Governo (ultimi sviluppi)
Clima surreale
Buongiorno a tutti . Sulla formazione del governo il clima si è fatto veramente surreale…
Secondo “La
Stampa ”
«Anzitutto, il discorso del Presidente.
Mattarella parlerà al Paese facendo leva sulla propria immagine e cavalcando
l’onda del malessere collettivo. Ognuno ha il proprio stile, per cui sarebbe
incauto tirare in ballo Pertini o gli altri predecessori che si rivolsero
direttamente al popolo. Sia come sia, l’attuale inquilino del Colle non le
manderà a dire; additerà i fautori di elezioni anticipate quali colpevoli degli
inevitabili rincari che colpiranno anzitutto la povera gente (per congelare
l’aumento dell’Iva al 25 per cento servirebbe un governo che approvi entro
l’anno la Finanziaria , in caso
di nuove elezioni non si farebbe in tempo). Chi si opporrà al governo di tregua
dovrà pagare un prezzo politico. E poi Mattarella, a quanto si dice, sceglierà
una squadra di governo parecchio innovativa. Altro che ministri tecnici,
funzionari semi-sconosciuti o grand commis dalla dubbia reputazione: sul Colle
si sta lavorando, nelle intenzioni, a nomi super-partes che colpiscano
l’immaginario, a soluzioni sorprendenti, perfino un po’ “pop”, alle quali chi
rappresenta il nuovo faticherà a rispondere no. O dovrà farlo a
malincuore ».
Perciò quale sarebbe l’arma totale? Additare all’Italia il nemico della povera gente, quei
partiti che, non votando il
Parlamento per il Governo
del Presidente Mattarella, provocherebbero
l’aumento dell’Iva… Che è
l’ultimo dei nostri problemi…
Secondo “il Dubbio”, invece per Di Maio
«Il Presidente della Repubblica, Sergio
Mattarella, non potrà ignorare i rapporti di forza e si persuaderà a sciogliere
le Camere, confidano i vertici grillini, per concedere agli italiani una sorta
di “secondo turno”. “Voglio vederli a fare l’ammucchiata contro di noi. Non
sarà così facile», dice Di Maio fuori da Montecitorio, commentando
l’eventualità di un governo senza Cinquestelle. Neanche il tempo di svestire i
panni istituzionali e già i pentastellati recuperano il vocabolario più caro,
quello pieno di parole come “inganno” e “complotto” per impedire il
cambiamento. Tutti i poteri, da quelli politici a quelli mediatici, avrebbero
tramato tenere fuori da Palazzo Chigi il capo del maggior partito italiano. “È
emerso chiaramente che sia Berlusconi e Renzi, sia Renzi e Salvini si sono
sentiti in tutto questo periodo per sabotare qualsiasi possibilità di far
andare al governo il Movimento 5 Stelle. Hanno confermato che non hanno la
volontà politica di fare gli interessi dei cittadini”. “Ma adesso basta”, tuona
il leader pentastellato, prima di suonare la carica: “Nei prossimi giorni
parleremo con i cittadini nelle piazze e in tv. Avevamo creduto che i partiti,
con tutte le batoste che hanno preso in questi anni, avessero imparato la
lezione e avessero capito che è finalmente arrivato il momento di dare delle
risposte agli italiani”, dice. “Invece il cinismo e l’arroganza hanno
prevalso”» .
Quindi, da parte di 5 Stelle si risponde con il
complottismo e l’appello alla piazza. Armi totali dei pentastellati…
Che dire? Sia Mattarella, sia Di Maio , di tutto parlano, eccetto che di una legge
elettorale capace di dare stabilità
politica e soprattutto governabilità
all’Italia. Si banalizzano
gli argomenti (Iva e complotti) per non arrivare al punto… Insomma, si "populisteggia".
Passi per Di Maio, ma non per il Presidente Mattarella...
Passi per Di Maio, ma non per il Presidente Mattarella...
Carlo Gambescia