Piccola premessa. Esiste una regola tacita, praticata nel giornalismo: anche il più illustre dei collaboratori, rischia il posto, se come incipit usa una frase in latino. Peggio ancora nel titolo.
Per quale ragione? Perché si dice che il lettore volti subito pagina, temendo di non riuscire a capire tutto il ragionamento che deriva dal latinorum.
Insomma, si rischia l’ editoriale senza lettori. Noi proviamo lo stesso: “Quem Iuppiter vult perdere dementat prius”… Espressione di incerta attribuzione. Comunque sia, cosa significa esattamente? Detto alla buona: che spesso ci si rovina con le proprie mani.
Un passo indietro. Si prenda la crisi medio-orientale. I palestinesi, per dirla fuori dai denti, non se li fila più nessuno. Se mai qualcuno se li è filati. Perfino tra i paesi arabi e islamici. Ovviamente, a parte l’Iran e i soliti noti, diciamo, Hamas e Hezbollah (l'Olp, se viva, batta un colpo...), organizzazioni paramilitari, con spiccati profili terroristici, di derivazione sunnita la prima, sciita la seconda. Dietro i primi si scorgono gli aiutini dell’Arabia Saudita, dietro i secondi quelli dell’Iran. Tutto qui .
Per contro, non pochi mass media dell’Occidente euro-americano sono schierati con i palestinesi. Oggi, si pensi solo ai giornali italiani, si grida all’invasione, alla guerra addirittura atomica (*).
Siamo dinanzi a uno schieramento trasversale che va dalla destra alla sinistra. I sinceri amici di Israele in Occidente sono pochi. Sembra prevalere un forte dissenso, mediatico-politico interno, naturalmente ben visto (e foraggiato secondo alcuni osservatori) da Russia e Cina, nemici dell’Occidente euro-americano. Soprattutto Mosca per ora.
Al di là dei valori, pur importantissimi, quale sarebbe il vero interesse dell’Occidente? Che Israele, bastione dell’Occidente in Medio Oriente, unico stato liberal-democratico dell’intera area, continui a giocare – per dirla brutalmente – il suo fondamentale ruolo di avamposto armato, in stile Fort Apache. In attesa di tempi migliori. Cioè fino a quando i suoi nemici non si rassegneranno. Con le buone o con le cattive. Perché Israele è più forte militarmente. E deve restare tale. Quindi va sempre sostenuto. Sarebbe stupido non farlo.
E invece cosa succede? Che l’Europa in particolare fa il gioco dei nemici di Israele. Invece di appoggiare apertamente il necessario lavoro di bonifica dal terrorismo. Si badi non è in atto una guerra, come si legge sulla stampa italiana, europea e perfino americana, né è in corso un’operazione speciale alla russa, che viola una sovranità, che invece in Libano e nei territori palestinesi non esiste, da un pezzo nel primo caso, da sempre nel secondo.
Dicevamo una specie di operazione di polizia, su larga scala, con implicazioni ovviamente di tipo militare. E quindi perdite tra i civili, usati come scudi umani dai terroristi. Sono morti che purtroppo “fanno” propaganda politica anti-israeliana. Prontamente ripresa dai mass media occidentali, che si producono nella sadica “conta” giornaliera dei bambini uccisi.
Ad esempio, subito appoggiata dai suoi giornali, Giorgia Meloni ha ambiguamente dichiarato che vanno protetti i civili. Come si può proteggere uno scudo umano? Certo, si può fare, solo però rinunciando a una necessaria operazione di polizia. Israele non vuole “genocidizzare” nessuno (altro argomento propagandistico), ma solo mettere al sicuro, eliminando i terroristi, i suoi confini interni ed esterni. Punto.
Questo atteggiamento, “alla Meloni”, rilanciato dai media, per
capirsi, “Stiamo con Israele, ma…”, è deleterio . In Europa ci
comportiamo, in modo anomalo, contro il nostro stesso interesse. In modo
stupido. E qui si viene alla spiegazione dell’incipit: "Quem Iuppiter
vult perdere dementat prius". Tradotto: "Giove toglie prima il senno a colui ch’egli vuol mandare in rovina".
Si parla di guerra causata da Israele, come se il 7 ottobre fosse un giorno come un altro. Prima stupidaggine, che se ripetuta, funziona come la famigerata menzogna di Goebbels, ripetuta mille volte che si tramuta verità. Si grida anche al lupo al lupo della guerra atomica, facendo così un favore ai russi, altri aggressori, che da par loro minacciano, un giorno sì l'altro pure, l’uso di armi non convenzionali, per difendersi dall’ “aggressivo imperialismo” dell’ Occidente. Seconda stupidaggine, che se, ripetuta, eccetera, eccetera.
Insomma, si contribuisce a creare un clima sfavorevole intorno a Israele. E a far crescere la stupidità collettiva in quantità industriale. Il tutto avviene in Europa dove la destra antisemita sta tornando al potere. E dove la sinistra, purtroppo, in non pochi casi, si nasconde dietro l’antisionismo, che non è altro che la prosecuzione dell’antisemitismo con altri mezzi dialettici.
Insomma, la ragione dice Israele, la stupidità dice Hezbollah e Hamas. Sì, “Quem Iuppiter vult perdere dementat prius”…
Carlo Gambescia
(*) Qui (per la stampa italiana): https://www.giornalone.it/. Qui (per quella estera): https://es.kiosko.net/ .
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