lunedì 31 marzo 2014

Il dibattito sull’ “abolizione” del Senato
Politica della logica



Piccola premessa. In uno dei suoi libri più belli l’economista Giuseppe Palomba dimostrò come  il dibattito politico, sul piano logico,  rischiasse regolarmente di  finire  dominato  non dalla logica della politica  bensì dalla  politica della logica,  e perciò di degenerare


in un dibattito dialettico [dove]  in mancanza della sintesi [si] procede per compromessi, [dove]  il costo delle disputa diventa sempre più  pesante e la patologia  del ragionamento assume le forme più gravi del cavillo, della speciosità, del sofisma (G. Palomba,  Lezioni di Economia Politica,  Roma Veschi s.d. ma 1975, pp. 33-34) .


Ora, la discussione  sull’ abolizione-trasformazione del Senato in Camera non elettiva,  è una  riprova, diremmo perfetta,  della  degenerazione logica evidenziata da Palomba. Ce ne fossero oggi di economisti così (ma questa è un’altra storia…).   
Infatti,  agitare i  fantasmi del  pericolo  per la democrazia (Grasso) e  della svolta autoritaria (appello promosso da Libertà e Giustizia)  indica  assoluta cattiva fede o,  peggio,  cecità ideologica   Come, per contro,   è sbagliato ridurre  tutta  questione a un semplice  problema di  tagli (Renzi ):  una democrazia funzionante non ha prezzo.  Il che  andrebbe spiegato anche alla destra qualunquista, politica e giornalistica…            
Pochi punti (tratti da G. Sartori, Ingegneria costituzionale comparata, il Mulino, Bologna 2013).
In primo luogo, non è  vero che il monocameralismo sia antidemocratico. Esiste  in Danimarca, Finlandia, Grecia, Israele, Lussemburgo, Nuova Zelanda,  Portogallo Svezia, Turchia, Islanda e Norvegia, Bulgaria, Estonia, Lettonia, Lituania, Ungheria, Slovacchia.
In secondo luogo, il  vero punto della questione non è che il bicameralismo funzioni meglio dell’unicameralismo o viceversa, bensì che di regola una delle due camere  deve sempre  prevalere  sull’altra.  Il bicameralismo perfetto,  come quello italiano  non funziona,   crea situazioni di stallo e alla lunga determina la nascita di movimento politici antisistemici.
In terzo luogo, se al bicameralismo perfetto, si associa, come in Italia, un sistema elettorale, che facilità la formazione di maggioranze diverse nelle due camere,  si unisce il peggio del bicameralismo perfetto con il peggio della metodologia elettorale.
Di questi tre punti si dovrebbe  discutere,  non di altro.  Purtroppo, dove prevale la politica della logica…

Carlo Gambescia

Nessun commento:

Posta un commento