Arma dei Carabinieri (*)
Nucleo di Polizia Giudiziaria di [omissis]
VERBALE DI INTERCETTAZIONE DI CONVERSAZIONI O COMUNICAZIONI
(ex artt. 266,267 e 268
C .P.P.)
L'anno 2016, lunedì 18 gennaio, in [omissis]
presso la sala ascolto sita al 6o piano
della locale Procura della Repubblica, viene redatto il presente atto.
VERBALIZZANTE
M.O Osvaldo
Spengler
FATTO
Nel corso dell'attività tecnica di monitoraggio ambientale svolta
nell'ambito della procedura riservata n. 765/2, autorizzazione COPASIR 8932/3a [Operazione
NATO “ASCOLTO FRATERNO” N.d.V.] è stata registrata, in data
17/01/2016, ore 11.32, una conversazione intercorsa S.E. FINZI MATTIA, Presidente
del Consiglio dei Ministri, e BERNASCONI SILVANO, ex Presidente del Consiglio. La
conversazione si è svolta all’esterno di capanno sito sull’isola di Montecristo
(Mar Tirreno), ed è stata registrata a mezzo microfono direzionale posizionato
sul peschereccio “Bella Gina”. Si riporta di seguito la trascrizione integrale
della conversazione summenzionata:
[omissis]
S.E. FINZI
MATTIA: “Ci ho un freddo nelle ossa…”
BERNASCONI
SILVANO: “Eh, tira una bella brezza.”
S.E. FINZI
MATTIA: “No la brezza, Silvano. La storia con l’Europa.”
BERNASCONI SILVANO:
“Tunker?”
S.E. FINZI
MATTIA: “No, hai sentito cosa mi dice quello? Che ‘vilipendo continuamente la Commissione ’? ”
BERNASCONI
SILVANO. “Però ha anche detto che ti ama molto.”
S.E. FINZI
MATTIA: “Per l’amordiddio! Quello ama solo la bottiglia.”
BERNASCONI
SILVANO: “E i soldi. Sai che Tremonti è un tributarista, no? Mi ha raccontato
certe storielle, su Tunker e il Lussemburgo…”
S.E. FINZI
MATTIA: “Secondo te come va a finire?”
BERNASCONI
SILVANO: “Vuoi sapere se ti fanno fare la mia stessa fine? A casa e poi la Troika ?”
S.E. FINZI
MATTIA [pausa] : “Be’, sì.”
BERNASCONI
SILVANO: “No. Io ero solo, tu no.”
S.E. FINZI
MATTIA: “Come solo, Silvano? Avevi un partito grande come il mio, una
maggioranza più stabile…”
BERNASCONI
SILVANO: “Non c’entra niente. Cosa vuoi che contino i parlamentari, quelli lo
sanno bene chi è il più forte, e tra me e l’Europa non c’era partita.”
S.E. FINZI
MATTIA: “Allora, scusa ma non capisco.”
BERNASCONI
SILVANO: “Io sono stato un coglione, Mattia. Credevo di essere forte perché avevo
il partito, la maggioranza, e tanti soldi. Invece ero solo. Tu hai il partito,
la maggioranza…”
S.E. FINZI
MATTIA: “…i soldi non ce li ho.”
BERNASCONI
SILVANO: “Sì che ce li hai, e tanti più di me. Ancora meglio: non sono soldi
tuoi, Mattia. “
S.E. FINZI
MATTIA: “Cioè?”
BERNASCONI
SILVANO: “Le grandi banche italiane, Mattia. Concordia Sanremo,
Unirisparmio…Secondo te perché il ‘Corriere del Mattino’ ti sostiene contro
Tunker? Perché hanno capito che stavolta, la campana suona per loro.”
S.E. FINZI
MATTIA: “Il bail-in.”
BERNASCONI
SILVANO: “Il bail-in, bravo. Dal primo gennaio, se c’è una crisi bancaria
pagano gli azionisti, e lo Stato non può ripianare i debiti. In Germania sì,
qua da noi no. Sono pieni di sofferenze, lo sai anche tu, con la crisi che c’è
in giro… E di chi è il ‘Corriere del Mattino’ ?”
S.E. FINZI
MATTIA: “Delle grandi banche italiane.”
BERNASCONI
SILVANO: “Ecco. Quindi vai tranquillo.”
S.E. FINZI
MATTIA: “Grazie, Silvano. Hai un’esperienza, tu, che andrebbe usata meglio.
Purtroppo, sai com’è…”
BERNASCONI
SILVANO: “So, so. Non ti preoccupare, ho già dato.”
S.E. FINZI
MATTIA: “Insomma, tu mi dici di stare sereno.”
BERNASCONI
SILVANO: “Sì. [pausa] Be’, proprio
sereno…”
Letto, confermato e
sottoscritto
L’UFFICIALE DI P.G.
M.o Osvaldo Spengler
(*) "Trattasi"
- tanto per non cambiare stile, quello della
Benemerita... - di ricostruzioni che sono frutto della
mia fantasia di autore e commediografo. Qualsiasi riferimento
a fatti o persone reali deve ritenersi puramente casuale.
(Roberto Buffagni)
Chi è il
Maresciallo Osvaldo Spengler? Nato a Guardiagrele (CH) il 29 maggio
1948 da famiglia di antiche origini sassoni (carbonai di Blankenburg am Harz
emigrati nelle foreste abruzzesi per sfuggire agli orrori della Guerra dei
Trent’anni), manifestò sin dall’infanzia intelletto vivace e carattere
riservato, forse un po’ rigido, chiuso, pessimista. Il padre, impiegato
postale, lo avviò agli studi ginnasiali, nella speranza che Osvaldo
conseguisse, primo della sua famiglia, la laurea di dottore in legge. Ma pur
frequentando con profitto il Liceo Classico di Chieti “Asinio Pollione”, al
conseguimento della maturità con il voto di 60/60, Osvaldo si rifiutò
recisamente di proseguire gli studi, e si arruolò invece, con delusione e
sgomento della famiglia, nell’Arma dei Carabinieri. Unica ragione da lui
addotta: “Non mi piace far chiacchiere .” (Com’è noto, il carabiniere è “uso a
obbedir tacendo”). Mise a frutto le sue doti di acuto osservatore dell’uomo in
alcune indagini rimaste celebri (una per tutte: l’arresto dell’inafferrabile
Pino Lenticchi, “il Bel Mitraglia”). Coinvolto nelle indagini su
“Tangentopoli”, perseguì con cocciutaggine una linea d’indagine personalissima
ed eterodossa che lo mise in contrasto con i magistrati inquirenti. Invitato a
chiedere il trasferimento ad altra mansione, sorprese i superiori proponendosi
per la sala ascolto della Procura di ***. Richiesto del perché, rispose
testualmente: “Almeno qui le chiacchiere le fanno gli altri.”
***
Roberto Buffagni è un autore teatrale. Il
suo ultimo lavoro, attualmente in tournée, è Sorelle d’Italia – Avanspettacolo
fondamentalista,
musiche di Alessandro Nidi, regia di Cristina Pezzoli, con Veronica Pivetti e
Isa Danieli. Come si vede anche dal titolo di questo spettacolo, ha un po’ la
fissa del Risorgimento, dell’Italia… insomma, dell’oggettistica vintage...
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