Arma dei Carabinieri (*)
Nucleo di Polizia
Giudiziaria di [omissis]
VERBALE DI INTERCETTAZIONE DI
CONVERSAZIONI O COMUNICAZIONI
(ex artt. 266,267 e 268 C .P.P.)
L'anno 2017, lunedì 13 marzo, in [omissis]
presso la sala ascolto sita al 6o piano
della locale Procura della Repubblica, viene redatto il presente atto.
VERBALIZZANTE
M.O Osvaldo
Spengler
FATTO
Nel corso
dell'attività tecnica di monitoraggio ambientale svolta nell'ambito della
procedura riservata n. 412/3, autorizzazione COPASIR [Operazione “SENATUSPOPULUSQUE” N.d.V.] è stato effettuata in data 12/03/2017, ore 8.31, la
registrazione della seguente conversazione, tenutasi presso Villa Borghese
(Roma), tra RADIANTI VIRGINIA, Sindaco di Roma, e PERSONA IGNOTA che si
presenta sotto il nome KUNT. Sono in corso indagini per accertare l’identità
del sedicente “KUNT”.
[omissis]
KUNT: “Si fermi, per favore!”
RADIANTI VIRGINIA: [faceva jogging, si ferma ansimando]“Eh?”
KUNT: “Sono Kunt.”
RADIANTI VIRGINIA: “Come,
scusi?”
KUNT: “Kunt. [pausa] Kunt. Non ricorda?”
RADIANTI VIRGINIA: “No.”
KUNT: “Ma scusi, lei non è il
sindaco di Roma?”
RADIANTI VIRGINIA: “Sì.”
KUNT: “Ci siamo incontrati
che è poco, non ricorda?”
RADIANTI VIRGINIA: “Eeeh…veramente
no.”
KUNT: “Vediamo, per voi era
il…1960.”
RADIANTI VIRGINIA: “Io nel
1960 non ero neanche nata.”
KUNT: [si dà una gran botta sulla fronte]: “Ah sì! Scusi, scusi! Che
stupido! E’ vero che voi vivete poco poco…”
RADIANTI VIRGINIA [ride]: “Perché lei invece quanto vive?”
KUNT: “Io sono programmato
per vivere 7.431 dei vostri anni. In teoria sarebbero 10.000, ma abbiamo deciso
un taglio. Sa, le pensioni, il debito pubblico…”
RADIANTI VIRGINIA [tra sé] : “Pazzesco…il marziano a Roma…”
KUNT: “Esatto! Brava! Cioè:
marziano l’avete detto voi l’altra volta, quando è venuto Kunt. Noi per la
verità veniamo da più lontano di Marte. Vuole vedere da dove veniamo?” [trae di tasca un accrocco, lo mostra a
RADIANTI VIRGINIA]
RADIANTI VIRGINIA [guarda nell’accrocco]: “Oddio!”
KUNT: “No, Dio sta in
un’altra galassia. Qua ci stiamo noi. Bello, eh? Visto i manticordi, che
carini?”
RADIANTI VIRGINIA: “I
manti…manticordi? Sono questi qui?”
KUNT: “Sì, quelli col pelo
verde e la gobba telescopica. Le piacciono?”
RADIANTI VIRGINIA [pausa]: “Ma… li mangiate?”
KUNT [scandalizzato]: “Ma cosa dice! Sono i nostri bambini!”
RADIANTI VIRGINIA: “Scusi. [lo squadra] Ma lei però non è…non è
così…”
KUNT: “Neanche lei è uguale a
com’era da bambina.”
RADIANTI VIRGINIA: “Quindi
lei è…”
KUNT: “Sono Kunt. Kunt
il…diciamo Kunt il marziano, che è più semplice.”
RADIANTI VIRGINIA: “Ehem.
Piacere. Virginia Radianti.”
KUNT: “Kunt. Piacere mio.”
RADIANTI VIRGINIA:
“Eeee…diceva che è già venuto a Roma nel 1960?”
KUNT: “No, è venuto Kunt.”
RADIANTI VIRGINIA: “Ma non è
lei, Kunt?”
KUNT: “Noi ci chiamiamo tutti
Kunt. Sa: da noi uno vale uno.”
RADIANTI VIRGINIA: “Come
scusi?”
KUNT: “Da noi uno vale uno.”
RADIANTI VIRGINIA [pausa]: “Ah. Molto interessante. Quindi
da voi non…non comanda nessuno?”
