Ora è il “turno” del
look hipster
La moda? Che fatica!
Sembra che ora sia di moda lo stile
hipster (*), barba lunga e apparentemente incolta , abiti in vintage ricercato e posticcio, eccetera, eccetera. Che succede? Nulla di grave. Siamo davanti all' ennesima
filiazione di quell’atteggiamento blasé metropolitano, molto "liquido", già individuato
da Simmel più di un secolo fa (proprio ieri
si parlava delle “scoperte” di Bauman…).
Simmel ha insegnato, tra le tante cose, che la moda impone di essere diversi e uguali agli altri, ma al contempo. Il che però nella società di massa equivale a una pesante condanna
vita. In un mondo ad alta densità collettiva, per essere sempre diversi si deve mutare aspetto (forma) in continuazione, senza fermarsi mai, altrimenti si rischia di essere uguali ad altri diversi... Insomma, il contenuto cambia ( le mode) , la forma (il dover essere alla moda) resta. Et voilà! Così abbiamo anche spiegato il succo della sociologia simmeliana: basata sull'analisi del contrasto forma/contenuto.
Tornando alla moda. Che fatica! E intanto, tra un stile e l'altro, la vita trascorre. E finisce, come per caso, tra un pro e un contro.
Tornando alla moda. Che fatica! E intanto, tra un stile e l'altro, la vita trascorre. E finisce, come per caso, tra un pro e un contro.
Carlo Gambescia
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