro
di ogni ordine sociale.
Un ultimo punto. Può apparire contraddittorio il nutrire al tempo stesso sfiducia nello Stato e fiducia nella Polizia. Come, ci potrebbe chiedere, Stato e Polizia non sono la stessa cosa? In realtà, agli occhi dei cittadini, il poliziotto rappresenta il "potere nudo", senza quelle pastoie politiche, procedurali, istituzionali, se si vuole liberali, che frenano l'azione dello Stato (di diritto). E ciò spiega anche il calo di fiducia nella Magistratura.
Il classico slogan, tipico delle destre d'ordine, del "Più potere alla polizia", in qualche misura fatto proprio dai populisti di ogni colore, chiarisce bene il concetto di un potere senza veli procedurali, nudo per l'appunto, che colpisce in modo inesorabile, facendo giustizia con la rapidità di una scarica di colpi di mitra.
Il classico slogan, tipico delle destre d'ordine, del "Più potere alla polizia", in qualche misura fatto proprio dai populisti di ogni colore, chiarisce bene il concetto di un potere senza veli procedurali, nudo per l'appunto, che colpisce in modo inesorabile, facendo giustizia con la rapidità di una scarica di colpi di mitra.
Che dire? L'Italia è (quasi) pronta per il castigamatti.
Carlo Gambescia
(*) Per una trattazione estesa del Rapporto si veda qui:: http://www.demos.it/a01676.php