Milano, Assisi, Palermo
La sinistra dei finti buoni
Milano.
La sinistra, quella che va dal no al ni a Renzi, sfila, perché “migrante” è bello e possibile. E guai
a chiunque provi ad avanzare timide critiche. Perché accoglienza e ordine pubblico si conciliano benissimo: i carabinieri possono cucinare, medici e infermieri, servire a tavoli.
Assisi, marcia la sinistra populista dei cinquestelle, nemica giurata di Renzi. Grillo si paragona a San Francesco ed evoca una pensioncina gratis per tutti. E guai a chiunque sottolinei l’ingiustizia di foraggiare i poltroni. In fondo, siamo tutti “migranti” , basta aggiungere un posto a tavola. Per il resto come sopra: i carabinieri cucinano, i medici e gli infermieri servono.
Assisi, marcia la sinistra populista dei cinquestelle, nemica giurata di Renzi. Grillo si paragona a San Francesco ed evoca una pensioncina gratis per tutti. E guai a chiunque sottolinei l’ingiustizia di foraggiare i poltroni. In fondo, siamo tutti “migranti” , basta aggiungere un posto a tavola. Per il resto come sopra: i carabinieri cucinano, i medici e gli infermieri servono.
Palermo.
Tra qualche giorno, i professionisti dell’antimafia, celebreranno Falcone e Borsellino come i nonni nobili di Woodcock. Ergo, i carabinieri, ovviamente solo in questo caso, non possono non tornare a fare i carabinieri per arrestare Renzi e famiglia. Ci mancherebbe altro.
Che
dire? Questa sinistra Peace & Love, vuole solo sembrare buona. Diciamo che fa finta. E soltanto per
distruggere il nemico politico del momento. Si citano il Poverello di Assisi e Papa Francesco, ma si applica Carl Schmitt. Anche alla nonna di Renzi.
Va
detto che non c’è un vero e proprio disegno politico, ma solo l' odio
inveterato verso chiunque proponga qualsiasi tipo di riforma alternativa all’idea di un’ Italia formato Caritas, pronta però a trasformarsi in lupo mannaro contro i “nemici del popolo”.
Il
che però non significa che abbiano
ragione i cattivisti di destra, da Salvini ai razzisti fascio- complottisti. In realtà, gli aspiranti seguaci del KKK italiano fanno semplicemente il gioco dei
buonisti di sinistra. Gli uni rinviano agli
altri e viceversa. Con una differenza però: che i buonisti di sinistra hanno dalla loro il
consenso, per dirla in gomorrese, di “pezzi” importanti, “delle istituzioni”. Esageriamo? Allora, portiamo qualche fatto.
Durante
la manifestazione di Milano ha parlato la seconda carica dello stato. Invece, sulla Marcia di Assisi, una pulcinellata
populista, le altre due (alte cariche)
si sono ben guardate dal replicare alle
stupidaggini di Grillo. In quel
di Palermo, a telecamere riunite, sfileranno i soli noti, con l’idea fissa del complotto politico-criminale e con
la pala a portata di merda (pardon), per inzaccherare chiunque non condivida la vulgata
di Fabio Fazio. Ovviamente, con il buon Mattarella, silente in salotto davanti
alla televisione.
Carlo Gambescia
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