Renzi atterra, ma
decolla la polemica...
Necessità dell’elicottero
Fonte: http://www.ansa.it/toscana/notizie/2015/03/02/elicottero-con-renzi-costretto-atterrare_c05b234a-decd-4016-8376-c471f7ea2faf.html
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Scoperta del giorno: Renzi viaggia in elicottero! E allora? Vogliamo esseri seri? Ecco la vera domanda da porsi: quali sono i modelli di deferenza politica? O se si preferisce le rappresentazioni del potere, come dire, ideologicamente più congeniali alla democrazia? La sobrietà o lo sfarzo?
Diciamo che rispetto alle forme - attenzione... - di stato, lo sfarzo si addiceva alla monarchia: ai re si riconoscevano ascendenze divine, di qui la necessità di mantenere le distanze anche nello stile; per contro alle repubbliche si imponeva la castigatezza dei costumi ai magistrati eletti da un popolo che non doveva essere abbagliato... E così via fino ai nostri giorni.
Insomma, semplificando, pur assumendo di volta in volta forme storiche differenti, la monarchia tende a moltiplicare i privilegi, per accrescere fedeli e ammiratori, mentre, la repubblica prova a diminuirli se non sopprimere del tutto, per le stesse ragioni di consenso.
Ora, vivendo Renzi in una Repubblica dovrebbe conservare un profilo
basso. E invece si comporta - gridano i virtuisti - da
monarca . Però
qui la domanda giusta da formulare non è
perché Renzi, come singola persona, si comporti da reuccio, contraddicendosi eccetera, eccetera, bensì perché
in un sistema che a parole li combatte, i privilegi, nonostante tutto, continuino ad esistere. Evidentemente c'è qualcosa di più profondo che va oltre l'ideologia.
La prima risposta è quella moralista: perché si permette, si deve educare eccetera, eccetera…
La seconda, che invece riteniamo più giusta, è di tipo
politico: E cosa insegna? Che la politica, da quando esiste
l’uomo, è lotta per il riconoscimento
e per la supremazia E che le idee di monarchia e repubblica sono puri paraventi
ideologici. Di conseguenza, senza la naturale caccia a quei privilegi che sintetizzano - rappresentandoli agli occhi di tutti (leggi: modelli di deferenza) - riconoscimento e
supremazia sugli altri, non esisterebbe
neppure la politica e tutto quel che segue in termini di civiltà, progresso, dolcezza di vivere eccetera, eccetera.
Insomma, siamo davanti a due potenti meccanismi regolatori della motivazione sociale all’obiettivo. Per dirla brutalmente: l'elicottero è necessario. Nella società sovietica - quale esempio, forse assoluto, di repubblica egualitaria - dopo la confusione socio-politica iniziale, tra l’altro durata poco per ragioni militari (era scoppiata la guerra civile), furono reintrodotti meccanismi di deferenza collettivi, fondati sulla distanza di posizione sociale, quale obiettivo per favorire la cooptazione dei più ambiziosi o se si preferisce: dei più "affamati" di riconoscimento e supremazia. Altrimenti, il sistema sarebbe andato subito a fondo .
Insomma, siamo davanti a due potenti meccanismi regolatori della motivazione sociale all’obiettivo. Per dirla brutalmente: l'elicottero è necessario. Nella società sovietica - quale esempio, forse assoluto, di repubblica egualitaria - dopo la confusione socio-politica iniziale, tra l’altro durata poco per ragioni militari (era scoppiata la guerra civile), furono reintrodotti meccanismi di deferenza collettivi, fondati sulla distanza di posizione sociale, quale obiettivo per favorire la cooptazione dei più ambiziosi o se si preferisce: dei più "affamati" di riconoscimento e supremazia. Altrimenti, il sistema sarebbe andato subito a fondo .
Perciò, ripetiamo, gli elicotteri (come i treni, con guardie del corpo al seguito) sono
necessari. Senza quella meta individuale - la si ammetta o meno - nessuno farebbe
politica. Forse, qualche idealista… Ma
sono pochi, si contano sulla punta delle dita. Inoltre, una
volta al potere i “puri” - regolarmente - non possono non fare i conti con gli “impuri”. E con una società che deve innanzitutto funzionare. Di qui l’irrinunciabilità
dei meccanismi di selezione, dei premi, delle ricompense eccetera,
eccetera…
Carlo Gambescia
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