giovedì 5 ottobre 2017

Perché Macron  dorme poco? La risposta dei Social è che...   
Il trionfo dello zotico digitale

    


L’Ansa ci informa che Macron dorme poco. Ora,  il fatto,  vero o falso, che il Presidente francese non riposi bene, è un suo problema personale.  Certo, dal punto di vista sociologico, può essere interessante l’effetto di ricaduta collettiva, come creazione-invenzione di una leggenda politica, eccetera, eccetera… Anche Mussolini, non dormiva, “lavoratore indefesso,  al servizio dell’Italia”.
Quel che però colpisce, e di cui vorremo parlare, è la grossolanità dei  commenti. Ecco un piccolo  assaggio (poi il lettore, di stomaco forte,  approfondirà da sé..)…

XXXXXXX
ECCO CHE COSA ELEGGE IL POPOLO BUE, ADATTO SOLO A TIRARE IL CARRO (TASSE), 
dove sopra ci sono i magna-magna della politica, sempre divisi e contrapposti tra loro, ma concordi nel farsi stipenti ladreschi e pensioni d’oro, naturalmente senza il consenso del popolo e senza lavorare!

YYYYYYY
Francia: Macron non dorme mai........
...perchè passa tutto il giorno e la notte a farsi inculare
....mentre la vecchia baldracca della moglie si cimenta in varie gangbang con negri, beduini, trans e feccia varia

CCCCCCC
Forse "la premiere dame" è più preoccupata per lei che va in bianco, che le "fatiche del marito. Si prendesse un "gigolò".......................

HHHHHHH
se va a dormire, poi gli tocca trombare Brigitte..

MMMMM
C'era Cavour che dormiva poco e pensando di far bene ha invece distrutto l'Italia e la sua economia.

NNNNNN

E ci credo che non dorme mai..deve coricarsi con quel babbuino!! meglio lavorare per poi trovare la scusa del mal di testa..Dopo che la first lady americana gli ha toccato il pacco a cena ( e secondo me c'è stato pure il dopocena)non sta capendo più niente...





Spaventoso. Per costruire "la civiltà delle buone maniere" (Norbert Elias), ci sono voluti secoli. Per decostruirla solo alcuni decenni. Intanto,   l’immagine che ne viene fuori  è quella di una stupida volgarità, indegna pure di un vecchio Bar Sport.  
Perché le persone si comportano  così, tirando fuori il peggio? E, per giunta, vantandosi pubblicamente della propria  imbecille trivialità?  
Due possibilità.
La prima,  ognuno si esprime come può. Il livello medio, educativo e culturale,  del cosiddetto popolo sovrano, è quello che è, basso molto basso, e una volta  unito, alla possibilità digitale di farsi notare, non può non  sfociare nello stupido turpiloquio. E' la tesi del cretino cognitivo.
La seconda, è che la quasi totale sparizione del senso del decoro sociale, presentata da almeno cinque decenni - diciamo dopo il ’68 -  come sacrosanto  “bisogno  di autenticità”, ha prodotto lo zotico collettivo. E di conseguenza, come accennavamo,  l'erosione della "civiltà delle buone maniere".  Ovviamente nel caso italiano,  l’escrescenza populista, giudiziaria e antipolitica,  ha soffocato qualsiasi tentativo di reazione, anche timido.
In qualche misura,  il cretino cognitivo e lo zotico collettivo si completano a vicenda nella figura dello zotico digitale. Una tragedia sociologica.  
Che poi l’Ansa non pensi neppure  lontanamente  di  introdurre un filtro (almeno per il turpiloquio),  è nell’ordine (in-)naturale delle cose odierne,  contraddistinto, per l'appunto,  dal trionfo dello zoticone  digitale. E così, il cerchio dell'emulazione sociale si chiude.   
Sono  leoni da tastiera? Forse.  Ma questa è un'altra storia...  Comunque sia,  il  principio (sociologicamente) attivo dello zotico  digitale  è:  “puoi dire quello vuoi, come vuoi, quando vuoi”.  E i risultati sono sotto gli occhi di tutti.
Il "problemino" , ripetiamo,  è che non ci  si accorga dell'abisso  delle cattive maniere ( e del disordine cognitivo e politico-sociale dal quale discende) in cui siamo precipitati. Ormai, è assolutamente normale esprimersi così, soprattutto sui Social. Più la si dice grossa,  più crescono i like, e così via.   Nessuno si scandalizza più di niente.         

Carlo Gambescia