Promemoria per amici (e nemici)
Perché sostengo Renzi
Soprattutto
in questi ultimi giorni, alcuni amici, nella vita reale (quindi non solo sui Social),
continuano a chiedermi il perché dell’ appoggio a Matteo Renzi. Io
di regola, a mia volta, rispondo con un domanda: ditemi perché non dovrei
sostenerlo?
Al mio quesito, seguono le riposte più varie, ma tutte politicamente deboli o
fantasiose del tipo è antipatico, è appoggiato dalla massoneria e dai poteri
forti, è il cameriere della Merkel, è amico di Marchionne, si è circondato di
amici-servi fiorentini, e così via fino a parificarlo all’Anticristo. Nessuno però indica un’alternativa reale. E per una semplice ragione: non ce ne sono. Se non
di tipo onirico, come Berlusconi, o demenziale
come Salvini, Meloni, Grillo. Personaggi inquietanti, soprattutto gli ultimi tre, che maleodorano di
razzismo, protezionismo, sfascio economico, incarnando i peggiori rigurgiti della protesta fine a se stessa, fascista e populista, sempre pronta a rinverdire il culto antico del vittimismo italiano.
Io
credo invece che Renzi, pur non essendo un liberale (nessuno è perfetto), sia giovane, ottimista, coraggioso. " Il Renzaccio" professa, in qualche misura, valori agli antipodi di certo "piagnonismo" nazionale, di finti pezzenti sempre disposti a incolpare gli altri e tendere la mano. Sicché Renzi avrebbe le carte in regola per provare, come dire, a mettere, per ora, l’Italia in sicurezza. Grazie anche al suo
decisionismo, virtù rara nella politica italiana: dote che ha mostrato di possedere, governando benino, almeno secondo fonti neutrali (*).
Se ha commesso un errore, forse il più grosso, è l' avere messo troppa carne al fuoco: ad esempio, una riforma costituzionale, seppure importante, andava proposta in altri momenti, politicamente più tranquilli. Inoltre, Renzi avrebbe dovuto concentrarsi di più sull’economia e in particolare su una incisiva riduzione del carico fiscale e sullo sfoltimento delle burocrazie statali ( ma, come detto, non è un liberale). Purtroppo, quanto all’immigrazione, dove Renzi non è andato oltre la proposta "redistribuzionista", il contenimento non appartiene alla sua cultura politica di estrazione catto-socialista. Il che è una grave pecca. Però Renzi si fa sentire in Europa, senza concedere nulla alla volgarità populista e fascistoide. E questo è un suo merito.
Altro sbaglio, quello di non proporre una legge elettorale in grado di ridurre drasticamente il peso politico dei pentastellati. Ma se Berlusconi, ci ripensasse, un Renzi bis potrebbe tentare - il condizionale è necessario - di risolvere il problema. Come scrivevamo ieri, la missione fondamentale di qualsiasi governo liberaldemocratico non può che essere quella di sconfiggere l’antipolitica: il nemico principale, insomma, resta Grillo.
Se ha commesso un errore, forse il più grosso, è l' avere messo troppa carne al fuoco: ad esempio, una riforma costituzionale, seppure importante, andava proposta in altri momenti, politicamente più tranquilli. Inoltre, Renzi avrebbe dovuto concentrarsi di più sull’economia e in particolare su una incisiva riduzione del carico fiscale e sullo sfoltimento delle burocrazie statali ( ma, come detto, non è un liberale). Purtroppo, quanto all’immigrazione, dove Renzi non è andato oltre la proposta "redistribuzionista", il contenimento non appartiene alla sua cultura politica di estrazione catto-socialista. Il che è una grave pecca. Però Renzi si fa sentire in Europa, senza concedere nulla alla volgarità populista e fascistoide. E questo è un suo merito.
Altro sbaglio, quello di non proporre una legge elettorale in grado di ridurre drasticamente il peso politico dei pentastellati. Ma se Berlusconi, ci ripensasse, un Renzi bis potrebbe tentare - il condizionale è necessario - di risolvere il problema. Come scrivevamo ieri, la missione fondamentale di qualsiasi governo liberaldemocratico non può che essere quella di sconfiggere l’antipolitica: il nemico principale, insomma, resta Grillo.
Concludendo, Renzi risulta credibile
all’estero (si pensi alla figura che faremmo con personaggi ridicoli come Salvini e certi dirigenti grillini), abbastanza preparato, nemico dei "piagnoni" e decisionista. Per ora, sul mercato politico, non c’è altra offerta
migliore. Quindi va sostenuto. Cari
amici (e nemici) rassegnatevi.
Carlo Gambescia
(*) Si veda ad vocem: https://pagellapolitica.it/
En España decimos: "en el país de los ciegos el tuerto es el rey".
RispondiEliminaAbrazo.
Exacto. Renzi es "El Tuerto"... :-) Abrazo!
RispondiEliminaI gusti so gusti, Carlo mio. Chi si contenta gode, ma io non mi rallegro di tale mediocrità d'uomo. Vedi, il carattere fa destino, altro che eloquenza, laurea, o titoli. Dalle mie parte dicesi "cazzaro" chi racconta frottole sistematicamente, non ne può fare a meno, è più forte di ogni buon senso. Ecco, Renzi ha creduto fino in fondo alla sua stessa propaganda, poiché il cazzaro ci casca alla fine. Un amico acculturato mi traduce i titoli dei maggiori quotidiani germanici per quanto riguarda l'Italia e Renzi, ebbene, non mi risulta proprio che abbiano un'alta opinione e del nostro Paese e del premier, anzi. Dov'è la statura di statista del bischero più gonfiato dai tempi dello Zeppelin?
