Arma dei Carabinieri (*)
Nucleo di Polizia Giudiziaria di [omissis]
VERBALE DI INTERCETTAZIONE DI CONVERSAZIONI O COMUNICAZIONI
(ex artt. 266,267 e 268
C .P.P.)
L'anno 2018, lunedì 8 gennaio, in [omissis]
presso la sala ascolto sita al 6o piano
della locale Procura della Repubblica, viene redatto il presente atto.
VERBALIZZANTE
M.O Osvaldo
Spengler
FATTO
Nel corso dell'attività tecnica di monitoraggio ambientale svolta
nell'ambito della procedura riservata n. 666/2, autorizzazione CONCISTORO DEGLI
INCAPPUCCIATI 7932/3a [Operazione “GRANDE
INQUISITORE” N.d.V.] è stato
effettuata in data 07/01/2018, ore 11.54, la registrazione delle seguenti
conversazioni, tenutesi presso il Cimitero del Verano (Roma).
[omissis]
MORTO UNO: “Che ci fanno
stamattina sei becchini? Non è festa oggi?”
MORTO DUE: “Eh sì, è la Befana …”
MORTO UNO: “Parlano,
parlano…che si diranno mai…”
MORTO DUE: “Dici che
preparano uno sciopero?”
MORTO UNO: “Magari, un po’ di
pace…”
MORTA UNO: “State un po’
zitti, sentiamo che dicono.”
BECCHINO UNO: “ ‘Na vergogna,
guarda, ‘na vergogna…dovemo da fa’ quarcosa…”
BECCHINO UNO: “Ecchesarammai,
Alfre’…”
BECCHINO TRE: “Alfrè: famo
come l'antichi, che magnavano le cocce e cacavano li fichi.”
BECCHINO UNO: “Sèèè,
bbravo…sai che m’ha detto mimoje? Sai che m’ha detto?”
BECCHINO TRE: “Che te n'esci
sempre come 'na scorreggia a primavera?”
BECCHINO UNO: “ ‘Che omo sei, Alfrè?’ Così m’ha detto,
ahò: ‘Che omo sei’! No, te rendi
conto?”
[pausa]
BECCHINO DUE E TRE:
“Ammappelo però…”
BECCHINO UNO: “Eh? Ciavemo da
fa’ quarcosa, rega’…l’onore nun se vende in spezieria! Basta co’ ‘st’impuniti,
basta co’ ‘sto magna magna…”
BECCHINO DUE: “Sèèè, famo ‘a
rivoluzzione…”
BECCHINO UNO: “E perché no?”
BECCHINO TRE: “ …a
rivoluzzione de li becchini…”
BECCHINO UNO: “Ridi ridi che
mamma ha fatto li gnocchi. Sì, ‘a rivoluzzione de li becchini! Aho’: se
smettemo de lavora’ noi se ferma er monno!”
BECCHINO DUE [pausa]: “Effettivamente…”
BECCHINO TRE: “Effettivamente…”
BECCHINO UNO: “Ce
sottovalutamo, rega’: fra Modesto non fu mai Priore ! Nun semo coscienti daa forza nostra!!”
BECCHINO DUE: “E mo’ che
famo, Alfre’?
BECCHINO UNO: “Ce dovemo
organizza’!”
BECCHINO TRE: “Annamo a
parla’ co’ l’artri?”
BECCHINO UNO: “Annamo.”
BECCHINO DUE: “Magari se famo
pure ‘na biretta…”
[ESCONO I BECCHINI]
MORTO UNO: “Be’ ma allora è
una cosa seria!”
MORTO DUE: “Ma cos’è
successo, si può sapere?”
MORTO UNO: “Boh…”
MORTA UNO: “Sempre così voi
ometti, le cose importanti non le cogliete mai.”
MORTO UNO: “Sarebbe, scusa?”
MORTA UNO: “I sacchetti della
spesa, no?”
MORTO DUE: “I sacchetti della
spesa?!”
MORTA UNO: “Hanno messo una
legge che si pagano! Si pagano i sacchetti bio, ti rendi conto?”
MORTO UNO: “I sacchetti bio.
E quanto si pagano?”
MORTA UNO: “Due centesimi.”
MORTO DUE: “Apperò. E’ tanto?
Io sono morto che c’era la lira.”
MORTA UNO: “Tanto, poco…è il
principio che conta!”
MORTU UNO: “Ah be’, se c’è il
principio…”
Letto, confermato e
sottoscritto
L’UFFICIALE DI P.G.
M.o Osvaldo Spengler
(*) "Trattasi"
- tanto per non cambiare stile, quello della
Benemerita... - di ricostruzioni che sono frutto della
mia fantasia di autore e commediografo. Qualsiasi riferimento
a fatti o persone reali deve ritenersi puramente casuale.
(Roberto Buffagni)
Chi è il
Maresciallo Osvaldo Spengler? Nato a Guardiagrele (CH) il 29 maggio
1948 da famiglia di antiche origini sassoni (carbonai di Blankenburg am Harz
emigrati nelle foreste abruzzesi per sfuggire agli orrori della Guerra dei
Trent’anni), manifestò sin dall’infanzia intelletto vivace e carattere
riservato, forse un po’ rigido, chiuso, pessimista. Il padre, impiegato
postale, lo avviò agli studi ginnasiali, nella speranza che Osvaldo
conseguisse, primo della sua famiglia, la laurea di dottore in legge. Ma pur
frequentando con profitto il Liceo Classico di Chieti “Asinio Pollione”, al
conseguimento della maturità con il voto di 60/60, Osvaldo si rifiutò
recisamente di proseguire gli studi, e si arruolò invece, con delusione e
sgomento della famiglia, nell’Arma dei Carabinieri. Unica ragione da lui
addotta: “Non mi piace far chiacchiere .” (Com’è noto, il carabiniere è “uso a
obbedir tacendo”). Mise a frutto le sue doti di acuto osservatore dell’uomo in
alcune indagini rimaste celebri (una per tutte: l’arresto dell’inafferrabile
Pino Lenticchi, “il Bel Mitraglia”). Coinvolto nelle indagini su
“Tangentopoli”, perseguì con cocciutaggine una linea d’indagine personalissima
ed eterodossa che lo mise in contrasto con i magistrati inquirenti. Invitato a
chiedere il trasferimento ad altra mansione, sorprese i superiori proponendosi
per la sala ascolto della Procura di ***. Richiesto del perché, rispose
testualmente: “Almeno qui le chiacchiere le fanno gli altri.”
***
Roberto Buffagni è un autore teatrale. Il
suo ultimo lavoro, attualmente in tournée, è Sorelle d’Italia – Avanspettacolo
fondamentalista,
musiche di Alessandro Nidi, regia di Cristina Pezzoli, con Veronica Pivetti e
Isa Danieli. Come si vede anche dal titolo di questo spettacolo, ha un po’ la
fissa del Risorgimento, dell’Italia… insomma, dell’oggettistica vintage...