Dopo l’arresto di Carminati & Co.
Come combattere la corruzione?
Una
parola…
Su come " vincere la guerra alla corruzione", fenomeno che alligna nei punti di intersezione tra pubblico e privato,
(l’ormai già famoso “mondo di mezzo”),
esistono quattro tesi o scuole di pensiero.
La prima, l'ipotesi "semplicista": sostituire i disonesti con gli onesti; la seconda, quella "costruttivista":
aumentare i controlli e le leggi ad
hoc; la terza, la "liberista": puntare sulle privatizzazioni eliminando alla fonte
qualsiasi contatto tra pubblico e privato; la quarta, l'ipotesi "legalista": “legalizzare” (o "lobbyzzare") la
corruzione. Chi ha ragione?
L’idea degli uomini onesti,
esemplari, messi al posto giusto è molto nobile, da anime belle, può far prendere voti ma rischia di bloccare e rallentare i processi
economici: perché in economia, conta l’obiettivo (l’etica dei mezzi) e
quindi l’efficacia vale più dell’onestà (etica dei principi). Certo,
si potrebbe essere efficaci e onesti… Ma spesso chi decide deve scegliere tra i due valori. E anche in fretta…
L’idea dei controlli piace a coloro
che credono nel potere onnipotente della legge. “Fatte le norme, cambiati gli
uomini”, ecco il principio guida. In realtà, il costruttivismo legislativo rischia, a sua volta, di bloccare
e rallentare il processo economico. E di favorire proprio il fenomeno che vuole combattere: la
corruzione E come? Attraverso quei ben
noti e prezzolati sentieri non interrotti di aggiramento della foresta legislativa
L’idea di privatizzare, il linea
di principio, sarebbe la migliore. Nessun contatto tra pubblico e privato. Si
fa quel che si vuole. L’economia può scorrere
veloce e senza intoppi… Ma come
tutelare i cittadini, utilizzatori del prodotto finale,
dalle frodi e da eventuali danni a cose e persone? Possono
bastare i due codici vigenti: civile e penale? Per alcuni casi sì, per altri no, si pensi ai
disastri ambientali. Ecco il dilemma.
L’idea, infine, di “legalizzare” la corruzione, o
come si dice portarla alla luce, rinvia
al meccanismo delle lobby: sistema che
in realtà non risolve nulla, perché non
privatizza, non incide sulla
formazione di uomini esemplari e, inevitabilmente, contribuisce alla moltiplicazione di leggi e controlli, soprattutto a
livello politico. Il che rischia di rallentare o bloccare i processi economici, senza assicurare alcun vantaggio, né morale né produttivo, ai cittadini.
Come si può notare, non è facile
combattere la corruzione. Non esistono
“soluzioni finali”. Semplicisti, costruttivisti, liberisti, legalisti... Nessuno ha ragione. Ogni ricetta ha la sua controindicazione… Purtroppo.
Carlo Gambescia
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