lunedì 1 maggio 2017

Arma dei Carabinieri (*)
Nucleo di Polizia Giudiziaria di [omissis]
VERBALE DI INTERCETTAZIONE DI CONVERSAZIONI O COMUNICAZIONI
(ex artt. 266,267 e 268 C.P.P.)
L'anno 2017, lunedì 1 maggio, in [omissis] presso la sala ascolto sita al 6o piano
della locale Procura della Repubblica, viene redatto il presente atto.
VERBALIZZANTE
M.O Osvaldo Spengler
FATTO

Nel corso dell'attività tecnica di monitoraggio svolta nell'ambito della procedura riservata n. 696/2, autorizzazione COPASIR 7954/1 [Operazione “FINE PENA MAI N.d.V.] è stato effettuata in data 30/04/2017, ore 10.37, l’intercettazione di una conversazione telefonica intercorsa tra le utenze 333***, in dotazione a FINZI MATTIA, ex Presidente del Consiglio dei Ministri, e  347***, in dotazione a BERNASCONI SILVANO, ex Presidente del Consiglio dei Ministri. Si riporta di seguito la trascrizione integrale della conversazione summenzionata:
 [omissis]


FINZI MATTIA: “Bè, Silvano, ma cosa mi combini? Come stai?”
BERNASCONI SILVANO: “Ma niente, ho inciampato in un tappeto come un pirla, tre punti sul labbro, cosa vuoi che sia…”
FINZI MATTIA: “Meglio così. Carine le infermiere lì in clinica?”
BERNASCONI SILVANO: “Carine? Mi sembra di stare in un film di Lino Banfi con la Edwige…”
FINZI MATTIA: “Chi?”
BERNASCONI SILVANO: “La Edwige. Edwige Fenech, dai…”
FINZI MATTIA: “Non la conosco. Bella?”
BERNASCONI SILVANO: “Non conosci la Edwige?! Come fai a vivere senza sapere chi è l’Edwige Fenech, Mattia?”
FINZI MATTIA: “Ma veramente io vivo benissimo.”
BERNASCONI SILVANO: “Benissimo non credo, comunque contento tu.”
FINZI MATTIA: “Sono nato nel 1975, Silvano.”
BERNASCONI SILVANO: “Cos’è, alludi? Fai lo stronzo?”
FINZI MATTIA: “Certo.”
[ridono]
                               Senti, Silvano. E per quel progetto?”
BERNASCONI SILVANO: “Dici il Partito della Nazione?”
FINZI MATTIA: “Eh.”
BERNASCONI SILVANO: “Ci sono al cento per cento.”
FINZI MATTIA: “Come scusa?!”
BERNASCONI SILVANO: “Al cento per cento, Mattia.”
FINZI MATTIA [pausa] : “Tre anni che traccheggi, che mi fai la danza dei sette veli, e adesso di botto mi dici ‘al cento per cento’?”
BERNASCONI SILVANO: “Ho riflettuto, Mattia. Sì, qui in clinica, dopo questo incidente da pirla, anche dopo questa cosa dell’Edwige.”
FINZI MATTIA: “Cosa c’entra ‘sta Edwige, si può sapere?”
BERNASCONI SILVANO: “C’entra che ho capito…cazzo, ho capito che sono vecchio, Mattia.”
FINZI MATTIA: “Vecchio tu?! Ma dai!”
BERNASCONI SILVANO: “Ciò ottantun anni, cribbio! Ottantuno! Inciampo nei tappeti, il Milan è una squadra cinese, le donne stupende che ho sognato nessuno sa più chi sono… Mattia: sostanzialmente non me ne frega niente di questo vostro mondo. Tenetevelo voi. Vuoi il Partito della Nazione? Va be’, buon pro ti faccia, tanto a me che me ne frega? Muoio e buonanotte al secchio.”
FINZI MATTIA [pausa]: “Silvano? Silvano, stai bene?”
BERNASCONI SILVANO: “Massì che sto bene. Tu però ricordati una cosa. [pausa] L’Italia sembra che non c’è più, e uno dice: magari! Finalmente la piantiamo con ‘sta piaga dell’Italia, che non si è mai capito bene cosa serve e sta lì solo per rompere i cosiddetti, litigare su tutto, fare la criticona, chiedere soldi a sbafo, pettegolare e invidiare chi lavora. Tu allora dici, facciamo il Partito della Nazione, tanto la nazione non c’è più, che male potrà fare? Ci cucchiamo la maggioranza in parlamento e si va avanti come al solito, cioè in realtà comandano gli americani e i tedeschi che ci sanno fare e noi ci salviamo la buccia. Però c’è un però, Mattia.”
FINZI MATTIA: “Sarebbe?”
BERNASCONI SILVANO: “Sarebbe che l’Italia proprio perché non esiste non può sparire del tutto, Mattia. Come fai a sparire se non esisti? Vuoi fare il Partito della Nazione? E tu fallo, io ci sono, perché no, tanto a me… Ma vedrai che appena lo fai, salta su il Partito dell’Altra Nazione e ti frega. E’ fatta così l’Italia, uno dice bianco e l’altro cosa dice? Indovina?”
FINZI MATTIA: “Mi sembra che esageri, Silvano. Ti hanno dato la morfina?”
BERNASCONI SILVANO: “Ridi ridi. Io te l’ho detto. Il giovane sei tu, avanti che c’è posto.”
FINZI MATTIA [pausa]: “Stammi bene, Silvano. Riguardati.” [interrompe la comunicazione]

