Arma dei Carabinieri (*)
Nucleo di Polizia
Giudiziaria di [omissis]
VERBALE DI INTERCETTAZIONE DI
CONVERSAZIONI O COMUNICAZIONI
(ex artt. 266,267 e 268 C .P.P.)
L'anno 2017, lunedì 13 febbraio, in [omissis] presso la sala ascolto sita al 6o piano
della locale Procura della Repubblica, viene redatto il presente atto.
VERBALIZZANTE
M.O Osvaldo
Spengler
FATTO
Nel corso dell'attività tecnica di monitoraggio svolta nell'ambito
della procedura riservata n. 432/3, autorizzazione COPASIR 5671/2 [Operazione “SENATUSPOPULUSQUE”
N.d.V.] è stata intercettata, in data 12/02/2017, ore 08.31, una conversazione
telefonica tra l’utenza privata in uso a RADIANTI VIRGINIA, SINDACO DI ROMA, e
l’utenza n. 338***, in uso a MARCHINI WANNA. Si riporta di seguito la
trascrizione integrale della conversazione summenzionata:
[omissis]
MARCHINI WANNA: “Ginny, hai
dormito bene?”
RADIANTI VIRGINIA: [voce assonnata] “Ma chi è?!”
MARCHINI WANNA: “Ti ho svegliata?
Scusa ve’ bimba, io ormai non dormo più, sempre sul pezzo la Wanna …”
RADIANTI VIRGINIA: “Wanna
chi?”
MARCHINI WANNA: “E che Wanna
vuoi che sia, Ginny bella? Wanna Marchini, l’unica e sola! Diffidate delle
imitazioni!”
RADIANTI VIRGINIA: “Ah. E chi
le ha dato il mio numero, signora?”
MARCHINI WANNA: “Il papa.”
RADIANTI VIRGINIA: “Il papa?!”
MARCHINI WANNA: “Ginny: il
papa pensa a te!”
RADIANTI VIRGINIA: [pausa]: “Ma proprio il papa papa?”
MARCHINI WANNA: “Voleva
telefonarti lui, ma poi ci ha ripensato, ha chiamato me e mi ha dato il tuo
numero. Mi ha detto: ‘Wanna, ha visto come trattano quella povera ragazza?
Chiamala tu, che tra donne ci si intende meglio. Dille che la penso, che le
sono vicino, e che non si scoraggi.’ “
RADIANTI VIRGINIA [lunga pausa]: “Be’, grazie…”
MARCHINI WANNA: “Ma figurati.
Va be’, adesso affrontiamo la questione patata.”
RADIANTI VIRGINIA: “Anche
lei! Ma come si permette?!”
MARCHINI WANNA: “Oh bimba! Mi
fai la santa Maria Goretti? Ci vuole il pelo sullo stomaco nella vita! Lo sai a
me cosa mi hanno detto sui giornali? Patata bollente, magari! In confronto è un
complimento. E però vedi che sono ancora qua che lavoro, che parlo col papa… Te
la vuoi cavare sì o no? Vuoi restare sindaca o vuoi tornare a fare le
fotocopie?”
RADIANTI VIRGINIA: “Io non
facevo le fotocopie, facevo…”
MARCHINI WANNA: “…facevi le
fotocopie a colori, va bene. Adesso stammi a sentire, Ginny bella.
Primo: Non ti vergognare, mai! Sei giovane, ciài un bel faccino, un bel
fisico, un bello stipendio, piaci agli uomini, e allora? Ti danno addosso
perché sono dei vecchi, dei poveracci, dei moralisti! Tutta invidia! Ci siamo?”
RADIANTI VIRGINIA: [pausa]: “Ci siamo…”
MARCHINI WANNA: “Oh, là.
Secondo…”
RADIANTI VIRGINIA: “Ma scusi,
gliel’ha detto il papa di dirmi così?”
MARCHINI WANNA: “M’ha detto
‘Wanna fai tu che mi fido’. Secondo: c’è l’amore?”
RADIANTI VIRGINIA: “Eh?”
MARCHINI WANNA: “No, dico:
c’è l’amore? In questa storia della patata, c’è l’amore?”
RADIANTI VIRGINIA: [pausa. Esitante]: “Ma senta, signora,
non mi sembra che…”
MARCHINI WANNA: “Basta così,
ho capito. Sei timida, vuol dire che l’amore c’è, c’è. E allora siamo a
posto.”
RADIANTI VIRGINIA: “Cioè
secondo lei…”
MARCHINI WANNA: “…no secondo
me, Ginny: con l’amore sei in una botte di ferro! E chi t’ammazza a te!
