mercoledì 7 gennaio 2015

Attacco  terroristico  a “Charlie Hebdo”
Vicolo cieco



Siamo  consapevoli di dirla grossa: ma, simbolicamente,  sarebbe stato meno grave un attentato alla metropolitana parigina.  L’attacco terroristico  alla  redazione di  "Charlie Hebdo" colpisce la più sacra  delle libertà europee:  quella di  stampa,  che, a sua volta,  rinvia alla libertà di parola e di pensiero. E più in generale alla libertà di critica, fondamento dei sistemi politici, sociali, economici e culturali dell’intero Occidente liberaldemocratico.  Libertà sulla quale invece hanno sempre sputato fascisti, comunisti e, ora,  il terrorismo islamista.
Il momento, lo diciamo senza alcuna retorica, è tragico. Siamo impotenti.  
Sul piano intellettuale tutti i media dovrebbero rilanciare le vignette  di “Charlie Hebdo”. Lo faranno? Probabilmente no. O comunque non tutti.  In tanti, forse troppi,  prevarrà il timore di subire altri attentati. 
Sul piano politico  andrebbero prese  serie contromisure. Per alcuni  la rappresaglia,  parola odiosa, potrebbe essere la risposta  più adeguata.  Crediamo però  si debba  rifuggire dagli  eccessi. Anche per ragioni pratiche:  perché  un’  Europa (non è un problema solo francese...) spenta, divisa, impaurita,  priva di una vera guida politica non ne sarebbe capace. E qualora scegliesse la via della risposta armata, pur considerando le difficoltà obiettive di colpire  un nemico  asimmetrico,   non avrebbe le risorse morali  per sopportarne i contraccolpi. 
Siamo in un vicolo cieco.  

Carlo Gambescia       

2 commenti:

  1. Caro Carlo,
    la presidenta (con la "a" come vogliono i progressisti) della Camera, tale Boldrini, è assai preoccupata per la ricaduta mediatica dell'evento terroristico francese contro gli islamici "buoni", che sono a suo dire la stragrande maggioranza. Ora, l'Europa è priva di dignità e onore, essendo eterodiretta dalle agenzie finanziarie e dal cartello bancario mondialista, e nulla farà per tentare, dico, tentare qualcosa per arginare, dico solo arginare, la diffusione di certo Islam del terrore, che pur esiste, o sbaglio? Ho studiato la filosofia iranica di Corbin, apprezzo la mistica islamica, tuttavia non posso non vedere che una frangia nemmeno minoritaria di fondamentalisti seguaci di Maometto, sta sgozzando migliaia di cristiani, zoroastriani e mandei perché infedeli. I conti con la realtà prima o poi bisogna farli, e i sermoncini tiepidini del vescovo di Roma per la pace e l'impotenza congenita di una Europa dei mercanti, non fermeranno la mattanza.

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  2. Ho letto la dichiarazione della Signora Boldrini... Riflesso condizionato. Non cambieranno mai. Che malinconia.

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