Un DEF, quello di Gentiloni e Padoan, che apre le porte del Regno dei Cieli
In nome del Papa Re
Certa
Italia non cambierà mai. Tasse e assistenzialismo: la politica economica dello
Stato Pontificio, strapieno di straccioni e mendicanti ma privo di imprenditori,
tutti in fuga perché scoraggiati dalla politica fiscale dei papi. Pellegrino Rossi, ministro di Pio IX, venne selvaggiamente pugnalato per aver osato parlare di riforme liberali. Non era un estremista, ma un accorto moderato che voleva impedire la rivoluzione.
Esageriamo?
No. E per scoprirlo basta dare un’occhiata al Documento di Economia e Finanza che tanto piace al "Sole 24 ore", il quotidiano socialdemocratico (unico caso al mondo) della Confindustria. Un DEF che invece, se rinascesse, non piacerebbe a Ottorino, l’avo cattolico di Paolo Gentiloni, sicuramente più liberale del Presidente del Consiglio.
Purtroppo, due
misure indicano chiaramente che i papi sono vivi e
lottano insieme a noi: l’imposizione di
una cedolare secca sui B&B e il Reddito di Inclusione. Il punto non è
quantitativo, ma qualitativo, concettuale: si penalizza chi si inventa un lavoro, come i
gestori di B&B, spesso giovani e intraprendenti, e
si premia chi non lavora e si piange addosso. Evocando, a telecamere accese, un principio evangelico piuttosto che economico, principio che
aprirà pure le porte del Regno dei Cieli, ma non
quelle di un’ economia sana, concorrenziale e produttiva.
In
fondo, la narrazione economica è la stessa che animava ( e per qualcuno, anima...) la guerra dei papi all'economia moderna: il libero mercato è cattivo,
quindi i poveri sono vittime innocenti e gli imprenditori sempre colpevoli. Sotto
sotto c’è quell’odio puro verso
qualsiasi attività che “maleodori” di iniziativa
privata e capitalismo.
Insomma, complimenti a Gentiloni e Padoan, un bellissimo DEF, in nome del Papa Re...
Carlo Gambescia