Ciài l’ammore, Virgi’! Ce l’avrai o no, il diritto di amare?”
RADIANTI VIRGINIA: “Be’,
naturale…”
MARCHINI WANNA: “Il
diritto di amare! Il diritto di amare in quanto donna, Ginny!”
RADIANTI VIRGINIA: “In
effetti…”
MARCHINI WANNA: “E allora
diglielo, a questi vecchiacci, a questi invidiosi, a questi sfigati! Tu
ami, e loro no! Gli piacerebbe, ma non ci riescono perché sono cinici,
cattivi…”
RADIANTI VIRGINIA:
“…corrotti…”
MARCHINI WANNA: “Visto che ci
capiamo? Sono corrotti e dunque non amano! Tu sei onesta, magari sei un po’
ingenua ma sei onesta, spontanea, fresca, giovane, e dunque…”
RADIANTI VIRGINIA: “…e
dunque amo.”
MARCHINI WANNA: “Eccallà! E
dunque ami. Puoi sbagliare, ma chi non sbaglia in amore? Alzi la mano…no,
com’è che diceva il papa…?”
RADIANTI VIRGINIA: “…scagli
la prima pietra?”
MARCHINI WANNA: “Brava,
scagli la prima pietra. Ohé, sei sveglia, bimba! La gente cos’è che vuole? Dico,
a parte i soldi?”
RADIANTI VIRGINIA: “L’amore.”
MARCHINI WANNA: “Esatto. Ci
siamo capite? Tanta faccia di tolla, tanto amore, e resti sindaca finché ti
pare. Anzi, anzi: non si sa mai che…[pausa]”
RADIANTI VIRGINIA: “Non si sa
mai che?”
MARCHINI WANNA: “Non si sa
mai che non fai carriera. Quel Grilletto, per esempio: fa ridere, sì: ma lui ce
l’ha, l’amore? Secondo te?”
RADIANTI VIRGINIA: “Secondo
me mica tanto.”
MARCHINI WANNA: “Ecco, tu
facci un pensierino. Ciao bella, chiama pure quando vuoi.”
Letto, confermato e
sottoscritto
L’UFFICIALE DI P.G.
M.o Osvaldo Spengler
(*) "Trattasi"
- tanto per non cambiare stile, quello della
Benemerita... - di ricostruzioni che sono frutto della
mia fantasia di autore e commediografo. Qualsiasi riferimento
a fatti o persone reali deve ritenersi puramente casuale.
(Roberto Buffagni)
Chi è il
Maresciallo Osvaldo Spengler? Nato a Guardiagrele (CH) il 29 maggio
1948 da famiglia di antiche origini sassoni (carbonai di Blankenburg am Harz
emigrati nelle foreste abruzzesi per sfuggire agli orrori della Guerra dei
Trent’anni), manifestò sin dall’infanzia intelletto vivace e carattere
riservato, forse un po’ rigido, chiuso, pessimista. Il padre, impiegato
postale, lo avviò agli studi ginnasiali, nella speranza che Osvaldo
conseguisse, primo della sua famiglia, la laurea di dottore in legge. Ma pur
frequentando con profitto il Liceo Classico di Chieti “Asinio Pollione”, al
conseguimento della maturità con il voto di 60/60, Osvaldo si rifiutò
recisamente di proseguire gli studi, e si arruolò invece, con delusione e
sgomento della famiglia, nell’Arma dei Carabinieri. Unica ragione da lui
addotta: “Non mi piace far chiacchiere .” (Com’è noto, il carabiniere è “uso a
obbedir tacendo”). Mise a frutto le sue doti di acuto osservatore dell’uomo in
alcune indagini rimaste celebri (una per tutte: l’arresto dell’inafferrabile
Pino Lenticchi, “il Bel Mitraglia”). Coinvolto nelle indagini su
“Tangentopoli”, perseguì con cocciutaggine una linea d’indagine personalissima
ed eterodossa che lo mise in contrasto con i magistrati inquirenti. Invitato a
chiedere il trasferimento ad altra mansione, sorprese i superiori proponendosi
per la sala ascolto della Procura di ***. Richiesto del perché, rispose
testualmente: “Almeno qui le chiacchiere le fanno gli altri.”
***
Roberto Buffagni è un autore teatrale. Il
suo ultimo lavoro, attualmente in tournée, è Sorelle d’Italia – Avanspettacolo
fondamentalista,
musiche di Alessandro Nidi, regia di Cristina Pezzoli, con Veronica Pivetti e
Isa Danieli. Come si vede anche dal titolo di questo spettacolo, ha un po’ la
fissa del Risorgimento, dell’Italia… insomma, dell’oggettistica vintage...