Della ricchezza dei romani (di oggi)
Roma se ne frega
Roma
è la prova provata dell’esistenza della mano invisibile, teorizzata da
Adam Smith. Ci spieghiamo subito.
Praticamente, è dall’elezione di Alemanno che Roma non ha un sindaco nel vero senso della
parola: che decida e comandi. Quindi da
quasi nove anni. E Roma che fa? Macina
milioni di turisti e pellegrini come se niente fosse. Digerisce qualsiasi tipo
di manifestazione politica. Metabolizza pensionati, venditori ambulanti,
spacciatori, ubriachi, criminali,
piccoli e grandi. Il romano medio, fa zig zag tra rifiuti e
buche e stradali, per infilarsi nel bar preferito e ordinare il suo quotidiano cappuccino e cornetto, che poi gusta come se fosse la prima volta: tanto il "datore", pubblico o privato, nello stesso momento sta facendo la stessa cosa. Così, per fare due conti: due euro e cinquanta al giorno fanno settantacinque euro al mese. Solo per la colazione. Evidentemente i romani non sono alla canna del gas...
Ristoranti,
trattorie, pizzerie, aprono e chiudono velocemente, ma sono sempre pieni. Come i centri commerciali. I bed and breakfast impazzano, arricchendo nonni con due pensioni e nipoti
inoccupati. I mezzi pubblici vanno così e così (tanto li prendono i filippini...), ma le concessionarie (di auto nuove e usate) fanno affari d’oro. E poi c’è
sempre la motocicletta (altro mercato fiorentissimo). Insomma, i soldi girano... Della ricchezza dei romani, per parafrasare il titolo del capolavoro smithiano. Guai a parlarne però. Di ricchezza.
Infine, i proverbiali ingorghi della Capitale, grazie ai cellulari, ormai servono per far salotto o addirittura lavorare... dall'automobile-ufficio. Dulcis in fundo, ai barboni, pochi, anche se abbondantemente mediatizzati, ci pensanola Caritas e il Papa, come ai tempi dello Stato Pontificio.
Infine, i proverbiali ingorghi della Capitale, grazie ai cellulari, ormai servono per far salotto o addirittura lavorare... dall'automobile-ufficio. Dulcis in fundo, ai barboni, pochi, anche se abbondantemente mediatizzati, ci pensano
Roma
se ne frega. Il "soldo" gira. Come del resto, comprovano le statistiche del reddito (*). Per dirla con Adam Smith, oltre a non aspettarsi nulla dalla benevolenza del birraio e del
macellaio, il romano non si aspetta nulla, ma proprio nulla, anche dal sindaco. E fa
bene.
Carlo Gambescia
(*) Tanto per fare il sociologo serio e solo per farsi un'idea: https://milano.virgilio.it/speciali/quali_sono_le_citta_piu_ricche_d_italia_ecco_le_prime_5_5055.html
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