domenica 26 maggio 2013


Gesù avrebbe dato la comunione
a Vladimir Luxuria?
   


Prima la notizia:

Genova, 25 mag. - (Adnkronos) - Vladimir Luxuria ha ricevuto la comunione dal cardinale Bagnasco questa mattina alla messa per i funerali di don Andra Gallo. Nel suo messaggio, ha poi ringraziato il sacerdote genovese scomparso ''per avere dimostrato che una Chiesa inclusiva, che non caccia via nessuno, e' possibile'' e di ''averci fatto sentire, noi creature transgender, figlie di Dio e amate da Dio''.



E ora  una domanda:  Gesù avrebbe dato la comunione a Vladimir Luxuria? Probabilmente sì.  Di più:  avrebbe aperto le braccia  alla nuova pecorella.  Ma, ne siamo certi, a una condizione tacita: quella di pentirsi, indossare abiti maschili e pregare al fine di evitare le tentazioni…  Gesù, con la  sola bontà infinita del suo sguardo,  avrebbe chiesto  a Wladimiro Guadagno  di farsi pescatore di uomini . Ovviamente, e non è un battuta,  nel senso del ministero petrino.
Del resto la morale sessuale cristiana - basta leggere alcune pagine di Sorokin sull'etica ideazionalista -  fu l’esatta antitesi di quella precristiana. Anzi, sorse e si sviluppò in contrasto con quest’ultima, intrisa di sensismo   E, sostanzialmente (inutile spaccare il capello in quattro), sui rapporti omosessuali,  la  posizione cristiana  nei successivi duemila anni non è mutata.
Non che i “travestiti” fossero ben visti dai pagani… I quali, comunque sia, digerivamo la "diversità" sessuale meglio dei cristiani.   Salvo, s’intende,  mettere in pratica a più  riprese  lo  sterminio politico  dei seguaci  di Cristo.  Ma questa è un'altra storia... 
Non desideriamo però  tirarla troppo per lunghe.  Quel che troviamo incoerente è un fatto specifico: si può essere cristiani, non cristiani, atei militanti o meno, omosessuali, eterossessuali, transgender, eccetera. Ma non si può pretendere di essere tutte queste cose al tempo stesso. Per dirla brutalmente: prendere la comunione e poi non mutare vita.
Ovviamente, non parliamo a  nome della  Chiesa.  Né desideriamo dare lezioni a nessuno. Dio ci salvi dai cattolici saccenti (di qualsiasi colore politico) con tutte le risposte in tasca...  Poniamo, come dire, un problema di coerenza coscienziale. E perciò di autenticità della propria fede religiosa. 

Certo, dal punto di vista cristiano, è sempre meglio accogliere che respingere. Tuttavia, se per un verso è giusto che la Chiesa sappia attendere - senza imporre - la conversione, per l’altro sembra altrettanto giusto che coloro che ne cercano l’abbraccio materno,  debbano,  se sinceri, offrire qualche segno, anche piccolo, di pentimento… In questo senso ricevere la comunione, può  essere il primo passo. Ma non può e non deve restare l’unico.

Carlo Gambescia

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