Il
sistema fiscale italiano
Parassitario
o predatorio?
di
Teodoro Klitsche de la Grange (*)
[Fonte dell prospetto: https://www.idealista.it/news/finanza/fisco/2016/11/15/121464-tasse-gli-italiani-pagano-946-euro-in-piu-allanno-rispetto-agli-europei ] |
Sottoponiamo all’ attenzione dei lettori l' interessantissimo articolo di Teododo Klitsche de la Grange apparso ieri
su "Rivoluzione Liberale", rivista diretta da Stefano De
Luca.
Siamo
davanti a una superba analisi del vessatorio sistema fiscale italiano,
altro che le stupide polemiche complottiste sui sacchetti biodegradabili
per frutta e verdura...
Cosa
aggiungere? Che sul piano economico il regime parassitario della Prima Repubblica,
soprattutto nella sua fase discendente, anni Settanta e Ottanta (dal punto di
vista dell’economia pubblica: dell’obbligazione sul contratto), si è retto
prima sul finanziamento a piè di lista (talvolta con resistenze, da donzelletta
che vien dalla campagna…) della Banca d’Italia. Dopo di che, ci si è lanciati
sul mercato a babbo morto dei titoli pubblici. Il che spiega la pressione
fiscale più ridotta (si fa per dire), ma a miccia corta, nonché il conseguente
(per alcuni saggi uomini, però inconseguente) oblio gozzaniano del Pil.
Sul
predatorio, regime che avrebbe segnato la Seconda Repubblica ,
pesa invece l’assenza di una classe politica veracemente liberale – sappiamo benissimo che si rischia di scivolare nell’ ennesima versione del mito trotskista
della rivoluzione tradita – che, come la Signora Thatcher ,
si ponesse la domanda del secolo: “Se non le facciano noi le riforme liberali,
chi le farà mai? “.
Naturalmente,
i correttori di bozze di Bruxelles e la crisi economica mondiale in stile “The
Others” ( credevano di essere vivi, gli spiriti animali, invece erano morti tra
le braccia di Obama) hanno avuto il loro peso specifico. Però non crediamo - come tu ben sai caro Teodoro - che il passaggio dall’obbligo al
contratto si possa risolvere con il “reddito di dignità”… Anzi.
Buona
lettura!
Carlo Gambescia
Come è noto gli studiosi (italiani) di
Scienza delle finanze sono soliti distinguere gli assetti di potere (sotto il
profilo economico-finanziario) coercitivi in: tutoriali,
quando le scelte dei governanti sono orientate alla salvaguardia dell’interesse
di tutti; parassitari (i più
sono sottomessi e sfruttati al fine di trovare durevole vantaggio a favore di
ceti ed interessi preferiti dalla élite dirigente); predatori (dove
prevale l’interesse delle classi dominanti ad aumentare il proprio utile “a
breve periodo”). [segue qui: https://www.rivoluzione-liberale.it/34860/economia/parassitario-o-predatorio.html ]
(*) Teodoro Klitsche de la
Grange è avvocato,
giurista, direttore del trimestrale di cultura politica“Behemoth" (http://www.behemoth.it/ ). Tra i suoi libri: Lo specchio
infranto (1998), Il salto di Rodi (1999), Il
Doppio Stato (2001), L'apologia della cattiveria (2003),
L'inferno dell'intellettuale (2007), Dove va lo Stato? (2009), Funzionarismo (2013).