La professione dell’intellettuale
Olimpici e ribelli
Quanti tipi di
intellettuali esistono? Innanzitutto, ci sono gli intellettuali di successo e di insuccesso. Il primo è famoso, un protagonista conteso dai media a prescindere:
un fortunato sempre in onda. Il secondo,
può essere noto, ma solo in alcuni ambienti, cattura l’interesse dei media,
soltanto quando può essere utile: un emarginato a gettone.
Gli
intellettuali di successo e di insuccesso possono essere trasversalmente suddivisi, in olimpici e ribelli. I primi,
hanno la riposta in tasca, i secondi, spesso, la pistola. Nelle fasi di trasformazione socioculturale l’olimpico
di successo, pur di restare a galla, tende a cambiare bandiera, indossando i
panni del ribelle, e cercando di mescolarsi con i ribelli di successo in ascesa. I quali però, una
volta in vetta, si trasformano in
olimpici di successo, respingendo ai margini i ribelli di insuccesso (quelli
che non ce l’hanno fatta), condannati a condividere l’amaro destino degli
olimpici di insuccesso (per così dire, “retrocessi” in serie B). E cosi
via. Insomma, plus ça change, plus c'est la même chose…
Si
dirà che si tratta di uno schema riduttivo. Forse. Però perché non verificarne il valore, mettendo
nomi e cognomi? La parola ai lettori.
Carlo
Gambescia
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