Arma dei Carabinieri (*)
Nucleo di Polizia
Giudiziaria di [omissis]
VERBALE DI INTERCETTAZIONE DI
CONVERSAZIONI O COMUNICAZIONI
(ex artt. 266,267 e 268 C .P.P.)
L'anno 2017, lunedì 30 ottobre, in [omissis]
presso la sala ascolto sita al 6o piano
della locale Procura della Repubblica, viene redatto il presente atto.
VERBALIZZANTE
M.O Osvaldo
Spengler
FATTO
Nel corso dell'attività tecnica di monitoraggio svolta nell'ambito
della procedura riservata n. 642/2, autorizzazione COPASIR 3636/3b [Operazione
NATO “SCAMBIAMOCI UN SEGNO DI PACE” N.d.V.] è stata intercettata, in data 14/01/2018,
ore 9.23, una conversazione telefonica tra l’utenza di Stato vaticana in uso
a S.S. SANCHO I, e l’utenza n. 338***,
in uso a MARCHINI WANNA. Si riporta di seguito la trascrizione integrale della
conversazione summenzionata:
[omissis]
MARCHINI
WANNA: “Digli bravo a Bassotti! Un grande!”
S.S.
SANCHO I: “Eh?”
MARCHINI
WANNA: “Bassotti! Non si chiama Bassotti quello là?”
S.S.
SANCHO I: “Ma quello là chi?!”
MARCHINI
WANNA: “Quello là…il presidente della commissione…del comitato…dei vescovi,
dai…”
S.S.
SANCHO I: “Ah, la
Conferenza episcopale!”
MARCHINI
WANNA: “Cos’ho detto io? Guarda: un grande, un grandissimo. Ai politici gli fa,
Bassotti: ‘Basta promettere miracoli!’
Bravo Bassotti! Così si parla! Gliel’hai fatto dire tu?”
S.S.
SANCHO I: “Mah…ne avevamo parlato, ecco…”
MARCHINI
WANNA: “…’ne avevamo parlato…’ ahò, e
chi vi ammazza a voi? [ride] Che poi
non c’è un cazzo da ridere, sai come mi è andata a me, a promettere miracoli?
Lo sai? Sì che lo sai, mi sono rovinata la vita, Ciccio, in galera sono andata,
in galera! [piange]”
S.S.
SANCHO I: “Su, su, Wanna…coraggio…è stata una prova difficile, lo so…”
MARCHINI
WANNA [smette di piangere di colpo] :
“Però vedi, Ciccio: lo sai perché promettevo i miracoli, io? L’alga miracolosa?
Lo sai?”
S.S.
SANCHO I: “Non so, Wanna…per guadagnare, forse?”
MARCHINI
WANNA: “E grazie al…ma certo, Ciccio, certo: per i soldi. Si fa tutto
per i soldi, non so se ci hai mai pensato. Ma il punto è: come facevo a fare i
soldi promettendo miracoli?”
S.S.
SANCHO I. “Imbrogliavi le persone ingenue, Wanna. Lo sai.”
MARCHINI
WANNA: “E certo che imbrogliavo le persone ingenue, Ciccio, ma non cogli
il punto, non sei in forma stamattina? L’hai preso il caffettino? Il punto è:
le persone ingenue vogliono farsi imbrogliare, Ciccio, non chiedono di
meglio. E non solo le persone ingenue, anche dei fior di dottoroni, sai?”
S.S.
SANCHO I: “Cioè tu dici che…ma non è giusto, Wanna, e lo sai. E’ un peccato
gra…”
MARCHINI
WANNA: “…certo, certo che è un peccato, e poi se ti beccano si va in galera.
Però, però…”
S.S.
SANCHO I: “Wanna! Mi hai promesso che smettevi!”
MARCHINI
WANNA: “Ma no! ma no, cos’hai capito? Vuoi che mi rimetta a vendere l’alga
miracolosa? E chi me la compra ormai? No, no…Senti a me, che ti ho telefonato
per darti un consiglio, un consiglio che se mi ascolti, svolti. I miracoli,
Ciccio. Il segreto di tutto sono i miracoli, perché la gente, con la vita di
merda che fa, ce n’ha tanto bisogno, ma tanto tanto tanto, sai?”
S.S.
SANCHO I: “Lo so, lo so che quando si soffre, quando si è disperati si cerca
una soluzione qualunque, Wanna, ma non è giusto promettere miracoli…”
MARCHINI
WANNA: “…quelli falsi! Non è giusto promettere i miracoli falsi: l’alga
miracolosa, zero tasse e pensione per tutti…ma i miracoli veri?”
S.S.
SANCHO I: “Eh?”
MARCHINI
WANNA: “I miracoli veri, Ciccio. Non so, tipo…cambiare l’acqua in vino,
moltiplicare i pani e i pesci…o anche la Madonna , sai quando appare la Madonna e ti fa il
miracolo? Tipo non camminavi e dopo salti come un grillo? No i cinque stelle,
eh? [ride]”
S.S.
SANCHO I: “Sì, ma cosa c’entra, Wanna, dai…”
MARCHINI
WANNA: “Come cosa c’entra?! Prima dici ‘Basta
promettere miracoli’, e sono i miracoli farlocchi, giusto?”
S.S.
SANCHO I: “Sì, certo.”
