Arma dei Carabinieri (*)
Nucleo di Polizia Giudiziaria di [omissis]
VERBALE DI INTERCETTAZIONE DI CONVERSAZIONI O COMUNICAZIONI
(ex artt. 266,267 e 268
C .P.P.)
L'anno 2017, lunedì 13 marzo, in [omissis]
presso la sala ascolto sita al 6o piano
della locale Procura della Repubblica, viene redatto il presente atto.
VERBALIZZANTE
M.O Osvaldo
Spengler
FATTO
Nel corso
dell'attività tecnica di monitoraggio ambientale svolta nell'ambito della
procedura riservata n. 911/1, autorizzazione COPASIR [Operazione “MAI
DIRE MAI ” N.d.V.] è stato effettuata in data 19/03/2017,
ore 11.31, la registrazione della seguente conversazione telefonica tra l’
utenza 347***, intestata a BERNASCONI SILVANO, e il telefono pubblico n.
06.**** dal quale parla PERSONA IGNOTA, APPARENTEMENTE DI SESSO FEMMINILE. Sono
in corso indagini per appurare l’identità della PERSONA IGNOTA.
[omissis]
BERNASCONI SILVANO: “Pronto?”
PERSONA IGNOTA: [piangendo sommessamente]:
“Silvano…Silvano, perché? Perché mi hai abbandonato?”
BERNASCONI SILVANO: “Come?
Come, scusi? Ma lei chi è?”
PERSONA IGNOTA: “Mi dai del
lei adesso?”
BERNASCONI SILVANO: “Ma chi
è, chi sei?!”
PERSONA IGNOTA: “Allora è
proprio vero. Neanche mi riconosci.”
BERNASCONI SILVANO [perplesso, dubbioso, un po’ interdetto]:
“Guarda, cara, se mi conosci lo sai che io le voci…le facce non le dimentico,
ma le voci proprio…”
PERSONA IGNOTA: “Tu non ti
dimentichi le tette.”
BERNASCONI SILVANO [ridacchia]: “Anche quelle…su, dimmi chi
sei, basta con gli indovinelli…”
PERSONA IGNOTA: “Hai giurato
di amarmi davanti a tutti e non ti ricordi chi sono?”
BERNASCONI SILVANO [pausa]: “Veronica? Veronica, sei tu?
Cos’è questo scherzo?”
PERSONA IGNOTA: “Non sono
Veronica.”
BERNASCONI SILVANO [pausa]: “Senti, io non so chi sei, ma se
per caso hai bisogno vieni qui che ne parliamo, d’accordo?”
PERSONA IGNOTA: “Mi vuoi dare
dei soldi?”
BERNASCONI SILVANO: “Ma non
lo so, tu ne vuoi? Hai bisogno?”
PERSONA IGNOTA: “Ho bisogno
sì, ma non dei tuoi soldi.”
BERNASCONI SILVANO: “Ah. [pausa] E di cosa…”
PERSONA IGNOTA: “Ho bisogno
di amore.”
BERNASCONI SILVANO [lunga pausa]: “Vedi, cara…posso
chiamarti così?”
PERSONA IGNOTA [sospira]: “Fa’ pure. Bugia più bugia
meno.”
BERNASCONI SILVANO: “Ma perché…Va
bene. Senti. Io…io non sono più capace di darti quello che vuoi. Sì, dico,
l’amore. Proprio l’amore, non sono più capace. Mi piacerebbe, sai? Ma non ci
riesco più. Il resto sì, il divertimento, la simpatia, l’amicizia, anche il
sesso… ”
PERSONA IGNOTA: “…i soldi…”
BERNASCONI SILVANO: “…anche i
soldi, certo, cos’hai contro i soldi, si può sapere? L’amore però…no, l’amore
non ci riesco più. [pausa] Mi
dispiace.”
PERSONA IGNOTA [lunga pausa]: “Va bene. Sei stato
sincero, Silvano. Grazie.”
BERNASCONI SILVANO: “Prego.”
PERSONA IGNOTA: “Ti meriti la
verità.”
BERNASCONI SILVANO: “Mi dici
chi sei?”
PERSONA IGNOTA: “Vedrai che
ci arrivi da solo. Hai detto di amarmi in televisione, chiaro e forte, davanti
a tutti. Ciao Silvano, addio.”
BERNASCONI SILVANO: “Ma quando
mai ho detto che…[lunga pausa] Oh
cribbio! ‘ L’Italia, il paese che amo ’!
Aspetta! Aspetta, aspetta, ma allora tu sei…”
[La PERSONA IGNOTA ha chiuso la comunicazione NdV]
Letto, confermato e
sottoscritto
L’UFFICIALE DI P.G.
M.o Osvaldo Spengler
(*) "Trattasi"
- tanto per non cambiare stile, quello della
Benemerita... - di ricostruzioni che sono frutto della
mia fantasia di autore e commediografo. Qualsiasi riferimento
a fatti o persone reali deve ritenersi puramente casuale.
(Roberto Buffagni)
Chi è il
Maresciallo Osvaldo Spengler? Nato a Guardiagrele (CH) il 29 maggio
1948 da famiglia di antiche origini sassoni (carbonai di Blankenburg am Harz
emigrati nelle foreste abruzzesi per sfuggire agli orrori della Guerra dei
Trent’anni), manifestò sin dall’infanzia intelletto vivace e carattere
riservato, forse un po’ rigido, chiuso, pessimista. Il padre, impiegato
postale, lo avviò agli studi ginnasiali, nella speranza che Osvaldo
conseguisse, primo della sua famiglia, la laurea di dottore in legge. Ma pur
frequentando con profitto il Liceo Classico di Chieti “Asinio Pollione”, al
conseguimento della maturità con il voto di 60/60, Osvaldo si rifiutò
recisamente di proseguire gli studi, e si arruolò invece, con delusione e
sgomento della famiglia, nell’Arma dei Carabinieri. Unica ragione da lui
addotta: “Non mi piace far chiacchiere .” (Com’è noto, il carabiniere è “uso a
obbedir tacendo”). Mise a frutto le sue doti di acuto osservatore dell’uomo in
alcune indagini rimaste celebri (una per tutte: l’arresto dell’inafferrabile
Pino Lenticchi, “il Bel Mitraglia”). Coinvolto nelle indagini su
“Tangentopoli”, perseguì con cocciutaggine una linea d’indagine personalissima
ed eterodossa che lo mise in contrasto con i magistrati inquirenti. Invitato a
chiedere il trasferimento ad altra mansione, sorprese i superiori proponendosi
per la sala ascolto della Procura di ***. Richiesto del perché, rispose
testualmente: “Almeno qui le chiacchiere le fanno gli altri.”
***
Roberto Buffagni è un autore teatrale. Il
suo ultimo lavoro, attualmente in tournée, è Sorelle d’Italia – Avanspettacolo
fondamentalista,
musiche di Alessandro Nidi, regia di Cristina Pezzoli, con Veronica Pivetti e
Isa Danieli. Come si vede anche dal titolo di questo spettacolo, ha un po’ la
fissa del Risorgimento, dell’Italia… insomma, dell’oggettistica vintage...