domenica 6 maggio 2018

Governo (ultimi sviluppi)
Clima surreale



Buongiorno a tutti . Sulla formazione del  governo il clima  si  è fatto veramente surreale…
 Secondo “La Stampa

«Anzitutto, il discorso del Presidente. Mattarella parlerà al Paese facendo leva sulla propria immagine e cavalcando l’onda del malessere collettivo. Ognuno ha il proprio stile, per cui sarebbe incauto tirare in ballo Pertini o gli altri predecessori che si rivolsero direttamente al popolo. Sia come sia, l’attuale inquilino del Colle non le manderà a dire; additerà i fautori di elezioni anticipate quali colpevoli degli inevitabili rincari che colpiranno anzitutto la povera gente (per congelare l’aumento dell’Iva al 25 per cento servirebbe un governo che approvi entro l’anno la Finanziaria, in caso di nuove elezioni non si farebbe in tempo). Chi si opporrà al governo di tregua dovrà pagare un prezzo politico. E poi Mattarella, a quanto si dice, sceglierà una squadra di governo parecchio innovativa. Altro che ministri tecnici, funzionari semi-sconosciuti o grand commis dalla dubbia reputazione: sul Colle si sta lavorando, nelle intenzioni, a nomi super-partes che colpiscano l’immaginario, a soluzioni sorprendenti, perfino un po’ “pop”, alle quali chi rappresenta il nuovo faticherà a rispondere no. O dovrà farlo a malincuore ».


Perciò quale sarebbe l’arma totale?  Additare all’Italia  il nemico della povera gente, quei partiti  che, non votando il Parlamento  per il Governo del Presidente Mattarella,  provocherebbero l’aumento dell’Iva…  Che è l’ultimo dei nostri problemi…
Secondo “il Dubbio”,  invece per   Di Maio

«Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, non potrà ignorare i rapporti di forza e si persuaderà a sciogliere le Camere, confidano i vertici grillini, per concedere agli italiani una sorta di “secondo turno”. “Voglio vederli a fare l’ammucchiata contro di noi. Non sarà così facile», dice Di Maio fuori da Montecitorio, commentando l’eventualità di un governo senza Cinquestelle. Neanche il tempo di svestire i panni istituzionali e già i pentastellati recuperano il vocabolario più caro, quello pieno di parole come “inganno” e “complotto” per impedire il cambiamento. Tutti i poteri, da quelli politici a quelli mediatici, avrebbero tramato tenere fuori da Palazzo Chigi il capo del maggior partito italiano. “È emerso chiaramente che sia Berlusconi e Renzi, sia Renzi e Salvini si sono sentiti in tutto questo periodo per sabotare qualsiasi possibilità di far andare al governo il Movimento 5 Stelle. Hanno confermato che non hanno la volontà politica di fare gli interessi dei cittadini”. “Ma adesso basta”, tuona il leader pentastellato, prima di suonare la carica: “Nei prossimi giorni parleremo con i cittadini nelle piazze e in tv. Avevamo creduto che i partiti, con tutte le batoste che hanno preso in questi anni, avessero imparato la lezione e avessero capito che è finalmente arrivato il momento di dare delle risposte agli italiani”, dice. “Invece il cinismo e l’arroganza hanno prevalso”» .


Quindi, da parte di  5 Stelle si risponde con il complottismo e l’appello alla piazza. Armi totali dei pentastellati…  
Che dire?  Sia Mattarella, sia  Di Maio ,  di tutto parlano,  eccetto che di una legge elettorale capace di dare  stabilità politica e soprattutto   governabilità all’Italia.  Si banalizzano gli argomenti (Iva e complotti)  per  non arrivare al punto… Insomma, si  "populisteggia".
Passi per Di Maio,  ma non per il Presidente  Mattarella... 


Carlo Gambescia