MARCHINI
WANNA: “E dopo cosa fai? Dopo fai i miracoli veri! Ta-ta-ta-tàn! E li
freghi tutti, Ciccio, le elezioni le vincete voi!”
S.S.
SANCHO I [pausa]: “Le elezioni?!”
MARCHINI
WANNA: “Certo! Le elezioni! Sennò scusa, cosa parli a fare delle elezioni, a
voi che ve ne frega, non state neanche in Italia, beati voi! Io ti ho capito a
te Ciccio, cosa credi? Te sei troppo buono, hai capito che siamo in fondo a un
casino che non ci saltiamo fuori e ci vuoi comandare te, fai solo bene, grazie
di esistere!”
S.S.
SANCHO I: “Ma cosa dici?! Io non…”
MARCHINI
WANNA: “…stai tranquillo, sono muta come una tomba. Però tra noi ce la possiamo
anche dire la verità, sennò a cosa servono gli amici? Te vuoi vincere le
elezioni, vuoi mettere coso, lì, Bassotti presidente della repubblica, del
consiglio…bravo! E allora io che voto per te ti do un consiglio: fate dei miracoli!
Dei miracoli veri!”
S.S.
SANCHO I: [seccato] “Macché miracoli
e miracoli!”
MARCHINI
WANNA [lunga pausa]: “Ma allora…[pausa] Non siete capaci? [pausa] Cazzo, non siete capaci? Non
siete capaci.”
S.S.
SANCHO I [irritato, vuole tagliar corto]:
“Di cosa?”
MARCHINI
WANNA: “Di fare i miracoli veri. Niente, non siete capaci. [pausa] Che stupida che sono, però, alla
mia età. Lo sai che ci credevo? Ci credevo, ai miracoli di Gesù…anche della
Madonna, non so…di padre Pio…e invece non era vero niente. Mah.”
S.S.
SANCHO I: “Ma no, no, Wanna, cos’hai capito…”
MARCHINI
WANNA: “Eh, va’ là che ti ho capito, ti ho capito benissimo, Ciccio…cazzo che
bravi però, duemila anni che vendete l’alga miracolosa…”
S.S.
SANCHO I: “Wanna, tu straparli! Il Vangelo non è l’alga miracolosa!”
MARCHINI
WANNA: “Perché non vi hanno mai beccato.”
S.S.
SANCHO I: “Gesù perdonala…”
MARCHINI
WANNA: “Sì, sì. Un’ultima cosetta e poi tolgo il disturbo. Vendevo l’alga
miracolosa, facevo tanti soldi, mia figlia mi voleva bene, col Maestro do
Nascimiento era tutto un miele…e intanto lo sai cosa pensavo, io? Pensavo: non
mi beccheranno mai. Uomo avvisato…”
Letto, confermato e
sottoscritto
L’UFFICIALE DI P.G.
M.o Osvaldo Spengler
(*) "Trattasi"
- tanto per non cambiare stile, quello della
Benemerita... - di ricostruzioni che sono frutto della
mia fantasia di autore e commediografo. Qualsiasi riferimento
a fatti o persone reali deve ritenersi puramente casuale.
(Roberto Buffagni)
Chi è il
Maresciallo Osvaldo Spengler? Nato a Guardiagrele (CH) il 29 maggio
1948 da famiglia di antiche origini sassoni (carbonai di Blankenburg am Harz
emigrati nelle foreste abruzzesi per sfuggire agli orrori della Guerra dei
Trent’anni), manifestò sin dall’infanzia intelletto vivace e carattere
riservato, forse un po’ rigido, chiuso, pessimista. Il padre, impiegato
postale, lo avviò agli studi ginnasiali, nella speranza che Osvaldo
conseguisse, primo della sua famiglia, la laurea di dottore in legge. Ma pur
frequentando con profitto il Liceo Classico di Chieti “Asinio Pollione”, al
conseguimento della maturità con il voto di 60/60, Osvaldo si rifiutò
recisamente di proseguire gli studi, e si arruolò invece, con delusione e
sgomento della famiglia, nell’Arma dei Carabinieri. Unica ragione da lui
addotta: “Non mi piace far chiacchiere .” (Com’è noto, il carabiniere è “uso a
obbedir tacendo”). Mise a frutto le sue doti di acuto osservatore dell’uomo in
alcune indagini rimaste celebri (una per tutte: l’arresto dell’inafferrabile
Pino Lenticchi, “il Bel Mitraglia”). Coinvolto nelle indagini su
“Tangentopoli”, perseguì con cocciutaggine una linea d’indagine personalissima
ed eterodossa che lo mise in contrasto con i magistrati inquirenti. Invitato a
chiedere il trasferimento ad altra mansione, sorprese i superiori proponendosi
per la sala ascolto della Procura di ***. Richiesto del perché, rispose
testualmente: “Almeno qui le chiacchiere le fanno gli altri.”
***
Roberto Buffagni è un autore teatrale. Il
suo ultimo lavoro, attualmente in tournée, è Sorelle d’Italia – Avanspettacolo
fondamentalista,
musiche di Alessandro Nidi, regia di Cristina Pezzoli, con Veronica Pivetti e
Isa Danieli. Come si vede anche dal titolo di questo spettacolo, ha un po’ la
fissa del Risorgimento, dell’Italia… insomma, dell’oggettistica vintage...