domenica 16 novembre 2014

La manifestazione contro Marino e l’ intervento sul  "Tempo" di Angelo Mellone
Vuoti di memoria


Sempre a proposito della manifestazione romana  contro Marino, oggi “Il Tempo” (*) pubblica un intervento di Angelo Mellone, ragazzetto  intelligente,  che ha fatto strada,  passando  dall'agitato movimentismo alemanniano  al'impettito  sedentarismo  di viale Mazzini.  Il punto  è  che il Nostro  soffre  di amnesia.  D’accordo,  sembra sia una malattia molto diffusa tra i dirigenti  della televisione pubblica .  Però santo cielo Mellone deve curarsi...  Ma  leggiamo: 

Sulle periferie romane si stanno scaricando fiumi di retoriche contrapposte - la più insopportabile delle quali è la "guerra tra poveri", lettura riduzionista di un dramma in atto – mentre si tratta di un fenomeno purtroppo prevedibile e che insipienza politica, incuria amministrativa e un certo paraculismo hanno evitato di affrontare quando il problema si stava creando: non adesso e non tre o quattro anni fa, ma quando i processi migratori extraitaliani hanno cominciato a condensarsi nei quartieri periferici della Capitale. Quello a cui stiamo assistendo non è un rigurgito di razzismo, e non è – appunto – guerra tra poveri. È altro: è la fotografia struggente e impietosa del fallimento del modello italiano di integrazione degli stranieri. Modello che, semplicemente, non è mai esistito. 


Caro Mellone,  il modello  è esistito e pure razzistello:  quello della Bossi-Fini.  Perché non scriverlo esplicitamente?  Vuoti  di memoria…  Ma non finisce qui:

Così, che cosa è stato fatto? Si è fatto in modo che i flussi migratori si scaricassero sulle zone più lontane e infrastrutturalmente meno attrezzate della nostra capitale, senza programmazione, senza un’idea di integrazione, senza un ragionamento complessivo su come impedire una proliferazione di piccoli e grandi ghetti in quartieri che già contenevano delle zone di disagio.   

Caro Mellone,   appena si parlava di aprire un centro di accoglienza ai  Parioli, subito  i neopostfascisti romani, appoggiati dai consiglieri comunali berlusconiani per caso, scendevano  in piazza con il “popolo dei Parioli”,  come  oggi  aizzano  il "popolo  di Tor Sapienza".  Perché  non scriverlo?  Altri vuoti di memoria…
Guerre tra ricchi e poveri?  Guerre tra poveri  e ricchi contro altri poveri?  No, razzismo diffuso. Punto e basta.  Su una cosa però siamo d’accordo con Mellone,  il  “paraculismo”. Anche di scrive certi interventi…

Carlo Gambescia


Nessun commento:

Posta un commento