Letto, confermato e sottoscritto
L’UFFICIALE DI P.G.
M.Osvaldo Spengler

(*) "Trattasi" -   tanto per non cambiare stile,  quello  della  Benemerita...  -   di ricostruzioni che sono  frutto della mia  fantasia di  autore e commediografo.  Qualsiasi riferimento  a fatti o persone  reali  deve ritenersi puramente casuale. (Roberto Buffagni)

Chi è il  Maresciallo Osvaldo Spengler?  Nato a Guardiagrele (CH) il 29 maggio 1948 da famiglia di antiche origini sassoni (carbonai di Blankenburg am Harz emigrati nelle foreste abruzzesi per sfuggire agli orrori della Guerra dei Trent’anni), manifestò sin dall’infanzia intelletto vivace e carattere riservato, forse un po’ rigido, chiuso, pessimista. Il padre, impiegato postale, lo avviò agli studi ginnasiali, nella speranza che Osvaldo conseguisse, primo della sua famiglia, la laurea di dottore in legge. Ma pur frequentando con profitto il Liceo Classico di Chieti “Asinio Pollione”, al conseguimento della maturità con il voto di 60/60, Osvaldo si rifiutò recisamente di proseguire gli studi, e si arruolò invece, con delusione e sgomento della famiglia, nell’Arma dei Carabinieri. Unica ragione da lui addotta: “Non mi piace far chiacchiere .” (Com’è noto, il carabiniere è “uso a obbedir tacendo”). Mise a frutto le sue doti di acuto osservatore dell’uomo in alcune indagini rimaste celebri (una per tutte: l’arresto dell’inafferrabile Pino Lenticchi, “il Bel Mitraglia”). Coinvolto nelle indagini su “Tangentopoli”, perseguì con cocciutaggine una linea d’indagine personalissima ed eterodossa che lo mise in contrasto con i magistrati inquirenti. Invitato a chiedere il trasferimento ad altra mansione, sorprese i superiori proponendosi per la sala ascolto della Procura di ***. Richiesto del perché, rispose testualmente: “Almeno qui le chiacchiere le fanno gli altri.”
***

Roberto Buffagni è un autore teatrale. Il suo ultimo lavoro, attualmente in tournée, è Sorelle d’Italia – Avanspettacolo fondamentalista, musiche di Alessandro Nidi, regia di Cristina Pezzoli, con Veronica Pivetti e Isa Danieli. Come si vede anche dal titolo di questo spettacolo, ha un po’ la fissa del Risorgimento, dell’Italia… insomma, dell’oggettistica vintage...