RispondiEliminaLibero, caro Carlo, di credere alle qualità del Nostro, per carità, so che sei in buona fede, ti stimo per dottrina e onestà, quindi rispetto la tua posizione e ti auguro, ci auguriamo, di vedere un giorno l'Italia svettare davanti al gruppo. Ma non saranno certo i gregari a farci vincere. Certo, l'uomo della Provvidenza, è ormai una categoria sociologica da noi, io spero però di vivere tra gente che trovi nelle radici comuni i valori e i principii come guida dell'agire.
Senti Angelo mio, qui non è questione di gusti. Ma di fatti. Cerchiamo poi di essere corretti nell'argomentazione. Dove scrivo che è un grande statista? Dove scrivo che la stampa straniera gli fa sconti? Hai letto la mia riposta al politologo Sanchez? Renzi Es un "tuerto"... En el país de los ciegos... Ripeto (anche a te) indicami un leader e una forza politica, concretamente (in questo momento), alternativa, liberaldemocratica - che perciò non sia la Guardia di Ferro dell'Arcangelo - a Renzi e a quel quaranta per cento (di bischeri?)che ha votato SI'. E lascia perdere l'uomo della Provvidenza... Dove ho scritto una cosa del genere? P.S. Io, più modestamente, spero non tanto nel primato dell'Italia, mito che l'ultima volta ci portò al macello, quanto nel primato degli italiani, come singoli cittadini, liberi e responsabili. Sui valori comuni poi, sono in dubbio per i miei, figurati per quelli degli altri :-)
RispondiEliminaCaro Carlo, non voglio metterti in bocca parole non chiaramente espresse da te, ma dal tono di quanto asserivi tanto si capiva. Comunque, io non sono un nostalgico, ho 60anni ma non tifo per Codreanu né per Franco. L'utopia la lascio ai comunisti che hanno ammazzato più gente di Hitler, tanto per fare della macabra ragioneria. I bambini se li mangiavano i cinesi durante Mao, presso una provincia depressa, e giù elencando. No, guarda, le dittature del pensiero non fanno per me, men che mai quelle politiche. I totalitarismi, però, non si distinguono soltanto per il passo dell'oca, ma anche per il pensiero unico, anzi, per quello filosofico alla Vattimo, debole. Renzi ha rafforzato quella specie di lebbra della mente: il politicamente corretto. Bischeri son quegli italiani che non hanno il coraggio di esprimere la propria opinione per timore di non essere di tendenza, quelli che comprano La Repubblica di quel vecchio trombone senzadio di Scalfari, l'uomo che non ha mai capito l'Italia ma ha preteso di cavalcarla. Bischeri sono i pavidi conformi, che seguono ogni tipo di cambiamento a prescindere, dall'omosessualismo democratico (si può dire?) elevato a modello di vita da mettere come materia alle elementari; all'inclusivismo di ogni etnia e religione in Occidente, in nome di una impossibile integrazione. Da me i genitori islamici proibiscono ai propri figli di frequentare gli infedeli, cioè noi. Si fa presto a dire accoglienza accoglienza, poi gli africani hanno mensile, esenzione spese ospedaliere, graduatoria facilitata per l'assegnazione case popolari, quando professori di scuola media in pensione devono chiedere pacchi spesa alla caritas o alla croce rossa, e potrei farti elenco lunghissimo di schifezze sociali. Renzi ha permesso questo. Mio padre, maresciallo dei carabinieri, ha lavorato 40anni, ha permesso a me e a mio fratello di studiare (io geometra e mio fratello ingegnere informatico), aveva un vestito da civile estivo ed uno invernale. Da pensionato ha fatto il pannazzaro, ai mercati della provincia, è morto di emorragia cerebrale. Ha operato a Palermo, a Napoli; medagliato per operazioni anticamorra e antimafia, in prima linea sempre e i comunisti durante le manifestazioni di piazza gli sputavano addosso e gli urlavano: servo di Stato, crepa! Questa è l'Italia democristiana, poi berlusconiana, infine piddina. Uno come Renzi, un giovinottello che non ha mai lavorato, e che è stato messo lì, a Palazzo Chigi come premier, da Re Giorgio, dall'alto (se dicessi dalla massoneria mi daresti del complottista), ritenerlo incompetente è un fatto. È assai ardito invocare un suo ritorno alla guida dell'Italia, oltre ché sadomaso. L'Italia di mio padre, di tuo padre, dei nostri nonni, è stato spesso feroce, avara, ingiusta. Ci vuole ben altro che un toscanello per rimetterla in linea.
RispondiEliminaAltra cosa... Ho forse approvato la politica immigratoria di Renzi? Tutt'altro. Ho attaccato l'Arma dei Carabinieri? Come potrei? Sono un ex (giovane)ufficiale (di complemento)dell'AM. Durante il servizio militare, come ufficiale di picchetto ho fatto più di centocinquanta servizi, gomito a gomito, in un'importante base operativa, con l'Arma. Magnifica esperienza. Ripeto, te lo traduco dallo spagnolo: Renzi (per ora) mi appare come un orbo in un'Italia di ciechi... Vuoi l'ultima parola? Perfetto è tua. Non replico più. Fermo restando, che ancora attendo, da te (come da altri amici e nemici) indicazione, concrete, come di dire di voto. Comunque sia va bene così. Amici più di prima. Però, Angelo, non dire che stimi la mia intelligenza. Perché se la stimassi, veramente, eviteresti certi mantra alla Del Debbio... :-)
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