KUNT: “Certo che comanda qualcuno.
Comanda Kunt.”
RADIANTI VIRGINIA: “Ecco. E
lo…lo eleggete, Kunt? Quello che comanda?”
KUNT: “Sicuro. Siamo civili
anche noi, cosa crede? Vede qua? [le
mostra un pulsante sul braccio] Se schiaccio il pulsante, voto. Una volta
pro, due volte contro.”
RADIANTI VIRGINIA: “Pro e
contro cosa?”
KUNT: “Pro e contro Kunt.”
RADIANTI VIRGINIA: “Giusto. E
ogni quanto tempo fate le elezioni?”
KUNT: “Di solito, una volta
all’ora. Anche di più, se c’è bisogno. Per esempio, adesso stiamo discutendo se
invadervi e sottomettervi, o sterminarvi tutti prima di sbarcare. C’è un vivace
dibattito, si vota ogni quarto d’ora.”
RADIANTI VIRGINIA: [lunga pausa]: “Come vanno le votazioni?”
KUNT: “Mi ridà il Vidiak, per
favore? [guarda nell’accrocco] Parità
perfetta. Dipende tutto dal prossimo voto.”
RADIANTI VIRGINIA: [pausa] “Lei come ha votato?”
KUNT: “Non ho ancora votato,
sono indeciso.”
RADIANTI VIRGINIA: “Ha letto
il nostro programma?”
KUNT: “No.”
RADIANTI VIRGINIA: “Lo sa che
siamo il primo partito, in Italia?”
KUNT: “No, mi deve scusare ma
durante il viaggio mi sono ibernato.”
RADIANTI VIRGINIA [lo prende sottobraccio]: “Allora: uno
vale uno…” [si allontanano insieme
sottobraccio]
Letto, confermato e
sottoscritto
L’UFFICIALE DI P.G.
M.o Osvaldo Spengler
(*) "Trattasi"
- tanto per non cambiare stile, quello della
Benemerita... - di ricostruzioni che sono frutto della
mia fantasia di autore e commediografo. Qualsiasi riferimento
a fatti o persone reali deve ritenersi puramente casuale.
(Roberto Buffagni)
Chi è il
Maresciallo Osvaldo Spengler? Nato a Guardiagrele (CH) il 29 maggio
1948 da famiglia di antiche origini sassoni (carbonai di Blankenburg am Harz
emigrati nelle foreste abruzzesi per sfuggire agli orrori della Guerra dei
Trent’anni), manifestò sin dall’infanzia intelletto vivace e carattere
riservato, forse un po’ rigido, chiuso, pessimista. Il padre, impiegato
postale, lo avviò agli studi ginnasiali, nella speranza che Osvaldo
conseguisse, primo della sua famiglia, la laurea di dottore in legge. Ma pur
frequentando con profitto il Liceo Classico di Chieti “Asinio Pollione”, al
conseguimento della maturità con il voto di 60/60, Osvaldo si rifiutò
recisamente di proseguire gli studi, e si arruolò invece, con delusione e
sgomento della famiglia, nell’Arma dei Carabinieri. Unica ragione da lui
addotta: “Non mi piace far chiacchiere .” (Com’è noto, il carabiniere è “uso a
obbedir tacendo”). Mise a frutto le sue doti di acuto osservatore dell’uomo in
alcune indagini rimaste celebri (una per tutte: l’arresto dell’inafferrabile
Pino Lenticchi, “il Bel Mitraglia”). Coinvolto nelle indagini su
“Tangentopoli”, perseguì con cocciutaggine una linea d’indagine personalissima
ed eterodossa che lo mise in contrasto con i magistrati inquirenti. Invitato a
chiedere il trasferimento ad altra mansione, sorprese i superiori proponendosi
per la sala ascolto della Procura di ***. Richiesto del perché, rispose
testualmente: “Almeno qui le chiacchiere le fanno gli altri.”
***
Roberto Buffagni è un autore teatrale. Il
suo ultimo lavoro, attualmente in tournée, è Sorelle d’Italia – Avanspettacolo
fondamentalista,
musiche di Alessandro Nidi, regia di Cristina Pezzoli, con Veronica Pivetti e
Isa Danieli. Come si vede anche dal titolo di questo spettacolo, ha un po’ la
fissa del Risorgimento, dell’Italia… insomma, dell’oggettistica vintage...