Arma dei Carabinieri (*)
Nucleo di Polizia Giudiziaria di [omissis]
VERBALE DI INTERCETTAZIONE DI CONVERSAZIONI O COMUNICAZIONI
(ex artt. 266,267 e 268
C .P.P.)
L'anno 2017, lunedì 3 aprile, in [omissis]
presso la sala ascolto sita al 6o piano
della locale Procura della Repubblica, viene redatto il presente atto.
VERBALIZZANTE
M.O Osvaldo
Spengler
FATTO
Nel corso dell'attività tecnica di monitoraggio svolta nell'ambito
della procedura riservata n. 642/2, autorizzazione COPASIR 3636/3b [Operazione
NATO “SCAMBIAMOCI UN SEGNO DI PACE”, N.d.V.]
è stata intercettata, in data 02/04/2017, ore 14.24, una conversazione
telefonica tra l’utenza di Stato vaticana in uso a S.S. SANCHO I, e l’utenza n. 338***, in uso a
MARCHINI WANNA. Si riporta di seguito la trascrizione integrale della
conversazione summenzionata:
[omissis]
MARCHINI WANNA: “Pronto?
Ciao, sono la Wanna ,
ti disturbo?”
S.S. SANCHO I: “Ah, ciao. No, no, ho appena finito di pranzare, sono libero.
Hai bisogno di qualcosa?”
MARCHINI WANNA: “No, grazie.
Ti ho telefonato per ringraziarti.”
S.S. SANCHO I: “Per
ringraziarmi?!”
MARCHINI WANNA: “Sì. Per il
tuo discorso di Milano.”
S.S. SANCHO I: “Be’, grazie a
te.”
MARCHINI WANNA: “C’ero
anch’io, sai? Tra le folla, in mezzo a questi ragazzi con la faccia pulita, a
queste suorine con le scarpe da tennis…mi sono commossa, Ciccio, ho pianto
tanto…”
S.S. SANCHO I: “Potevi
passare a dare un saluto…”
MARCHINI WANNA: “No, no, non
volevo disturbarti…e poi volevo meditare le tue parole, così belle, così
profonde…ti ricordi quando hai detto ‘Scegliete le periferie, risvegliate
processi, accendete la speranza fiaccata da una società insensibile al dolore
degli altri’? Insensibile al dolore degli altri! Ecco, sono parole
meravigliose, mi hanno toccata nel profondo del cuore…”
S.S. SANCHO I: “Cara Wanna,
l’ho sempre saputo che tu sei un po’ ruvida, ma hai un cuore grande…”
MARCHINI WANNA: “E quando sei
andato a San Vittore? Io la conosco la prigione, sai? E’ un postaccio, ma lì
dentro, guarda: c’è anche gente più buona e generosa di chi sta fuori.”
S.S. SANCHO I: “Io non ho il
coraggio di dire a nessuna persona che è in carcere: ‘Se lo merita’. Perché
loro e non io? Tutti sbagliamo nella vita, no?”
MARCHINI WANNA: “A chi lo
dici! [pausa] E secondo me la cosa
più bella che hai detto è questa qua: ‘Si specula sulla vita, sul lavoro, sulla
famiglia, sui poveri e sui migranti, sui giovani’…Ecco il punto! Si specula! Si
specula e si specula, solo ai soldi pensano quelli là! E più ne hanno più
speculano! Guarda, sei stato fantastico, sei proprio il nostro papa, il papa
dei dimenticati…”
S.S. SANCHO I: “Il denaro è
lo sterco del diavolo, Wanna.”
MARCHINI WANNA: “Infatti ci
sono certe mer…scusa, c’è certa gente piena di soldi che…non so cosa gli farei…”
S.S. SANCHO I: “Sì, però la
violenza non è la risposta, Wanna.”
MARCHINI WANNA: “No, certo,
la violenza mai. Però quando senti gente come Faziosi che si lamenta…”
S.S. SANCHO I: “Chi?”
MARCHINI WANNA: “Faziosi, Fabio
Faziosi, sai quel presentatore TV? Quello là che fa le interviste alla gente
importante, alto, magro, col sorrisino, di sinistra…”
S.S. SANCHO I: “Ah, sì.”
MARCHINI WANNA: “Lo sai che
quello lì ha avuto il coraggio di lamentarsi perché gli riducono lo stipendio
da 2 milioni di euro a 240.000? Dico, 240.000! E protesta, dice che è
un’ingiustizia, che se ne va sbattendo la porta, ma ti rendi conto?”
S.S. SANCHO I: “Ecco cosa ti
fa il denaro, è come la droga! Ti abitui, prendi il vizio e poi non ti basta
mai!”
