martedì 3 febbraio 2015

    Ravasi  sulla  chirurgia estetica
“Burqa di carne”



Sulla polemica (più che altro presunta)  tra l’attrice Nancy  Brilli e il Cardinale Gianfranco  Ravasi (*)  è  inutile intervenire. Il vero punto è un altro:  che  relazione esiste  tra   il burqa e la chirurgia estetica? Tra un’imposizione e  una  libera scelta.  Nessuna. Allora,  perché rilanciare, come fa Ravasi (per altri aspetti cattolico al caviale),  una definizione (“la chirurgia estetica come ‘burqa’ di carne “)  offensiva  verso un’altra cultura,  solo per infierire, al tempo stesso, su quella  occidentale?
Certo, una relazione ci sarebbe…  Basta considerare non libera la scelta di sottoporsi a un intervento di chirurgia plastica. Tradotto:  la moda, frutto avvelenato del fondamentalismo capitalistico, sta al burqa,  prodotto, altrettanto  venefico  del fondamentalismo islamico.    
Cosa  dire? Uno,  che è  un modo vile di  aggredire la società aperta;  due, che così facendo si aumenta la confusione e si  indeboliscono le capacità difensive della nostra cultura, peraltro già sotto attacco;  tre,  che  non si è capito, piaccia o meno, che il nostro, pur con i suoi difetti, è il migliore dei mondi possibili, anche perché fondato, a differenza di altre culture, sulla libertà di scelta, che può essere un rischio, ma  libertà resta; quattro, perché  Monsignor Ravasi,  i suoi sermoncini domenicali, che pubblica sul “Sole 24 Ore”, principale organo di stampa  del fondamentalismo capitalistico italiano, non prova a farseli pubblicare  su qualche  quotidiano islamista?  

Carlo Gambescia              


1 commento:

  1. E' una boutade di Ravasi, che scambia provocazione per riflessione seria, perché "tanto solleva il problema". E' il primo a sapere che ciò che dice è scorretto verso la società aperta, ma visto che il punto di vista cattolico, per Ravasi, è superiore a quello liberale, non c'è motivo per doverlo tacere, anzi così adempie ai suoi doveri di moralista, e ogni prete zelante in fondo si trova spinto ad esserlo, magari con tonalità post-moderne o raffinate, ma sempre dello stesso atteggiamento si tratta.
    Samuele

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