Ma è serio occuparsi
di Beppe Grillo che insulta il professor Rodotà? Come pure del professor Rodotà
che replica non replicando al comico? E della sinistra che si precipita a
difendere il giurista?
No, però è bene
parlarne, anche brevemente, per capire il “funzionamento” della politica.
La candidatura del giurista al Quirinale è stata una pura e semplice operazione
politica, molto spregiudicata, tentata da Grillo per dividere il Pd
e contrattaccare ai tentativo bersaniano di provocare rotture nel
M5S.
Tutti - favorevoli e
contrari - sapevano che il professore, politicamente non era di primissimo
pelo, né che non fosse lo stesso personaggio vanitoso, ambizioso e cavilloso, a
suo tempo capace di rompere con gli eredi del Pci, per collose
questioni di cariche interne… Eppure tutti zitti e pronti a
recitare, anche chi non condivideva l’investitura
grillina, il caramelloso copione del Padre Nobile. Parliamo
di un intellettuale, politicamente a riposo, ma improvvisamente resuscitato
dall’ odore del napalm politico. E subito disposto a tutto, pur di
diventare Presidente della Repubblica. Anche a stringere la mano
artigliata del tarantolato Beppe Grillo. Pertanto, il leader cinquestellato ha
ragione quando afferma, anche se in modo
scomposto, di aver scongelato un ottuagenario.
Rodotà era (ed è)
giudicato dalla macchina-partito del Pd un specie
di pensionato, o meglio una figura, come a teatro, simile a quella
di un invecchiato maestro ipersensibile a
qualsiasi critica, magari ancora utile per incarichi
coreografici: un cammeo qui, un cammeo lì. Ma
totalmente inadatto a ricoprire grandi ruoli, come nel caso della
Presidenza della Repubblica, dove, di questi tempi, servono equilibrio e
capacità di mediazione. E, per dirla proprio tutta, anche
affidabilità politica... E l'infuocato viatico del leader
cinquestellato non era sicuramente il più gradito a Bersani &
Co.
Però, adesso, dopo aver bocciato la sua candidatura, lo si difende dagli attacchi di Grillo. Sperando così di provocare rotture nel campo avversario. Nessuna conversione: si cerca di gestire il professore, ma da sinistra, giocando sul suo smisurato ego. Certo, se Rodotà fin dall'inizio si fosse saggiamente tirato fuori… Ma si sa, è la politica bellezza: sangue, merda e pure tanta vanagloria...
Però, adesso, dopo aver bocciato la sua candidatura, lo si difende dagli attacchi di Grillo. Sperando così di provocare rotture nel campo avversario. Nessuna conversione: si cerca di gestire il professore, ma da sinistra, giocando sul suo smisurato ego. Certo, se Rodotà fin dall'inizio si fosse saggiamente tirato fuori… Ma si sa, è la politica bellezza: sangue, merda e pure tanta vanagloria...
Carlo Gambescia
Nessun commento:
Posta un commento