Sydney: ucciso
sequestratore, morti anche due ostaggi
Tre riflessioni
Un cane sciolto, un iraniano di fede sunnita, mentalmente instabile, entra armato nel "Lindt Chocolate Cafe" di Sydney,
sequestra 17 persone tra impiegati e clienti. Interviene la polizia, assedio di alcune ore, blitz: il sequestratore viene ucciso, muoiono due ostaggi.
Tre riflessioni.
La prima. Nonostante, tutte le chiacchiere post-francofortesi
sull’autoritarismo, se non fascismo,
delle società liberali contemporanee, chiunque può entrare in un bar e
commettere qualsiasi tipo di reato, anche grave. Le persone non girano armate,
ci si fida gli uni degli altri, la
polizia deve sempre rispettare il principio di legalità, anche nei casi di
emergenza. Questo è l’Occidente. Sarà
pure banale ripeterlo, ma è così.
La seconda. Il tributo procedurale che le nostre società
libere devono giustamente “pagare”,
può renderle più vulnerabili nella guerra
asimmetrica condotta da un terrorismo imprevedibile capace di mimetizzarsi e incarnarsi anche in soggetti mentalmente a rischio. Cosa vogliamo
dire? Che qualsiasi
persona, magari turbata psichicamente, come a Sydney, può, invocando le
ragioni dell’islamismo radicale,
compiere atti efferati. E innescare - a prescindere da una "consapevolezza ideologica organizzata" - processi di azione e reazione sociale.
La terza. Che commenti
come quelli che seguono (ripresi dal Sito Ansa *), dovrebbero far riflettere sui
rischi di una radicalizzazione interna allo stesso Occidente - in termini, come dicevamo, di azione- reazione sociale - tra estremisti
dell’uno e dell’altro fronte:
XXXXX
Bisogna liberare il mondo dal
cancro islamico. Il problema non e' l'Isis ma una religione che predica odio,
violenza, sopraffazione, inferiorita' delle donne, non rispetto per animali ed
infanzia e chi piu' ne ha piu' ne metta. L'occidente non si rende conto del
danno che si e' procurato , accettando per anni e anni musulmani sul proprio
territorio e badate bene, sono tutti uguali, i principi della loro religione
sono quelli scrittti nelle Sure del Corano e vanno rispettati: a riprova di
cio' che ho scritto vi e' il fatto che non un solo musulmano in occidente ha
protestato in strada per le violenze inaudite che l'ISIS ha perpretrato e sta
perpretrando ai danni dei cristiani e dei curdi, decapitazioni, crocifissioni,
lapidazioni, tratta delle schiave ecc. Questa azione sara' la prima di una
lunga serie: la guerra e' iniziata, speriamo l'occidente si decida a
combatterla
XXXXX
Fatti un po di cultura prima di
parlare, i veri terroristi sono le lobby ,e le holding ,economico finanziare
occidentali che si sono fottuti anche la nostra anima il fantomatico terrorista
australiano è solo un burratino , per quanto riguarda isis è gruppo
terroristico creato e strumentalizzato dai poteri occidentali per far credere
alla gente che il vero nemico e l'islam invece il vero nemico è invisibile è
silenzioso e si chiama federal reserve vedi cosa è successo a Gheddafi .
I conflitti, soprattutto se ad alta intensità ideologica,
favoriscono, dal punto di vista dei processi sociali, due fenomeni: la progressiva polarizzazione delle posizioni politiche e il crescente accentramento
poliziesco dei pubblici poteri. E più i conflitti sono asimmetrici (nel senso
dell’invisibilità e imprevedibilità del nemico), più si rischia, per dirla in
soldoni, la guerra civile e la perdita
delle libertà individuali. Ovviamente, sono processi dai tempi lunghi. Però, le linee tendenza sembrano confermare
una possibile e pericolosa escalation. Senza dimenticare, infine, che talvolta la storia può accelerare all'improvviso…
Carlo Gambescia
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