Giunta Senato, no al processo a Salvini
L’elettore primitivo
Di più, da Ministro
dell’Interno è passato all’atto: ha
chiuso i porti mostrando di essere privo di qualsiasi elementare senso di umanità. E cosa peggiore: con il suo
comportamento ha sdoganato tra la gente gli antichi stereotipisti razzisti. Il che prova che dietro Salvini, come ad esempio si evince dai fatti di Macerata, si nascondono, e neppure più di tanto, le
peggiori “frange lunatiche”: gente ancora più dura e razzista del “Capitano”. Il che è tutto dire.
Attenzione: il fatto che certa sinistra veda astutamente nell’immigrazione, anche clandestina, uno
strumento per rinfocolare in Italia
un’odiosa lotta di classe, non diminuisce la gravità del razzismo salviniano, pericoloso di per sé.
Tuttavia, la stessa sinistra che inveisce contro l’ex Ministro
dell’Interno usa due pesi due misure, come ad esempio nei riguardi di Israele,
cadendo nella trappola antisemita. Si combatte giustamente il neonazismo, per poi accusare il governo "coloniale" israeliano di ricalcare le orme di
Hitler. Di qui le accuse della sinistra a Salvini di essere al tempo stesso razzista e amico di Israele. Una specie di nazista al quadrato…
Il vero problema è che il razzismo e l’antisemitismo non sono mai stati del tutto metabolizzati dagli italiani, di destra come di sinistra. Sicché alla prima occasione i nostri concittadini si spogliano degli abiti civili e seminudi si aggrappano urlando alle liane. Classico richiamo della foresta.
Purtroppo si tratta di un feroce approccio alla politica, ereditato dalla
cultura fascista e comunista, legato all’uso della forza e delle vie extralegali o semilegali, in nome del populismo giudiziario, contro avversari trasformati regolarmente in nemici
assoluti.
Pertanto il vero punto della questione non è quello di processare
o meno Salvini, dal momento che in un
Paese Normale - insomma civile e liberale - il problema neppure si porrebbe per la mancanza di politici e cittadini razzisti e antisemiti. O comunque contenuti per punti percentuali nei limiti del pittoresco politicamente ininfluente.
Un processo - attenzione - che rischia addirittura di aggravare le feroci divisioni esistenti, senza incidere sulla questione di fondo. Quale? Ripetiamo, il primitivismo politico italiano. Perché Salvini è così amato e odiato al tempo stesso? Perché un uomo privo di umanità è così votato e contrastato? E dagli elettori dell’una e dell’altra parte? Elettori che, tutti insieme, come gli scafisti, getterebbero a mare, alla stregua di rifiuti umani, i clandestini come gli ebrei?
Un processo - attenzione - che rischia addirittura di aggravare le feroci divisioni esistenti, senza incidere sulla questione di fondo. Quale? Ripetiamo, il primitivismo politico italiano. Perché Salvini è così amato e odiato al tempo stesso? Perché un uomo privo di umanità è così votato e contrastato? E dagli elettori dell’una e dell’altra parte? Elettori che, tutti insieme, come gli scafisti, getterebbero a mare, alla stregua di rifiuti umani, i clandestini come gli ebrei?
Carlo Gambescia