Gli storici scrivono che Clara (Claretta) Petacci, l’amante del duce, era molto più destra di Mussolini. “Lui” era più pragmatico e disincantato, addirittura pessimista cosmico, soprattutto negli ultimi anni di guerra civile, al di là delle recite ufficiali per i feroci illusi dell’ultimo fascismo. Claretta invece era filotedesca, anzi filonazista, “ala dura”, cresciuta fin da bambina nel culto del superuomo Mussolini e del destino progressivo dell’Impero risorto sui colli di Roma fascista. Una carnevalata finita malissimo. Per Claretta & Ben a piazzale Loreto.
A questo pensavamo, a proposito dei pettegolezzi su una storia romantica tra Giorgia Meloni, “Giorgetta”, al comando di un governo e di un partito di destra, che non vuole parlare del fascismo, perché “cosa accaduta ottant’anni fa”, e Mister Elon Musk, “El”, signor duecentocinquanta miliardi, di origine sudafricane. Un Sudafrica dove regnava una rigorosa apartheid: per inciso ci piacerebbe sapere cosa pensa tuttora Musk del Mandela in prigione quando il futuro miliardario era poco più di un fortunato ragazzo bianco, solo perché bianco. Dicevamo di Musk ricchissimo, proprietario e fondatore tra le altre cose di Tesla (auto elettriche), Space X (compagni aerospaziale) e di X (piattaforma social).
Tra Giorgetta & El, prima tutto, come per la coppia Ben & Claretta, c’è grande affinità ideologica. Per dirla alla buona: “chi si somiglia, si piglia”. Meloni e Musk condividono idee di estrema destra su nazione, diritti civili, immigrazione. Musk, solo per dirne una, in ottobre sarà ospite speciale di Salvini a Pontida (come in passato della Meloni), in compagnia di Le Pen, Orbán e altri leader della destra dura europea. Inoltre Musk appoggia apertamente Trump, pericoloso disadattato politico di estrema destra che potrebbe essere eletto per la seconda volta presidente degli Stati Uniti. I popoli sono stupidi. Ma questa è un’altra storia.
Tuttavia nel caso di una relazione romantica, del resto per ora solo ipotizzata (ufficialmente “Giorgetta & El si sarebbero visti solo tre volte, compresa la “seratina” occhi negli occhi), Elon Musk assumerebbe il ruolo di Claretta. Mentre Giorgia Meloni, astuta, camaleontica, opportunista, quello di Ben. Il Mussolini, che da vero camaleonte fino all’ultimo, per salvare la pelle, tentò un abboccamento, fallito definitivamente negli ultimi giorni dell’ aprile del 1945, con la componente socialista del Comitato di Liberazione, calpestando il delirio politico delle brigate nere alle quali aveva promesso un’ultima resistenza nel mitico “ridotto della Valtellina”.
Anche sotto l’ aspetto economico si può rilevare una certa somiglianza, però a parti rovesciate, Mussolini gratificò economicamente la Petacci e la sua famiglia. Per contro, qui sarebbe Musk-Claretta, a gratificare Meloni-Ben investendo in Italia. Quindi nulla di personale. Però il meccanismo amoroso-economico sarebbe lo stesso.
Va tuttavia sottolineato che in luglio la Commissione europea ha accusato il social media X di violare le regole europee sui servizi digitali, Musk-Claretta rischia una multa fino al sei per cento del fatturato. E qui Meloni-Ben potrebbe, almeno in teoria, favorire un ammorbidemento della Commissione.
Come si può intuire, tra Meloni-Ben e Musk-Claretta ballano i miliardi.
Ovviamente i nostri ragionamenti sono fondati su una pura ipotesi, quella della storia romantica. Se però così fosse, si spera, non solo per loro ma per tutti noi, che non finisca come l’altra volta. A piazzale Loreto.
Carlo Gambescia
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