venerdì 5 gennaio 2018

Il sistema fiscale italiano

Parassitario o predatorio? 

di Teodoro Klitsche de la Grange (*) 


 [Fonte dell prospetto:  https://www.idealista.it/news/finanza/fisco/2016/11/15/121464-tasse-gli-italiani-pagano-946-euro-in-piu-allanno-rispetto-agli-europei  ]

Sottoponiamo all’ attenzione dei   lettori l' interessantissimo articolo di Teododo Klitsche de la Grange apparso ieri  su "Rivoluzione Liberale", rivista diretta da Stefano De Luca. 
Siamo davanti a una superba analisi  del vessatorio sistema fiscale italiano, altro che le stupide polemiche  complottiste sui sacchetti biodegradabili per frutta e verdura... 
Cosa aggiungere? Che sul piano economico il regime parassitario della Prima Repubblica, soprattutto nella sua fase discendente, anni Settanta e Ottanta (dal punto di vista dell’economia pubblica: dell’obbligazione sul contratto), si è retto prima sul finanziamento a piè di lista (talvolta con resistenze, da donzelletta che vien dalla campagna…) della Banca d’Italia. Dopo di che, ci si è lanciati sul mercato a babbo morto dei titoli pubblici. Il che spiega la pressione fiscale più ridotta (si fa per dire), ma a miccia corta, nonché il conseguente (per alcuni saggi uomini, però inconseguente) oblio gozzaniano del Pil.
Sul predatorio, regime che avrebbe segnato la Seconda Repubblica, pesa invece l’assenza di una classe politica veracemente liberale – sappiamo benissimo che si  rischia  di scivolare nell’ ennesima versione del mito trotskista della rivoluzione tradita – che, come la Signora Thatcher, si ponesse la domanda del secolo: “Se non le facciano noi le riforme liberali, chi le farà mai? “.
Naturalmente, i correttori di bozze di Bruxelles e la crisi economica mondiale in stile “The Others” ( credevano di essere vivi, gli spiriti animali, invece erano morti tra le braccia di Obama) hanno avuto il loro peso specifico. Però non crediamo -  come  tu ben sai caro Teodoro  -  che il passaggio dall’obbligo al contratto si possa risolvere con il “reddito di dignità”… Anzi.
Buona lettura! 
Carlo Gambescia




Come è noto gli studiosi (italiani) di Scienza delle finanze sono soliti distinguere gli assetti di potere (sotto il profilo economico-finanziario) coercitivi in: tutoriali, quando le scelte dei governanti sono orientate alla salvaguardia dell’interesse di tutti; parassitari (i più sono sottomessi e sfruttati al fine di trovare durevole vantaggio a favore di ceti ed interessi preferiti dalla élite dirigente); predatori (dove prevale l’interesse delle classi dominanti ad aumentare il proprio utile “a breve periodo”).  [segue qui: https://www.rivoluzione-liberale.it/34860/economia/parassitario-o-predatorio.html ]




(*) Teodoro Klitsche de la Grange è  avvocato, giurista, direttore del trimestrale di cultura politica“Behemoth" (http://www.behemoth.it/ ). Tra i suoi libri: Lo specchio infranto (1998), Il salto di Rodi (1999), Il Doppio Stato (2001), L'apologia della cattiveria (2003), L'inferno dell'intellettuale (2007), Dove va lo Stato? (2009), Funzionarismo (2013).