lunedì 10 aprile 2017


Arma dei Carabinieri (*)
Nucleo di Polizia Giudiziaria di [omissis]
VERBALE DI INTERCETTAZIONE DI CONVERSAZIONI O COMUNICAZIONI
(ex artt. 266,267 e 268 C.P.P.)
L'anno 2017, lunedì 10 aprile, in [omissis] presso la sala ascolto sita al 6o piano
della locale Procura della Repubblica, viene redatto il presente atto.
VERBALIZZANTE
M.O Osvaldo Spengler
FATTO

Nel corso dell'attività tecnica di monitoraggio svolta nell'ambito della procedura riservata n. 642/2, autorizzazione COPASIR 3636/3b [Operazione NATO “SCAMBIAMOCI UN SEGNO DI PACE”, N.d.V.] è stata registrata, in data 09/04/2017, località piazza S. Pietro, Stato del Vaticano, la seguente conversazione tra MONS. EMANUELLI GIANCARLO, Ufficiale di Curia presso la Sez. Affari straordinari della Segreteria di Stato Vaticana, e PERSONA IGNOTA  (indagini in corso per accertarne l’identità).


[omissis]


MONS. EMANUELLI GIANCARLO: “Guardi, non si può più andare avanti così.”
PERSONA IGNOTA : “Non le sembra di esagerare, Monsignore?”
MONS. EMANUELLI GIANCARLO: “Ma lo ha sentito cos’ha detto? Lo ha sentito?”
PERSONA IGNOTA: “E’ il suo stile, metaforico, popolaresco…efficace però, una ventata di freschezza.”
MONS. EMANUELLI GIANCARLO: “ ‘Gesù fa un po’ lo scemo’! ‘Gesù ha mancato contro la morale’! E mercoledì scorso? L’ha sentito mercoledì scorso? ‘Gesù si è fatto diavolo’!! Si rende conto? ‘Gesù si è fatto diavolo per noi’! Il papa!”
PERSONA IGNOTA: “Su, su, è solo un modo di dire, una formulazione forse infelice, ma…”
MONS. EMANUELLI GIANCARLO: “E’ una bestemmia! Una bestemmia, e quel ch’è peggio un’eresia gnostica, siamo a un passo dall’antinomismo dei…”
PERSONA IGNOTA: “Un’eresia! Monsignore! Ma che parole grosse…che vuole che ne sappia il popolo cristiano dell’antinomismo, della gnosi…”
MONS. EMANUELLI GIANCARLO: “Appunto! Qui si corre il rischio di sviare le…”
PERSONA IGNOTA: “Va bene, ho capito. Lei cosa propone?”
MONS. EMANUELLI GIANCARLO: “In che senso, scusi?”
PERSONA IGNOTA: “Che azione propone, Monsignore?”
MONS. EMANUELLI GIANCARLO: “Azione? Mah, stavo soltanto esponendo il…”
PERSONA IGNOTA: “No, scusi: il papa è lui, e dice quel che vuole. Certo, usa un linguaggio un po’ insolito, ma chi sono io per giudicare?”
MONS. EMANUELLI GIANCARLO: “Mi prende in giro? Come se lei non c’entrasse niente con l’elezione di papa Sancho!”
PERSONA IGNOTA: “Perché invece lei?”
MONS. EMANUELLI GIANCARLO: “Sì, ma…”
PERSONA IGNOTA: “…ecco. C’entriamo entrambi. Io però non mi occupo di teologia, mi occupo di azioni. Che azione propone, Monsignore?”
MONS. EMANUELLI GIANCARLO [lunga pausa]: “Esprimo un disagio e una preoccupazione, caro amico.”
PERSONA IGNOTA: “Ne prendo nota, caro Monsignore. E la prego di prendere nota del mio disagio e della mia preoccupazione, non meno grandi dei suoi, seppur diversi.”
MONS. EMANUELLI GIANCARLO [pausa] : “Può spiegarsi meglio?”
PERSONA IGNOTA: “La sua preoccupazione riguarda gli aspetti teologici. La mia gli aspetti pragmatici. Qualora lei…”
MONS. EMANUELLI GIANCARLO: “…sa bene che non sono io che…”
PERSONA IGNOTA: “…io parlo con lei, Monsignore, e lei parla con me: che bisogno c’è di nominare altri?”
MONS. EMANUELLI GIANCARLO: “Prego. Mi scusi se l’ho interrotta.”
PERSONA IGNOTA: “Dicevo: qualora lei decidesse di passare dal piano teologico al piano pragmatico, la mia preoccupazione è che lei non prenda decisioni affrettate e soprattutto unilaterali.”
MONS. EMANUELLI GIANCARLO: “Sa che non è nel mio stile.”
PERSONA IGNOTA: “Perché lei sa che sul piano pragmatico, le azioni possibili sarebbero solo due.”
MONS. EMANUELLI GIANCARLO: “Due? Mi scusi ma non capisco. Come extrema ratio, sul piano pragmatico ci sarebbe la rinuncia all’esercizio attivo del pontificato, come nel caso del papa emerito…”
PERSONA IGNOTA: “C’è anche l’azione radicale, Monsignore, come nel caso di papa  Bubani…”
MONS. EMANUELLI GIANCARLO: “…ma cosa dice! E’ impensabile, e poi è una calunnia, non è assolutamente vero che papa Bubani…”
PERSONA IGNOTA: “…meglio così. Mi tenga informato, d’accordo?”

