L’istantanea di quest’ Italia, dai dibattiti stralunati, confusa e confusionaria, si può cogliere, come se esistesse una specie di polaroid ideologica, in Federico Mollicone, deputato di Fratelli d’Italia, presidente della Commissione Cultura e Editoria della Camera e Responsabile Nazionale cultura e innovazione di Fratelli d’Italia, di professione comunicatore ed organizzatore culturale. L'attimo da immortalare, per così dire, è quando replica, sdegnato, asserendo che “noi – contro ogni elitarismo – saremo sempre dalla parte del popolo italiano ed europeo” (*).
Piccolo inciso paesaggistico, diciamo con rovine. Forse sbagliamo, quindi ci scusiamo in anticipo, prontissimi a ritrattare, ma di lui ricordiamo un "debenoiste", invece di "debenuà". Però, come diceva Raymond Aron di un certo intellettuale francese, se uno è cretino e conosce cinque lingue, è un cretino poliglotta. Quindi, anche ammesso che la memoria non ci inganni, si può sbagliare una pronuncia ed essere intelligentissimi e preparatissimi. Ci mancherebbe altro.
A chi replica Mollicone? Perché l’istantanea ha due “protagonisti” in primo piano.
Al nemico principale, almeno in questo momento, della destra meloniana: Antonio Scurati, romanziere, storico, critico, professore, pluripremiato. E soprattutto “antifascista”. Una cosa, secondo Giorgia Meloni, ormai passata di moda: “ Ma de che? Me state a chiede conto de cose capitate ottant’anni fa. Chiedete a quelli de sinistra, envece. Ariannaaa, stacca er telefono, e vie’ de qua”.
Sicché Mollicone, manco fosse Starace (non Storace), impone a Scurati di chiedere scusa al pubblico del Tg1, bollato come composto di “persone anziane, con scarsa istruzione e quindi con scarso senso critico” (**) .
Ora, che i Tg siano seguiti in misura maggiore dagli anziani è fatto sociologicamente acclarato (***). Tuttavia – e qui la tiratina d’orecchie è per Scurati – sembra che questi anziani, scolarizzazione bassa o meno, ultimamente, come le famose galline, siano in fuga dai Tg pubblici, soprattutto dopo la notevole sterzata a destra. Insoddisfatti evidentemente della qualità informativa (****).
Il che non sembra deporre in favore di una destra "dalla parte del popolo" che rischia invece, stando agli ascolti, di parlare, “televisivamente”, a se stessa. Del resto – e qui la tiratina d’orecchie è per Mollicone – un nietzschiano dichiarato come lui (*****), di popolo probabilmente ne capisce quanto Scurati.
Dicevamo un dibattito stralunato: da una parte un elitario seguace di Nietzsche, che dice cose populiste, dall’altra un democratico e antifascista, che dice cose elitarie. Come faceva quella canzone di Lucio Battisti? “Confusione, Confusione, Mi dispiace, se sei figlia della solita illusione e se fai confusione, confusione”.
Per fortuna il popolo sembra avere le idee chiare e cambia canale o addirittura spegne la televisione. Cioè sembra non fidarsi né di Mollicone né di Scurati.
Il che può essere un buon inizio.
Carlo Gambescia
(*) Qui:
https://www.adnkronos.com/politica/scurati-accuse-e-scuse-al-tg1-news_S3bWM4t9IMimJ3caoyrWD .
(**) Sempre qui: https://www.adnkronos.com/politica/scurati-accuse-e-scuse-al-tg1-news_S3bWM4t9IMimJ3caoyrWD .
(***) Qui: https://rivista.vitaepensiero.it/news-vp-plus-linsostenibile-immutevolezza-dei-tg-6402.html .
(****) Sempre qui: https://rivista.vitaepensiero.it/news-vp-plus-linsostenibile-immutevolezza-dei-tg-6402.html .
(*****) Qui: https://www.mollicone.it/ecce-homo/ .
Nessun commento:
Posta un commento