lunedì 2 ottobre 2017

Arma dei Carabinieri (*) 
Nucleo di Polizia Giudiziaria di [omissis]
VERBALE DI INTERCETTAZIONE DI CONVERSAZIONI O COMUNICAZIONI
(ex artt. 266,267 e 268 C.P.P.)
L'anno 2017, lunedì 2 ottobre, in [omissis] presso la sala ascolto sita al 6o piano
della locale Procura della Repubblica, viene redatto il presente atto.
VERBALIZZANTE
M.O Osvaldo Spengler
FATTO
Nel corso dell'attività tecnica di monitoraggio ambientale svolta nell'ambito della procedura riservata n. 765/2, autorizzazione COPASIR 8932/3a [Operazione NATO “ASCOLTO FRATERNO” N.d.V.] è stata intercettata, in data 30/09/2017, ore 11.32, una conversazione telefonica tra le utenze 333***, intestata a FINZI MATTIA, Segretario del Partito Democratico, e 347***, intestata a DI GIUGNO LUIGI, candidato premier del Movimento 5asterischi. Si riporta di seguito la trascrizione integrale della conversazione summenzionata:

[omissis]


FINZI MATTIA: “Be’, caro Luigi, come stai?”
DI GIUGNO LUIGI: “Bene, grazie. Tu piuttosto, come stai?”
FINZI MATTIA: “Cosa vorresti dire con quel ‘piuttosto’?”
DI GIUGNO LUIGI: “Che forse sei stato meglio. No?”
FINZI MATTIA [pausa]: “Mi ricordi qualcuno.”
DI GIUGNO LUIGI [pausa]: “Cioè?”
FINZI MATTIA: “Mi ricordi me qualche anno fa.”
DI GIUGNO LUIGI: “Fai il nonno?”
FINZI MATTIA: “Sei una matricola, Luigi. Il test di ammissione l’hai superato, ma il difficile viene dopo.”
DI GIUGNO LUIGI: “Ah, mi vuoi consigliare? Ma che altruismo…”
FINZI MATTIA: “Sì, ero così anch’io. Mi sentivo infallibile, invulnerabile…”
DI GIUGNO LUIGI: “Parla per te. Tengo i piedi per terra io.”
FINZI MATTIA: “Stai camminando sulla corda tesa, come tutti noi. Solo che non lo sai ancora.”
DI GIUGNO LUIGI: “Be’, mi ha fatto piacere la chiacchierata, ma adesso ti devo lasciare.”
FINZI MATTIA: “Due minuti e poi ci salutiamo.”
DI GIUGNO LUIGI. “Va bene. Però due minuti.”
FINZI MATTIA: “Bastano e avanzano. Siamo attori, Luigi. Il copione è sempre quello, e non lo scriviamo noi. Noi dobbiamo prendere gli applausi, e gli applausi durano poco. Quando cominciano i fischi, di chi è la colpa? Nostra. Ci protestano, e avanti il prossimo.”
DI GIUGNO LUIGI: “Finito?”
FINZI MATTIA: “Quasi. Ultima cosa: e se lo prendete davvero?”
DI GIUGNO LUIGI: “Cosa?”
FINZI MATTIA: “Il 51% per cento. Dite sempre che non vi alleate con nessuno: e se lo prendete sul serio, il 51%, cosa fate?”
DI GIUGNO LUIGI: “In una democrazia, chi…”
FINZI MATTIA: “…scherzavo, Luigi, non lo prendete il 51%. Stai sereno, puoi rimandare gli esami all’infinito, come facevi all’università…cosa facevi tu? Prima ingegneria, poi giurisprudenza…Non ti sei laureato, vero?”
DI GIUGNO LUIGI: “Guarda, non mi fai scendere al tuo livello.”
FINZI MATTIA: “Io la laurea l’ho presa. Ma tu ricorda, Luigino: anche in politica si può cambiare facoltà, se per caso... Insomma, il mio telefono ce l’hai.”

Letto, confermato e sottoscritto
L’UFFICIALE DI P.G.

M.o  Osvaldo Spengler

(*) "Trattasi" -   tanto per non cambiare stile,  quello  della  Benemerita...  -   di ricostruzioni che sono  frutto della mia  fantasia di  autore e commediografo.  Qualsiasi riferimento  a fatti o persone  reali  deve ritenersi puramente casuale. (Roberto Buffagni)

Chi è il  Maresciallo Osvaldo Spengler?  Nato a Guardiagrele (CH) il 29 maggio 1948 da famiglia di antiche origini sassoni (carbonai di Blankenburg am Harz emigrati nelle foreste abruzzesi per sfuggire agli orrori della Guerra dei Trent’anni), manifestò sin dall’infanzia intelletto vivace e carattere riservato, forse un po’ rigido, chiuso, pessimista. Il padre, impiegato postale, lo avviò agli studi ginnasiali, nella speranza che Osvaldo conseguisse, primo della sua famiglia, la laurea di dottore in legge. Ma pur frequentando con profitto il Liceo Classico di Chieti “Asinio Pollione”, al conseguimento della maturità con il voto di 60/60, Osvaldo si rifiutò recisamente di proseguire gli studi, e si arruolò invece, con delusione e sgomento della famiglia, nell’Arma dei Carabinieri. Unica ragione da lui addotta: “Non mi piace far chiacchiere .” (Com’è noto, il carabiniere è “uso a obbedir tacendo”). Mise a frutto le sue doti di acuto osservatore dell’uomo in alcune indagini rimaste celebri (una per tutte: l’arresto dell’inafferrabile Pino Lenticchi, “il Bel Mitraglia”). Coinvolto nelle indagini su “Tangentopoli”, perseguì con cocciutaggine una linea d’indagine personalissima ed eterodossa che lo mise in contrasto con i magistrati inquirenti. Invitato a chiedere il trasferimento ad altra mansione, sorprese i superiori proponendosi per la sala ascolto della Procura di ***. Richiesto del perché, rispose testualmente: “Almeno qui le chiacchiere le fanno gli altri.”
***

Roberto Buffagni è un autore teatrale. Il suo ultimo lavoro, attualmente in tournée, è Sorelle d’Italia – Avanspettacolo fondamentalista, musiche di Alessandro Nidi, regia di Cristina Pezzoli, con Veronica Pivetti e Isa Danieli. Come si vede anche dal titolo di questo spettacolo, ha un po’ la fissa del Risorgimento, dell’Italia… insomma, dell’oggettistica vintage...