mercoledì 22 giugno 2022

Mario Draghi e la sindrome di Antonio Ferrer

 


Che delusione Draghi… La storia del tetto europeo sul gas (*), ossia che sopra agli 80 euro per Mwh non si potrà comprare (prezzo attuale 127), riporta direttamente all’Editto di Diocleziano sul calmiere dei prezzi.

L’imperatore romano, in barba alla legge della domanda e dell’offerta, volle fissare per ogni bene un prezzo politico. Il risultato fu la penuria di beni e il rialzo dei prezzi, che penalizzò traffici e consumi. Citofonare famiglia Gibbon.

Sugli effetti negativi del calmiere si possono leggere pagine memorabili, anche in un’opera oggi quasi dimenticata: I promessi sposi di Alessandro Manzoni.

“Il gran cancelliere Antonio Ferrer, pure spagnolo […] vide, e chi non l’avrebbe veduto, che l’essere il pane a un prezzo giusto, è per sé una cosa molto desiderabile e pensò,e qui fu lo sbaglio, che a un suo ordine potesse bastare a produrla. Fissò la meta ( così chiamano qui la tariffa in materia di commestibili) fissò la meta del pane al prezzo che sarebbe stato il giusto se il grano si fosse comunemente venduto trentatré lire il moggio: e si vendeva fino a ottanta: fece come una donna stata giovine, che pensasse di ringiovanire alterando la sua fede di battesimo” (*).

Il pane sparì dal mercato. Si fu costretti a prendere, scrive Manzoni, un’ inevitabile “deliberazione”: che “non c’era da far altro che rincarare il pane. I fornai respirarono; ma il popolo si imbestialì”.

I prezzi controllati, e ciò valga per gli amici della Giustizia Sociale (con le iniziali maiuscole), producono la sparizione dei beni sottoposti a calmiere, sparizione che, per ironia, colpisce proprio i meno fortunati, come li si chiama oggi.

Per capirsi, a 80 euro, nessuno avrà interesse a commercializzare il gas in Europa, sicché si avrà una flessione dell’offerta a parità di domanda. Offerta che inevitabilmente si rivolgerà verso altre aree del mercato mondiale, più rimunerative. Di conseguenza, in Europa si dovrà intervenire anche sulla domanda, cosa ancora più preoccupante ma inevitabile quando si introduce il calmiere. Come? Puntando sul razionamento.

Ricapitolando, calmiere uguale penuria, penuria uguale razionamento, razionamento uguale crollo del tenore di vita. Perciò i meno fortunati, saranno ancora meno fortunati di prima.

Cosa fare allora? Nulla. Lasciare che il prezzo fluttui e che la Russia anneghi nel suo gas invenduto. Si avrà così un calo della domanda globale che inevitabilmente influirà sull’offerta globale. Quindi i prezzi scenderanno.

Ovviamente esistono anche componenti oligopolistiche. Tuttavia quando un prezzo è fuori mercato, verso l’alto o verso il basso, è comunque fuori mercato. Sicché, inevitabilmente il mercato si vendicherà, dando così ragione al consumatore. Serve solo pazienza. Il populismo non paga: mai sostituire all’ oligopolio economico l’ oligopolio politico.

Ciò che va assolutamente evitato è la sindrome di Antonio Ferrer: fissare il prezzo del  gas a 80 quando viene venduto a 127.

Sono cose che Draghi, addottoratosi al Mit, dovrebbe sapere. E invece fa il vago. Cerca, come Ferrer, di rendersi amico il popolo, fissando il prezzo del “grano” a 80 euro il “moggio”…

Prezzo, piaccia o meno fuori mercato, che prima o poi dovrà essere aumentato, provocando l’ ira dell’ “amato” popolo che invece si desiderava difendere. Un capolavoro di insipienza economica.

Certo, lasciandolo fluttuare, il prezzo del gas potrebbe crescere, superando anche quota 127, con ripercussioni sui consumi e sul tenore di vita. Però sarebbe una situazione momentanea, non strutturale, perché, come detto, il calo della domanda agisce sul ribasso sui prezzi. Per contro, l’introduzione del calmiere, provocherebbe mutamenti strutturali, alterando la legge della domanda e dell’offerta. Tornare alla normalità sarebbe perciò ancora più complicato.

Sono cose che si studiano al primo anno di economia. Perché Draghi si comporta peggio di una matricola ignorante?

Che delusione.

Carlo Gambescia

(*) Qui la notizia: https://www.adnkronos.com/gas-dalla-russia-a-cosa-serve-un-tetto-ue-al-prezzo_5tsPCTEeKJ6j5Fh6OEWaH0?refresh_ce 
(**) A. Manzoni, I promessi sposi, Palumbo, Firenze 1969, p. 255.

 

Nessun commento: