Giorgia Meloni, la demagogia al potere
“Un semplice click”…
Non si capisce bene
se il tetto dei 35 mila
euro di reddito per
richiedere l’ormai famoso
bonus nei mesi di marzo, aprile, maggio, sia stato introdotto in seguito e solo per alcune categorie iscritte
ai fondi separati.
Comunque sia, diamo per scontato che l’erogazione iniziale abbia
riguardato tutti, per così dire ricchi e poveri. Una gigantesca mancia
populista a tutti gli
italiani, alla quale avrebbero però attinto non
pochi politici e alcuni parlamentari. Ne
abbiamo parlato ieri, cercando di evidenziare come le polemiche di questi
giorni sui “furbetti del Parlamento” siano frutto di una forma di giustizialismo populista rivolto contro lo stato di diritto. Ripetiamo: il male non è tanto ( o non
solo) nel bonus ma nel sistema di welfare che crea al tempo stesso le condizioni per
dividere e unire i percettori, provocando conflitti e nuove gerarchie sociali
della deferenza e dell’invidia, nuove stratificazioni che riconducono alle arcaiche distinzioni in stati dell’ ancien
régime. Insomma, il welfare, le controindicazioni economiche e le conseguenti polemiche, spesso giocate al rialzo, che la sua strutturazione inevitabilmente comporta, distruggono l'uguaglianza dei cittadini, di tutti i cittadini, davanti alla legge (*).
Singolare, anzi veramente esemplare come triste segno dei tempi, la
reazione della destra e in particolare di Giorgia Meloni, che, come si legge
oggi sul “Tempo”, ormai soffietto giornaliero di Storace e della peggiore destra dalle mai dimenticate radici neofasciste,
avrebbe un ruolo fondamentale circa
la scelta del
prossimo candidato a sindaco di Roma da opporre a Virginia Raggi. Si vocifera
addirittura di una candidatura diretta della Meloni.
Questa Grande Elettrice o futuro Sindaco di Roma, che oggi rimprovera, anche giustamente, al governo populista di
Conte e Gualtieri, di non aver introdotto alcun tetto al bonus, nel mese di marzo
asseriva invece che:
“Bisogna dare subito 1000 euro
con un semplice click a chiunque ne faccia
richiesta (meglio online) direttamente alla propria banca (...) Si stabilisce in modo semplice chi ne ha diritto come sostegno, chi
come prestito, chi non ne ha diritto, ma le verifiche si fanno
dopo, finita l’emergenza. Intanto zero burocrazia e zero perdite di
tempo. 1000 euro a chi dichiara di averne bisogno. Subito!”.
Capito? "1000 euro con un semplice click”… Demagogia allo stato puro. Roba da arruffapopoli. Il Campo digitale dei Miracoli evocato dal Gatto e dalla Volpe in versione postmoderna.
Ora però Giorgia Meloni, accigliata, parla di controlli e verifiche. Che metamorfosi... Come dire? Da Peron a Monti... Poveri noi.
Carlo Gambescia
(*) Qui
l’articolo di ieri: http://carlogambesciametapolitics2puntozero.blogspot.com/2020/08/la-caccia-ai-politici-furbetti-lestate.html