Incontri
Chi si ricorda di Rolando Lanari?
Fonte: http://www.cadutipolizia.it/fonti/Polizia1981/1987lanari.htm |
In
una di quelle mattinate romane, da antologia del freddo, gelide ma con un cielo
terso, azzurro che più non si può,
illuminate da un sole che promette ma non sempre mantiene, mi sono imbattuto in una lapide commemorativa, come dire, in una lama di pietra e di malinconia: anno di grazia 1987, apposta,
in alto, d'angolo, tra due strade, anzi tra
due file di automobili e motorini, vicina, ma non troppo, all’insegna di un bar con pretese, dove
l’Italia periferica, quella che, ufficialmente non arriva alla
fine del mese, fa colazione, dimentica di tutto, da dove viene e dove va. Figurarsi della lapide scolorita dedicata a un
agente di polizia: Rolando Lanari. Ventisette anni,
trucidato dalle BR, con un suo collega, Giuseppe Scravaglieri, (per la cronaca, il terzo agente, Pasquale Parente, ferito gravemente, si salvò), nell’assalto
in stile Koba (Stalin) a un furgone
portavalori, scortato dai tre poliziotti. Per autofinanziarsi, come
si diceva, delirando. In via Prati di
Papa, 14 febbraio 1987 (*).
Subito mi sono chiesto il perché di una testimonianza
in un luogo così lontano - piazzale delle Gardenie - da
quello dell’eccidio, avvenuto al Portuense. Cosa
che ho scoperto dopo una breve ricerca: Lanari era cresciuto a Centocelle. Un
bel gesto. Gli si doveva intitolare la piazza, evidentemente troppo per il pavido sindaco democristiano dell’epoca. E così si ripiegò sulla lapide commemorativa (**).
Dopo
di che sono tornato a interrogarmi sul perché di quell’eccidio, eccidio per la ferocia dell’atto. E non
sono riuscito a trovare altra risposta che nella natura "altruista" del
comunismo: si uccide "a fin di bene". Sicché, nel nome dell’edificazione di un’ umanità migliore (anzi perfetta), tutto è permesso. Anche mitragliare, a sangue
freddo, tre agenti di polizia.
Sei
dei
nove brigatisti furono condannati all’ergastolo. Sentenza
confermata il 25 maggio del 2004 (***). Diciassette anni dopo l’eccidio.
Giustizia
lenta… E memoria corta… Oggi, 6 gennaio 2017, chi si ricorda di Rolando
Lanari e dei suoi poveri colleghi?
Carlo Gambescia
(**) http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1987/02/22/una-piazza-per-quei-morti.html . Sul luogo dell'eccidio nel 1997 venne eretto un monumento.
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