Luca
Zaia, l’indice Rt e la sindrome totalitaria
Oggi, nell’ anno di grazia 2020, quando si parla dei manicomi
sovietici dove venivano rinchiusi gli oppositori, oppure si accenna all’
eugenetica hitleriana sancita per legge, si sorride.
Cose, se vere, si sente
ripetere con condiscendenza, che
qui, da noi, in Italia, non potrebbe mai accadere perché siamo
politicamente evoluti e
democratici.
È proprio così? No. L’epidemia Covid
sembra aver sconvolto tutte le regole che caratterizzano la liberal-democrazia.
E cosa più grave fatto uscire allo scoperto personaggi dai pesanti risvolti psico-politici, hitleriani
o staliniani (giudichi il lettore): dal disturbo bipolare al delirio di
onnipotenza fino al culto della personalità. Tra costoro c’è Luca Zaia,
che meno di un mese fa in
poche ore passò da un atteggiamento tipo Veneto carcere di massima
sicurezza al libertarismo
sul genere dei Tea Party…
Questo novello "condottiere", come Cangrande della Scala, valoroso
conquistatore di Feltre, Belluno, Treviso, campagne militari di risonanza storica, ieri ha evocato il carcere e il trattamento
sanitario obbligatorio nei riguardi dei positivi che però, come insegna la scienza, di regola non sanno di essere tali… Quindi siamo dinanzi a persone del tutto inconsapevoli, perché asintomatiche, quindi innocenti, per usare la terminologia penale, gradita al Presidente della Regione Veneto. Certo, esistono anche i furbi. Ma un politico, se liberale, non deve mai governare come un patriarca o un dittatore, "cogliendo l'attimo" per puntare sulla paura e calpestare la libertà dei cittadini.
Ecco invece il proclama di Zaia: “Non esiste che un positivo vada in giro
a prescindere. Io penso che a livello nazionale sia necessario prendere in mano
questo dossier ma è fondamentale che ci sia un ricovero coatto, deve esserci
un T.s.o., non possiamo stare lì a discutere con chi non si vuole farsi curare.
Cosi andiamo allo schianto” (*).
Il tutto perché
l’ indice Rt, che indica la trasmissibilità epidemica in presenza di
sistemi di contenimento, sarebbe passato
in una manciata di giorni dallo 0,43% all’1,63%: da mezza persona contagiata a una persona e mezza… (**).
In realtà, come
il sociologo ben sa, un indice, di regola, è frutto di una manipolazione statistica che muta in funzione del campione
scelto e delle variabili introdotte. Cosa
che, dal punto di vista della ricerca sociale, è accettabilissima, perché,
attraverso il metodo del tentativo ed errore (trial and error), si cambiano o migliorano campioni e variabili in base ai risultati ottenuti
rispetto alle ipotesi di partenza.
La cosa non è
invece accettabile, quando una manipolazione statistica, uscendo dai laboratori
sociologici, deve rispondere a imperativi di natura politica, spesso frutto di pulsioni totalitarie, che implicano
inevitabili e gravi effetti di ricaduta sulla popolazione. Come, per l’appunto, la perdita della libertà.
Il politico, a
differenza dello scienziato, vede negli indici non valori ipotetici, ma solo risorse reali per conservare il potere, di
conseguenza un leader non può andare troppo per il sottile come
lo scienziato. Il quale, a
sua volta, se troppo vicino al potere, deve
inchinarsi alla logica apicale della politica
e fornire seduta stante indici
utilizzabili politicamente. Indici, attenzione, che non sono falsi ma
tendenziosi: nel senso che
lo spazio ipotetico dello scienziato rinvia sempre alle tendenze con ampi margini di prevedibilità. Margini però, che quando entra in gioco la politica, finiscono per essere labilmente delimitati non più dalla scienza ma
dalla politica stessa: nel senso che le ipotesi prese in considerazione devono rispecchiare, a livello di tendenze, quel che si
chiede ai ricercatori sul piano non più scientifico ma
politico. Per evitare tutto ciò, scienza e potere dovrebbero sempre muoversi su
piani indipendenti. Organismi
ultrapoliticizzati dai
governi come l’OMS e il CSS sono veramente pericolosi
per la libertà dei cittadini.
Ancora peggio
accade, come stiamo osservando, quando il politico, come nel caso di Zaia, è
affetto da sindrome totalitaria. Per oggi, non crediamo sia necessario aggiungere altro.
Carlo Gambescia
(*) Qui la
dichiarazioni di Zaia: https://www.agi.it/cronaca/news/2020-07-03/nuovi-focolai-covid-veneto-luca-zaia-tso-9058082
(**) Qui alcune
spiegazioni in merito: https://www.fanpage.it/attualita/r0-diventa-rt-cos-e-questo-indice-di-contagio-e-sopra-quale-soglia-scattera-lallarme/