a Vladimir Luxuria?
Prima la notizia:
Genova, 25 mag. - (Adnkronos) - Vladimir Luxuria ha ricevuto la comunione dal cardinale Bagnasco questa mattina alla messa per i funerali di don Andra Gallo. Nel suo messaggio, ha poi ringraziato il sacerdote genovese scomparso ''per avere dimostrato che una Chiesa inclusiva, che non caccia via nessuno, e' possibile'' e di ''averci fatto sentire, noi creature transgender, figlie di Dio e amate da Dio''.
E ora
una domanda: Gesù avrebbe dato la comunione a Vladimir Luxuria?
Probabilmente sì. Di più: avrebbe aperto le braccia
alla nuova pecorella. Ma, ne siamo certi, a una condizione tacita:
quella di pentirsi, indossare abiti maschili e pregare al fine di evitare le
tentazioni… Gesù, con la sola bontà infinita del suo sguardo,
avrebbe chiesto a Wladimiro Guadagno di farsi pescatore
di uomini . Ovviamente, e non è un battuta, nel senso del ministero
petrino.
Del resto la morale
sessuale cristiana - basta leggere alcune pagine di Sorokin sull'etica
ideazionalista - fu l’esatta antitesi di quella precristiana. Anzi,
sorse e si sviluppò in contrasto con quest’ultima, intrisa di
sensismo E, sostanzialmente (inutile spaccare il capello in
quattro), sui rapporti omosessuali, la posizione cristiana
nei successivi duemila anni non è mutata.
Non che i
“travestiti” fossero ben visti dai pagani… I quali, comunque sia, digerivamo la
"diversità" sessuale meglio dei cristiani. Salvo,
s’intende, mettere in pratica a più riprese lo
sterminio politico dei seguaci di Cristo. Ma
questa è un'altra storia...
Non desideriamo però
tirarla troppo per lunghe. Quel che troviamo incoerente è un fatto
specifico: si può essere cristiani, non cristiani, atei militanti o meno,
omosessuali, eterossessuali, transgender, eccetera. Ma non si può pretendere di
essere tutte queste cose al tempo stesso. Per dirla brutalmente: prendere la
comunione e poi non mutare vita.
Ovviamente, non
parliamo a nome della Chiesa. Né desideriamo
dare lezioni a nessuno. Dio ci salvi dai cattolici saccenti (di
qualsiasi colore politico) con tutte le risposte in
tasca... Poniamo, come dire, un problema di coerenza coscienziale.
E perciò di autenticità della propria fede religiosa.
Certo, dal punto di
vista cristiano, è sempre meglio accogliere che respingere. Tuttavia, se per un
verso è giusto che la Chiesa
sappia attendere - senza imporre - la conversione, per l’altro sembra
altrettanto giusto che coloro che ne cercano l’abbraccio materno,
debbano, se sinceri, offrire qualche segno, anche piccolo, di
pentimento… In questo senso ricevere la comunione, può essere il primo
passo. Ma non può e non deve restare l’unico.
Carlo Gambescia
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