Governo 5 Stelle-Lega?
Non ci resta che piangere…
Salvini con il ristoratore di Lodi dal grilletto facile. |
I
quotidiani a grande tiratura, oggi tutti eccitati, puntano i riflettori sul plutocrate
Berlusconi che, come l’uomo delle banane, finalmente ha detto sì a Salvini e Di Maio.
Il
vero punto non è il cedimento del Cavaliere, notissimo per preferire l’ uovo oggi alla gallina domani, bensì il potenziale eversivo di un governo che rischia di mettere insieme
egualitaristi e razzisti, vagabondi e pistoleri, terzomondisti agli Esteri, economisti inflazionisti alle
Finanze, sindaci dal grilletto facile al
Viminale, pacifisti alla Difesa. E così via, fino a quando l'autobus Italia, come quello, vero, nella Roma amministrata dalla Signora Raggi, non prenderà fuoco per poi esplodere tra venditori di frittelle e turisti giapponesi.
Nessuno lo dice, a cominciare da Mattarella che - ci scusi Presidente - facteggia, ma pentastellati e leghisti non sono liberali né socialisti, sono un miscuglio velenosissimo di individualismo protetto del tipo aumentare
le pensioni abbassare le tasse: l’ideale per
distruggere l’economia, dal momento che i cordoni della borsa li tiene
l’Europa.
E
il tira e molla che inevitabilmente verrà a
crearsi con Bruxelles, tra l’unico governo interamente populista tra i
firmatari dei Trattati del 1957, quello italiano (bel record…), e la Commissione Europea ,
che populista non è, rischia di mandare
a picco quello che una volta sulle guide turistiche definivano il Belpaese.
Un
lettore ieri mi diceva, “non si
preoccupi dottore, tanto, si vive ugualmente”. Capisco, ma non condivido. La logica della mano invisibile,
dell’individualismo, che pure ha fatto
tanto bene l’Italia, nel farla crescere, disordinatamente, ma
crescere, soprattutto negli anni Cinquanta del secolo scorso, ormai si è talmente intrecciata con quella visibile
dell’assistenzialismo pubblico, che gli italiani sognano davvero la “vita in
vacanza”, molto ben teorizzata ed evocata a Sanremo da cinque ragazzi
fancazzisti dei nostri tempi. Insomma, credono alla befana. Sicché, tanti italiani (ovviamente non l'amico lettore) aspirano sul serio a vivere "ugualmente", ma alle spalle degli altri.
Di Battista hobo in America Latina. |
Sarà veramente difficile
far cambiare idea a quella metà dell’elettorato che ha votato per gli
hobo e i pistoleri della politica italiana, gente senza arte né parte, magnificamente rappresentata da Di Maio e Salvini.
Non c'è che un'ultima speranza. Quale? Che non si mettano d’accordo. Che come tutti gli hobo, attorno al fuoco,
comincino a spararsi per una salsiccia arrostita da sessanta centesimi di dollaro. Anzi di euro.
Altrimenti, non ci resta che piangere.
Carlo Gambescia