Arma dei Carabinieri (*)
Nucleo di Polizia Giudiziaria di [omissis]
VERBALE DI INTERCETTAZIONE DI CONVERSAZIONI O COMUNICAZIONI
(ex artt. 266,267 e 268
C .P.P.)
L'anno 2017, lunedì 2 ottobre, in [omissis]
presso la sala ascolto sita al 6o piano
della locale Procura della Repubblica, viene redatto il presente atto.
VERBALIZZANTE
M.O Osvaldo
Spengler
FATTO
Nel corso dell'attività tecnica di monitoraggio ambientale svolta
nell'ambito della procedura riservata n. 765/2, autorizzazione COPASIR 8932/3a [Operazione
NATO “ASCOLTO FRATERNO” N.d.V.] è stata intercettata, in data 30/09/2017,
ore 11.32, una conversazione telefonica tra le utenze 333***, intestata a FINZI
MATTIA, Segretario del Partito Democratico, e 347***, intestata a DI GIUGNO
LUIGI, candidato premier del Movimento 5asterischi. Si riporta di seguito la
trascrizione integrale della conversazione summenzionata:
[omissis]
FINZI MATTIA: “Be’, caro
Luigi, come stai?”
DI GIUGNO LUIGI: “Bene,
grazie. Tu piuttosto, come stai?”
FINZI MATTIA: “Cosa vorresti
dire con quel ‘piuttosto’?”
DI GIUGNO LUIGI: “Che forse
sei stato meglio. No?”
FINZI MATTIA [pausa]: “Mi ricordi qualcuno.”
DI GIUGNO LUIGI [pausa]: “Cioè?”
FINZI MATTIA: “Mi ricordi me
qualche anno fa.”
DI GIUGNO LUIGI: “Fai il
nonno?”
FINZI MATTIA: “Sei una
matricola, Luigi. Il test di ammissione l’hai superato, ma il difficile viene
dopo.”
DI GIUGNO LUIGI: “Ah, mi vuoi
consigliare? Ma che altruismo…”
FINZI MATTIA: “Sì, ero così anch’io.
Mi sentivo infallibile, invulnerabile…”
DI GIUGNO LUIGI: “Parla per
te. Tengo i piedi per terra io.”
FINZI MATTIA: “Stai
camminando sulla corda tesa, come tutti noi. Solo che non lo sai ancora.”
DI GIUGNO LUIGI: “Be’, mi ha
fatto piacere la chiacchierata, ma adesso ti devo lasciare.”
FINZI MATTIA: “Due minuti e
poi ci salutiamo.”
DI GIUGNO LUIGI. “Va bene.
Però due minuti.”
FINZI MATTIA: “Bastano e
avanzano. Siamo attori, Luigi. Il copione è sempre quello, e non lo scriviamo
noi. Noi dobbiamo prendere gli applausi, e gli applausi durano poco. Quando
cominciano i fischi, di chi è la colpa? Nostra. Ci protestano, e avanti il
prossimo.”
DI GIUGNO LUIGI: “Finito?”
FINZI MATTIA: “Quasi. Ultima
cosa: e se lo prendete davvero?”
DI GIUGNO LUIGI: “Cosa?”
FINZI MATTIA: “Il 51% per
cento. Dite sempre che non vi alleate con nessuno: e se lo prendete sul serio,
il 51%, cosa fate?”
DI GIUGNO LUIGI: “In una
democrazia, chi…”
FINZI MATTIA: “…scherzavo,
Luigi, non lo prendete il 51%. Stai sereno, puoi rimandare gli esami all’infinito,
come facevi all’università…cosa facevi tu? Prima ingegneria, poi giurisprudenza…Non
ti sei laureato, vero?”
DI GIUGNO LUIGI: “Guarda, non
mi fai scendere al tuo livello.”
FINZI MATTIA: “Io la laurea
l’ho presa. Ma tu ricorda, Luigino: anche in politica si può cambiare facoltà,
se per caso... Insomma, il mio telefono ce l’hai.”
Letto, confermato e
sottoscritto
L’UFFICIALE DI P.G.
M.o Osvaldo Spengler
(*) "Trattasi"
- tanto per non cambiare stile, quello della
Benemerita... - di ricostruzioni che sono frutto della
mia fantasia di autore e commediografo. Qualsiasi riferimento
a fatti o persone reali deve ritenersi puramente casuale.
(Roberto Buffagni)
Chi è il
Maresciallo Osvaldo Spengler? Nato a Guardiagrele (CH) il 29 maggio
1948 da famiglia di antiche origini sassoni (carbonai di Blankenburg am Harz
emigrati nelle foreste abruzzesi per sfuggire agli orrori della Guerra dei
Trent’anni), manifestò sin dall’infanzia intelletto vivace e carattere
riservato, forse un po’ rigido, chiuso, pessimista. Il padre, impiegato
postale, lo avviò agli studi ginnasiali, nella speranza che Osvaldo
conseguisse, primo della sua famiglia, la laurea di dottore in legge. Ma pur
frequentando con profitto il Liceo Classico di Chieti “Asinio Pollione”, al
conseguimento della maturità con il voto di 60/60, Osvaldo si rifiutò
recisamente di proseguire gli studi, e si arruolò invece, con delusione e
sgomento della famiglia, nell’Arma dei Carabinieri. Unica ragione da lui
addotta: “Non mi piace far chiacchiere .” (Com’è noto, il carabiniere è “uso a
obbedir tacendo”). Mise a frutto le sue doti di acuto osservatore dell’uomo in
alcune indagini rimaste celebri (una per tutte: l’arresto dell’inafferrabile
Pino Lenticchi, “il Bel Mitraglia”). Coinvolto nelle indagini su
“Tangentopoli”, perseguì con cocciutaggine una linea d’indagine personalissima
ed eterodossa che lo mise in contrasto con i magistrati inquirenti. Invitato a
chiedere il trasferimento ad altra mansione, sorprese i superiori proponendosi
per la sala ascolto della Procura di ***. Richiesto del perché, rispose
testualmente: “Almeno qui le chiacchiere le fanno gli altri.”
***
Roberto Buffagni è un autore teatrale. Il
suo ultimo lavoro, attualmente in tournée, è Sorelle d’Italia – Avanspettacolo
fondamentalista,
musiche di Alessandro Nidi, regia di Cristina Pezzoli, con Veronica Pivetti e
Isa Danieli. Come si vede anche dal titolo di questo spettacolo, ha un po’ la
fissa del Risorgimento, dell’Italia… insomma, dell’oggettistica vintage...