Italiano?
Tra i non pochi vizi italiani c’è quello dell’
autolesionismo. Che cosa intendiamo con questo termine? L’atteggiamento o
comportamento di chi agisce in maniera contraria al buon senso e ai
propri interessi. E, ovviamente, quando si parla di uno stato, come entità collettiva (lo stato-comunità), la
ricaduta autolesionistica coinvolge, volenti o nolenti, sui cittadini. Quando è cominciato il fenomeno?
Non è dato sapere, almeno con precisione.
Ad esempio, la Prima Guerra Mondiale era contraria ai
nostri interessi. Secondo Giolitti, se ne fossimo rimasti fuori, avremmo
guadagnato molto dalla neutralità. E invece entrammo nel conflitto a vele
retoriche spiegate, innescando un catena di eventi che portò direttamente
al fascismo, movimento politico, tra le altre cose, dalle radici
reducistiche.
Inutile ricordare l’autolesionismo assoluto di
Mussolini, che prima si scelse Hitler come alleato, poi entrò al suo fianco in
una guerra, “del sangue contro l’oro”, che doveva essere
breve e vittoriosa, dalla quale però l’Italia uscì in condizioni
catastrofiche, rischiando di trasformarsi in una nazione satellite
dell’Unione Sovietica.
Se poi dal macro passiamo al micro, gli episodi di
autolesionismo sono veramente innumerevoli: dalle baby pensioni ad altre provvidenze, tipo finanziamenti pubblici a pioggia a imprese
decotte, varate per ragioni di consenso, che però hanno
pompato a dismisura il debito pubblico italiano. Appesantendo così, in chiave
autolesionistica, il bilancio individuale degli italiani. I quali,
(attenzione, perché dio li fa, per poi accoppiarli), se la prendono con
la "casta", con i politici, i cui "vitalizi", sono invece una parte infinitesima degli sprechi autolesionistici, tipo quello di
far ballare sui prati da vent'anni i marescialli dell'aeronautica andati in
pensione a quarant'anni. Una tragicommedia.
Naturalmente, l’autolesionismo non viene mai presentato come
tale. Si evocano sempre i valori più nobili: dal “sacro suolo” alla lotta alla povertà. Salvo poi far pagare i danni del volo pindarico a tutti i cittadini, scrocconi e non.
Si pensi da ultimo, all’episodio di Bardonecchia. All'attacco isterico italiano, causato dal micidiale mix tra sovranismo e umanitarismo,
la Francia ,
per ripicca, ha risposto sospendendo i controlli. Così dovremo
intensificare i nostri. Ma dal momento, che non ne abbiamo nessuna
intenzione per non urtare i nervi deboli di Ong foraggiate con i denari
pubblici, il traffico di clandestini ricadrà, ancora una volta, sulle tasche dei cittadini. Autolesionismo allo stato puro.
Altro esempio? L’Italia, come noto, ha un
debito pubblico spaventoso. Ora, di che cosa si discute in questi giorni?
Di introdurre il Reddito di Cittadinanza che porterà quel debito
alle stelle. Anzi alle Cinque Stelle…
E chi ne pagherà le conseguenze? Indovini il lettore.
Carlo Gambescia
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