domenica 21 maggio 2017

Milano, Assisi, Palermo
La sinistra dei finti buoni




Milano. La sinistra, quella che va dal no al ni a Renzi,  sfila,  perché “migrante” è bello e possibile. E guai a chiunque provi ad avanzare timide critiche. Perché  accoglienza e ordine pubblico si  conciliano benissimo: i carabinieri  possono  cucinare, medici e infermieri, servire a tavoli.
Assisi, marcia la sinistra populista dei cinquestelle, nemica giurata di Renzi. Grillo si  paragona a San Francesco ed evoca una pensioncina gratis per tutti. E guai a chiunque sottolinei  l’ingiustizia di foraggiare i poltroni.  In fondo,  siamo tutti “migranti” , basta aggiungere un posto a tavola.  Per il resto come sopra:  i carabinieri   cucinano, i  medici e gli  infermieri servono.         
Palermo. Tra qualche giorno, i professionisti dell’antimafia, celebreranno  Falcone e Borsellino come i nonni nobili di Woodcock.  Ergo,  i carabinieri, ovviamente solo in questo caso, non possono non tornare a fare i carabinieri per arrestare Renzi e famiglia.  Ci mancherebbe altro.      
Che dire?  Questa sinistra Peace & Love,  vuole solo sembrare  buona. Diciamo che fa finta. E soltanto per distruggere il nemico politico del momento.  Si citano il Poverello di Assisi e  Papa Francesco, ma si applica Carl Schmitt.  Anche alla nonna di Renzi.
Va detto che non c’è un vero e proprio disegno politico, ma solo l' odio inveterato verso chiunque proponga qualsiasi tipo di riforma  alternativa  all’idea di un’ Italia formato Caritas,  pronta però  a trasformarsi in lupo mannaro contro i “nemici del popolo”.  
Il che però  non significa che abbiano ragione i cattivisti di destra, da  Salvini ai razzisti fascio- complottisti.  In realtà, gli aspiranti seguaci del KKK italiano fanno semplicemente il gioco dei buonisti di sinistra.  Gli uni rinviano agli altri e viceversa.   Con una differenza però:  che i buonisti di sinistra hanno dalla loro  il consenso, per dirla in gomorrese, di “pezzi” importanti,  “delle istituzioni”.  Esageriamo? Allora, portiamo qualche fatto.
Durante la manifestazione di  Milano ha parlato  la seconda carica dello stato. Invece,  sulla Marcia di Assisi, una pulcinellata populista,  le altre due (alte cariche) si sono ben guardate dal replicare  alle  stupidaggini di Grillo.  In quel di Palermo, a telecamere riunite, sfileranno i soli noti,  con l’idea  fissa del complotto politico-criminale e con la pala a portata di merda (pardon), per  inzaccherare chiunque non condivida la vulgata di Fabio Fazio. Ovviamente,  con il  buon Mattarella, silente in salotto davanti alla televisione.   

Carlo Gambescia   
                

       

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