Al via la "corsa" per il Quirinale
2015
La destra di Gresham
senza candidati credibili
Dei famosi professori di Berlusconi - nell’ottica di una presidenza einaudiana, "culturale" (non strettamente politica) - si sono ormai perdute le tracce: alcuni sono morti (Colletti, Melograni), altri sono tornati agli studi (Rebuffa, Mathieu). Resterebbero Pera e Martino, culturalmente validissimi, ma sui quali - non se ne abbiano a male - pesa l’ombra lunga del dilettantismo politico (*). Forse il solo professor Antiseri avrebbe tutte le carte in regola… Ma, da quel che sappiamo, sembra da anni soffrire di orticaria politica. E per sposarsi (anche politicamente) si deve essere in due. Quanto a possibili candidati baciati dalla fortuna mediatica come Sgarbi e altri intrattenitori non vale neppure la pena di parlare.
Nemmeno esistono possibili
candidati "politici", della caratura - ma “posizionati”
a destra - di Saragat, Pertini, Cossiga. La destra, in fondo, non possiede neanche "tecnici" - dello stesso livello - di un
Ciampi. Il corteggiatissimo professor Cassese, che sembra piacere anche a Berlusconi, è sponsorizzato dal centrosinistra. Quanto a Monti, meglio stendere un velo
pietoso (anche se in politica, mai dire mai…)
Perciò non avendo alcun “suo” candidato “forte” : capace, pur essendo dichiaratamente di destra,
di imporsi per “chiara fama” e/o accreditate capacità politiche, la destra sarà costretta a
ripiegare, dopo aver magari indicato un puro candidato di bandiera (magari qualche Yes Man di Forza Italia), su nomi
di compromesso indicati dagli avversari.
Insomma, ad andar di lusso, la destra rischia fortemente di ritrovarsi sul Colle
un cerchiobottista di sinistra.
Concludendo, per la destra la questione non è istituzionale né politica, bensì culturale.
Nel senso, se ci perdona la caduta di stile, di non avere uno straccio di candidato "intellettualmente" credibile - per capacità e preparazione - sul quale puntare prendendo in contropiede il centrosinistra e costringendolo a trattare su un nome friendly, ma di destra... E qui non basta
prendersela con l’egemonia culturale
della sinistra, bla bla bla. Evidentemente, c’è
qualcosa che non funziona nel Dna di una destra, che definiremmo alla Gresham,
dove la moneta cattiva finisce sempre per scacciare quella
buona…
Carlo Gambescia
(*) Nel senso, per essere chiari, non della faciloneria, ma dell' "atleta" politico, che "pratica" senza fini di lucro... .
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