Arma dei Carabinieri (*)
Nucleo di Polizia
Giudiziaria di [omissis]
VERBALE DI INTERCETTAZIONE DI
CONVERSAZIONI O COMUNICAZIONI
(ex artt. 266,267 e 268 C .P.P.)
L'anno 2017, lunedì 30 gennaio, in [omissis]
presso la sala ascolto sita al 6o piano
della locale Procura della Repubblica, viene redatto il presente atto.
VERBALIZZANTE
M.O Osvaldo
Spengler
FATTO
Nel corso
dell'attività tecnica di monitoraggio svolta nell'ambito della procedura
riservata n. 945/3, autorizzazione NATO n. 219/2a [Operazione “FOLLOW UP” , N.d.V.] è stata intercettata in data 29/01/2017, ore 16,25 la
seguente conversazione telefonica tra le utenze 333.***, intestata a FINZI
MATTIA, e 356***, intestata a SENSINI FABIO.
[omissis]
SENSINI FABIO: “Niente da
fare.”
FINZI MATTIA: “Come niente da
fare?!”
SENSINI FABIO: “L’ho chiamato
dieci volte. Non mi risponde.”
FINZI MATTIA: “Chiamalo con
un altro numero!”
SENSINI FABIO: “Già fatto.
Quando ha riconosciuto la voce sai cosa mi ha risposto? ‘Ha sbagliato numero, giovanotto.’
“
FINZI MATTIA: “Giovanotto…”
[PAUSA]
SENSINI FABIO: “Fa sul serio,
Mattia.”
FINZI MATTIA: “Ma perché?!
Non si rende conto che se spacca il partito vince Grilletto?”
SENSINI FABIO: “ Pessimo D’Altema è fatto
così, Mattia, io te l’avevo de…”
FINZI MATTIA: “Ah no eh?! No te
l’avevo detto!”
SENSINI FABIO: “E invece sì!
Te l’avevo detto e ridetto, Mattia! Cosa ti costava dargli quello che voleva?”
FINZI MATTIA: “Non mi ha mai
chiesto niente, D’Altema.”
SENSINI FABIO: “Fai finta di
non capire? Cos’ha detto D’Altema un anno fa? ‘Bisogna ricostruire il centrosinistra con un lento lavoro culturale, non
con la creazione di partitini a sinistra, ma il gruppo dirigente attuale
non sembra interessato a questo obiettivo.’ “
FINZI MATTIA: “E invece
adesso il partitino lo fa.”
SENSINI FABIO: “Voleva
qualcosa, Mattia. Voleva l’ONU, voleva l’Alto Commissariato agli Esteri della
UE…voleva chiudere in bellezza, voleva un tramonto da grande statista... Noi
non gli abbiamo dato niente, poi abbiamo perso il referendum, tu ti sei
dimesso, e adesso lui ti dà una lezione.”
FINZI MATTIA: “Bastava
chiedere, no? Mi faceva una telefonata…”
SENSINI FABIO: “Perché non
l’hai chiamato tu? Te l’ avevo detto, di chiamarlo.”
FINZI MATTIA: “Io?”
SENSINI FABIO: “Tu, tu.”
FINZI MATTIA: “Mah, non so…mi
sarà passato di mente…”
SENSINI FABIO [pausa]: “Il re non telefona per primo,
eh Mattia? [pausa] Si vede che la
pensa così anche D’Altema.”
FINZI MATTIA [pausa]: “Va be’, adesso lo chiamo io… [prende il telefono]”
SENSINI FABIO: “Se vuoi....”
FINZI MATTIA: “Cioè, secondo
te…”
SENSINI FABIO: “… secondo me è
inutile che lo chiami. Perché abbiamo perso, Mattia. Abbiamo perso il
referendum, ti sei dimesso…”
FINZI MATTIA [pausa] “…e non sono più il re. Giusto?”
SENSINI FABIO: “Sì. Ma se tu
non lo sei più, lui non lo è ancora.”
FINZI MATTIA: [pausa]: “Alla pari. Anzi no. Io sono
giovane, lui è vecchio. Lo faccio piangere, Fabio.”
SENSINI FABIO: “Mattia,
attenzione che D’Altema…”
FINZI MATTIA: “Lo faccio
piangere, quello!” [chiude la
comunicazione]
Letto, confermato e
sottoscritto
L’UFFICIALE DI P.G.
M.o Osvaldo Spengler
(*) "Trattasi"
- tanto per non cambiare stile, quello della
Benemerita... - di ricostruzioni che sono frutto della
mia fantasia di autore e commediografo. Qualsiasi riferimento
a fatti o persone reali deve ritenersi puramente casuale.
(Roberto Buffagni)
Chi è il
Maresciallo Osvaldo Spengler? Nato a Guardiagrele (CH) il 29 maggio
1948 da famiglia di antiche origini sassoni (carbonai di Blankenburg am Harz
emigrati nelle foreste abruzzesi per sfuggire agli orrori della Guerra dei
Trent’anni), manifestò sin dall’infanzia intelletto vivace e carattere
riservato, forse un po’ rigido, chiuso, pessimista. Il padre, impiegato
postale, lo avviò agli studi ginnasiali, nella speranza che Osvaldo
conseguisse, primo della sua famiglia, la laurea di dottore in legge. Ma pur
frequentando con profitto il Liceo Classico di Chieti “Asinio Pollione”, al
conseguimento della maturità con il voto di 60/60, Osvaldo si rifiutò
recisamente di proseguire gli studi, e si arruolò invece, con delusione e
sgomento della famiglia, nell’Arma dei Carabinieri. Unica ragione da lui
addotta: “Non mi piace far chiacchiere .” (Com’è noto, il carabiniere è “uso a
obbedir tacendo”). Mise a frutto le sue doti di acuto osservatore dell’uomo in
alcune indagini rimaste celebri (una per tutte: l’arresto dell’inafferrabile
Pino Lenticchi, “il Bel Mitraglia”). Coinvolto nelle indagini su
“Tangentopoli”, perseguì con cocciutaggine una linea d’indagine personalissima
ed eterodossa che lo mise in contrasto con i magistrati inquirenti. Invitato a
chiedere il trasferimento ad altra mansione, sorprese i superiori proponendosi
per la sala ascolto della Procura di ***. Richiesto del perché, rispose
testualmente: “Almeno qui le chiacchiere le fanno gli altri.”
***
Roberto Buffagni è un autore teatrale. Il
suo ultimo lavoro, attualmente in tournée, è Sorelle d’Italia – Avanspettacolo
fondamentalista,
musiche di Alessandro Nidi, regia di Cristina Pezzoli, con Veronica Pivetti e
Isa Danieli. Come si vede anche dal titolo di questo spettacolo, ha un po’ la
fissa del Risorgimento, dell’Italia… insomma, dell’oggettistica vintage...
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