"Decreto Rilancio"
In attesa del castigamatti…
Come
spiegare alla gente comune il senso
politico del "Decreto Rilancio" che sarà varato a breve dal Governo Populista? Gente frastornata dal "confinamento", che tra l’altro non ha voglia di capire, ma solo di tornare al più presto alla normalità?
Intanto, si può dire che lo strumento legislativo è quello del decreto legge. Quindi le misure passeranno al
vaglio del Parlamento e delle
Opposizioni Populiste, che, a loro volta, cercheranno di modificarlo e non in meglio. Dal momento che la “pasta”
politica delle Opposizioni è la stessa del Governo: quella della demagogia
populista. A sfondo razzista, per le Opposizioni.
Ci aspettano quindi due mesi di lotta al coltello sull’estensione o meno delle "mancette" agli “esclusi”. In primis, gli immigrati sfruttati o parassiti, in base alle tendenze politiche dei parlamentari. Dopo di che: imposizione governativa della fiducia sull’intero provvedimento. Mezzo
minuto di gloria, forse, per Renzi. Mah...
In
secondo luogo, che i 55 miliardi (quasi il 5 per certo del debito pubblico), di cui
si parla, non sono altro che soldi - pochi però, se suddivisi in tanti - distribuiti
secondo una logica non economica ma da puro e semplice Stato Provvidenza
dedito al micro-sostegno del reddito. Quindi
improduttivi. Da Marchese del Grillo, monete però arroventate, perché non produrranno altre monete, ma solo ustioni alle mani che le hanno raccattate...
In
terzo luogo, inutile scorrere le singole
erogazioni, che il lettore può trovare su qualsiasi giornale. Anche perché, ripetiamo, si tratta di misure prive di qualsiasi senso produttivo. Una
specie di Keynesismo straccione che distribuisce "mancette" a lavoratori autonomi e cassa
integrazione ai dipendenti. E che accresce
le assunzioni di altro personale statale. Quanto alle imprese, gli sconti fiscali sono semplicemente ridicoli.
Non tutti però fino al punto di sbellicarsi
dalle risate come per il bonus
turistico, o tax credit, fino a 500 euro
per le famiglie con Isee inferiore a
40mila euro. Come se con 2500 euro mese fosse un problema
andarsene una settimana a Fregene… Poveri italiani...
Ecco,
questa è la caramellosa logica di fondo del Governo Populista. Che ricorda quella dei treni popolari del
fascismo elargiti al popolo. In un quadro di autarchia, dove
gli stabilimenti di Ostia Mare rappresentavano il baluardo politico contro le "52 nazioni" che avevano imposto le sanzioni a un’Italia fascista, che però contro le bande etiopi, per vincere prima, non aveva lesinato sui gas…
Il
Governo Populista di Conte, usa un altro tipo di gas, quello della retorica
welfarista, che invece piace
tanto gli italiani… Le dichiarazioni dei vari ministri sono altisonanti: si parla addirittura del decreto come di un provvedimento epocale che favorirà la ricostruzione dell’Italia…
Le Opposizioni,
altrettanto populiste, già giocano al
rialzo. Cosa che all’altra metà degli italiani, che le vota, non
dispiace. Anche perché la destra propugna un welfare razziale. Niente welfare
per i non ariani… Certo, rispetto all'uso dei gas è un progresso...
E
così via, altro giro, altre menzogne populiste infiocchettate, a destra come a sinistra. Fino a quando non arriverà il
castigamatti. Quello vero. Purtroppo.
Carlo Gambescia