Letto, confermato e sottoscritto
L’UFFICIALE DI P.G.

M.Osvaldo Spengler


(*) "Trattasi" -   tanto per non cambiare stile,  quello  della  Benemerita...  -   di ricostruzioni che sono  frutto della mia  fantasia di  autore e commediografo.  Qualsiasi riferimento  a fatti o persone  reali  deve ritenersi puramente casuale. (Roberto Buffagni)

Chi è il  Maresciallo Osvaldo Spengler?  Nato a Guardiagrele (CH) il 29 maggio 1948 da famiglia di antiche origini sassoni (carbonai di Blankenburg am Harz emigrati nelle foreste abruzzesi per sfuggire agli orrori della Guerra dei Trent’anni), manifestò sin dall’infanzia intelletto vivace e carattere riservato, forse un po’ rigido, chiuso, pessimista. Il padre, impiegato postale, lo avviò agli studi ginnasiali, nella speranza che Osvaldo conseguisse, primo della sua famiglia, la laurea di dottore in legge. Ma pur frequentando con profitto il Liceo Classico di Chieti “Asinio Pollione”, al conseguimento della maturità con il voto di 60/60, Osvaldo si rifiutò recisamente di proseguire gli studi, e si arruolò invece, con delusione e sgomento della famiglia, nell’Arma dei Carabinieri. Unica ragione da lui addotta: “Non mi piace far chiacchiere .” (Com’è noto, il carabiniere è “uso a obbedir tacendo”). Mise a frutto le sue doti di acuto osservatore dell’uomo in alcune indagini rimaste celebri (una per tutte: l’arresto dell’inafferrabile Pino Lenticchi, “il Bel Mitraglia”). Coinvolto nelle indagini su “Tangentopoli”, perseguì con cocciutaggine una linea d’indagine personalissima ed eterodossa che lo mise in contrasto con i magistrati inquirenti. Invitato a chiedere il trasferimento ad altra mansione, sorprese i superiori proponendosi per la sala ascolto della Procura di ***. Richiesto del perché, rispose testualmente: “Almeno qui le chiacchiere le fanno gli altri.”
***

Roberto Buffagni è un autore teatrale. Il suo ultimo lavoro, attualmente in tournée, è Sorelle d’Italia – Avanspettacolo fondamentalista, musiche di Alessandro Nidi, regia di Cristina Pezzoli, con Veronica Pivetti e Isa Danieli. Come si vede anche dal titolo di questo spettacolo, ha un po’ la fissa del Risorgimento, dell’Italia… insomma, dell’oggettistica vintage...