L’ex sindaco e l’eredità di
Blair
Matteo Renzi e la politica
dell’offerta
(di sinistra)
Ha ragione Matteo Renzi l’
“Europa non è la causa ma la soluzione dei problemi”. E si dovrebbe spiegarlo a quei creduloni
che, affascinati dall’ennesima versione
della teoria del capro espiatorio, ritengono basti uscire dall’Unione Europea
per risolvere con un colpo di bacchetta magica, problemi strutturali risalenti
agli anni della Lira.
All’Italia serve, e non da oggi, un cambio di mentalità: meno stato più mercato, meno tasse più libera
iniziativa. Il Paese deve aprirsi all’ Europa e al mondo. E non chiudersi. Altro che politiche autarchiche, che ci impoverirebbero ancora di più… Di riflesso, la politica dell’offerta (meno
tasse e tagli alla spesa pubblica), che tanto piace alla Commissione Europea, può essere il treno giusto, da non perdere,
per provare a cambiare, finalmente,
l’Italia,
Renzi sembra aver capito tutto
ciò. Il problema, ovviamente, resta quello, come si dice in sociologhese, di riuscire a implementare” le riforme
promesse. L’ex sindaco fiorentino ce la
farà? Difficile dire. Il che però spiega, per ora, la buona accoglienza ricevuta in Francia e
soprattutto in Germania.
Tuttavia, secondo alcuni
economisti, a una crisi da domanda,
come quella attuale, si dovrebbe
rispondere con una politica della domanda (più
spesa pubblica, più tasse). Insomma,
fare l’esatto contrario, o quasi, di ciò che si propone di mettere in pratica Renzi. Punti di vista.
Ma perché quel “quasi”?
L’ex, sindaco, da uomo di sinistra, non disdegna, la redistribuzione (si pensi al taglio fiscale per i dipendenti e
alla tassazione delle rendite
finanziarie). Perciò, a differenza di
quanto sostengono i detrattori, il governo in carica, pur all’interno di una
politica economica dell’offerta, sembra non aver dimenticato le sue origini
politiche. Quindi - semplificando - esiste una politica dell’offerta di sinistra
(che esclude la redistribuzione a favore dei redditi più bassi), così come ne
esiste una di destra (che, quando e se redistribuisce, tende a favorire i redditi più elevati ).
Infine, come dicevamo all’inizio, la scelta europea di Renzi sembra essere priva di ripensamenti. Il che, se unito alla politica dell’ offerta (di
sinistra), potrebbe rappresentare un’ intelligente ripresa, in
versione italiana, del blairismo, in particolare sotto l’aspetto delle
politiche economiche.
Un’ occasione, insomma, per costruire finalmente, anche in
Italia, una sinistra pragmatica,
riformista ed europea. E quindi,
in qualche misura, capace di andare oltre Blair.
Carlo Gambescia
Nessun commento:
Posta un commento