MARCHINI WANNA: “A me mi
basterebbe eccome! 240.000 euro all’anno, mi basta e mi avanza, Ciccio! Anzi,
sai cosa ti dico? Che mi andrebbero benissimo anche 120.000, puliti, sicuri, un
bel diecimila al mese e sono a posto…sarei a posto anche con mia figlia,
poverina, che ha tanti problemi…e l’ex Abate di Montecoso, anche lui, che
adesso non ci devi più pensare tu, ce l’ho sul gobbo io l’ex Abate, uuu…poverino,
è un bravo ragazzo ma è tanto sfortunato…”
S.S. SANCHO I: “Eh lo so, lo
so. Ma chi siamo…”
MARCHINI WANNA: “…bravo!
Bravo, chi siamo noi per giudicare l’ex Abate di Montecoso? Come dicevi dei
carcerati, ‘perché lui e non io?’ Sono i casi della vita, la sfortuna…anche la
debolezza, cosa vuoi…”
S.S. SANCHO I: “Sì, è proprio
così…la debolezza, la sfortuna…”
MARCHINI WANNA: “E io ce ne
ho avuta tanta di sfortuna, sai Ciccio? Ma proprio tanta. Anche a debolezze, lo
ammetto, non sto messa male, per esempio la grappa, ecco, la debolezza della
grappa ce l’ho, ce l’ho…[pausa] Sai
cosa mi è venuto in mente?”
S.S. SANCHO I: “No, cosa ti è
venuto in mente?”
MARCHINI WANNA: “Se adesso
quello speculatore di Faziosi se ne va, si libera un posto alla RAI. E se ci
mettessi una parolina delle tue? Per me? Di esperienza ne ho da vendere, e io mi
accontento, Ciccio, non sono una speculatrice, io! Va bene 240.000, va bene
120.000, anzi guarda, mi rovino: va bene anche 60.000 l’anno, pochi maledetti e
subito! Eh? Eh? Cosa ne dici? Siamo d’accordo?”
Letto, confermato e
sottoscritto
L’UFFICIALE DI P.G.
M.o Osvaldo Spengler
(*) "Trattasi"
- tanto per non cambiare stile, quello della
Benemerita... - di ricostruzioni che sono frutto della
mia fantasia di autore e commediografo. Qualsiasi riferimento
a fatti o persone reali deve ritenersi puramente casuale.
(Roberto Buffagni)
Chi è il
Maresciallo Osvaldo Spengler? Nato a Guardiagrele (CH) il 29 maggio
1948 da famiglia di antiche origini sassoni (carbonai di Blankenburg am Harz
emigrati nelle foreste abruzzesi per sfuggire agli orrori della Guerra dei
Trent’anni), manifestò sin dall’infanzia intelletto vivace e carattere
riservato, forse un po’ rigido, chiuso, pessimista. Il padre, impiegato
postale, lo avviò agli studi ginnasiali, nella speranza che Osvaldo
conseguisse, primo della sua famiglia, la laurea di dottore in legge. Ma pur
frequentando con profitto il Liceo Classico di Chieti “Asinio Pollione”, al
conseguimento della maturità con il voto di 60/60, Osvaldo si rifiutò
recisamente di proseguire gli studi, e si arruolò invece, con delusione e
sgomento della famiglia, nell’Arma dei Carabinieri. Unica ragione da lui
addotta: “Non mi piace far chiacchiere .” (Com’è noto, il carabiniere è “uso a
obbedir tacendo”). Mise a frutto le sue doti di acuto osservatore dell’uomo in
alcune indagini rimaste celebri (una per tutte: l’arresto dell’inafferrabile
Pino Lenticchi, “il Bel Mitraglia”). Coinvolto nelle indagini su
“Tangentopoli”, perseguì con cocciutaggine una linea d’indagine personalissima
ed eterodossa che lo mise in contrasto con i magistrati inquirenti. Invitato a
chiedere il trasferimento ad altra mansione, sorprese i superiori proponendosi
per la sala ascolto della Procura di ***. Richiesto del perché, rispose
testualmente: “Almeno qui le chiacchiere le fanno gli altri.”
***
Roberto Buffagni è un autore teatrale. Il
suo ultimo lavoro, attualmente in tournée, è Sorelle d’Italia – Avanspettacolo
fondamentalista,
musiche di Alessandro Nidi, regia di Cristina Pezzoli, con Veronica Pivetti e
Isa Danieli. Come si vede anche dal titolo di questo spettacolo, ha un po’ la
fissa del Risorgimento, dell’Italia… insomma, dell’oggettistica vintage...