mercoledì 1 luglio 2020

Midnight Italia...



Se dovessi scegliere una  colonna  sonora per descrivere, dopo mesi di battaglie cartacee e digitali, il mio  umore,  opterei per  le laceranti note dell’ armonica a bocca di   Midnight Cowboy…  Una specie di lamento, dal tono ipnotico,  che  descrive  l'impotenza umana.  Ne è quasi un piccolo manifesto  musicale.
Divengo  ancora più malinconico, quando scopro che ora mi danno ragione le stesse “autorità”.  Si legga qui:         

"L'effetto Covid ha determinato circa 40 mila morti in più rispetto alle attese di mortalità degli anni precedenti". Tuttavia "non si tratta di una crescita di mortalità enorme se vogliamo essere sinceri perché nel 2015 l'aumento dei morti è stato di 50 mila unità rispetto all'anno prima e nel '56 l'aumento rispetto al '55 e al '57 l'aumento è stato di 50 mila". Così il presidente dell'Istat, Gian Carlo Blangiardo, nel corso della sua audizione in Commissione Politiche Ue nell’ambito dell’esame congiunto del “Programma di lavoro della Commissione per il 2020 - Un’Unione più ambiziosa”, del “Programma di lavoro adattato 2020 della Commissione” e della “Relazione programmatica sulla partecipazione dell’Italia all’Unione europea nell’anno 2020". Quindi, sottolinea Blangiardo, "si tratta di una dimensione che è già successo (sic) in passato ma quello che è drammatico è la distribuzione territoriale. La metà dell'aumento della mortalità è stato assorbito da 5-6 province, tra cui Bergamo, Cremona, Torino, Aosta che hanno avuto situazioni particolarmente drammatiche" (*).

Servirà a qualcosa? Ne dubito.  Purtroppo, a differenza della febbre asiatica del 1956  e di altre epidemie stagionali, questa volta al potere il virus ha trovato i populisti… E le devastanti conseguenze economiche e sociali  del populismo epidemico (dopo quello giudiziario e politico)  sono ora  sotto gli occhi di tutti.  
Eppure si continua con i divieti e  - notizia di oggi  -  con la chiusura ermetica delle  frontiere extra Schengen.   Ormai  si vive in una condizione di  emergenza  permanente.  Di caos calmo, come ho scritto.
Dell'emergenza il populismo ne ha fatto una risorsa politica, per conservare più a lungo  il potere:  i dati economici sono terribili, e nei prossimi mesi, se continuerà così, le cose andranno peggio.  Ma non per il populismo, attenzione  capillarmente diffuso a sinistra come a destra, populismo, ripeto, che si regge sulla  logica  emergenza e del capro espiatorio, dal virus all'immigrato. Quindi  sulla paura e di conseguenza sulla protezione a ogni costo, in cambio, ovviamente dell’obbedienza assoluta da parte del cittadino. Si potrebbe parlare di Leviatano populista, da Grillo a Salvini.
Suona armonica, suona armonica…  Midnight Italia…

Carlo Gambescia