sabato 28 marzo 2015

Da domenica 29 marzo, lancette avanti di un’ora
A che serve  l’ora legale?



Domenica notte  torna l’ora legale. Ogni anno, chi scrive, si  pone la stessa domanda: ma a che serve l'ora legale? E in tempo di pace?  Una misura che ci riporta indietro  alle due guerre mondiali? Quando si doveva canalizzare tutta  l’energia  nello sforzo militare? 
L’ora legale è un residuato bellico. Sul serio. Un rottame che sconvolge, come comprovato dagli studi medici, le lancette biologiche dell'uomo, senza  influire in maniera rilevante, in termini di risparmi crescenti,  sulle attività economiche (*).  Per dirla brutalmente: una pericolosa buffonata paternalistica che pretende, in nome del bene comune, di dettare il corso della vita umana, allungando e accorciando la durata delle giornate. Un misura degna di quel centralismo, come dire,  sadico,  largamente praticato dall’Unione Europea.
Eppure i cittadini non protestano. Perché?  Masochismo. Dove c’è un carnefice, c’è una vittima, che in qualche  modo autogiustifica la sua condizione: “ È per il nostro bene”,  “Si fa così, perché si è sempre fatto così”, e via discorrendo.  Purtroppo,  l’idea di bene comune è una pericolosa scatola vuota: la si può riempire di qualsiasi cosa.  Facilita il centralismo politico. Che, a sua volta,  disabitua alla libertà, al rischio, alla responsabilità individuale, favorendo l’obbedienza sociale, anche verso autorità politiche indegne di meritarla.  E  così il cerchio si chiude.
Ciò però  dovrebbe far riflettere sul perché della costruzione delle piramidi. Perché meravigliarsi della mansuetudine  bovina  degli antico popolo  egiziano.  Anche le piramidi come l’ora legale,  erano rivolte  all’edificazione simbolica  di  una qualche  idea di  bene comune. Che poi tale idea,   rinvii alla  grandezza riflessa di un  faraone o  al  potere eccessivo di un pugno di burocrati europei, autoproclamatisi, servitori del bene comune,  indica solo che  i meccanismi dell’obbedienza collettiva  non conoscono  frontiere storiche.  Insomma, fanno  a meno delle lancette dell’orologio…

Carlo Gambescia   



(*) http://heure-ete.net/ached.htm                 

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