Serve un leader per la destra, “Il Foglio" lancia un sondaggio
Liberali, arrangiatevi!
“Il Foglio” dell’ex direttore Giuliano Ferrara
- che tuttavia incombe più di prima - ha lanciato tra i lettori un sondaggio (pre-primarie?) per trovare un nome alternativo al lepenista e impresentabile Salvini (*).
Diciamo subito che la fissa leaderistica ha radici, e profonde, nella politologia di Ferrara,
tipico giornalista con il complesso del principe. Sindrome che
egli ammanta di impalpabili teoresi, per carità ben scritte, sul
contrasto vecchia-nuova politica, ri-fondata quest’ultima sul carisma mediatico
del capo, of course. Il che può
pure servire a vincere, ma come si leggeva una volta sul “Corriere dello Sport”, non a convincere e
soprattutto a governare (come prova il molle disfacimento del governo berlusconiano nella legislatura 2001-2006).
Ma poi - ammesso e non concesso che basti la bacchetta
magica del carisma - dove sono gli
aspiranti leader della destra? Parliamo dei papabili, da contrapporre a Renzi… Brunetta,
Romani, Fitto, Quagliariello, Gelmini, Verdini, Alfano e compagnia cantante? Roba
da ridere…
Prendiamone atto, in Italia l’ultima destra liberale risale alla “storica”, quella che unì l’Italia: socialmente coesa e perciò non prigioniera della demagogia. Quindi "strutture" e "individui", per buttarla sul sociologico. Insomma, roba di e per pochi e probi eletti. E comunque sia, da una sola volta nella storia. Giunta al capolinea il 18 marzo 1876, con le
dimissioni di Marco Minghetti. Dopo di che, come gridò Totò agli orfani della legge Merlin in un famoso film: “Italiani, arrangiatevi!” .
Così è stato. E così sarà. Purtroppo. Liberali, arrangiatevi!
Sorge però un dubbio: che il
nostro Machiavelli della carta stampata, sotto sotto, voglia tirare l’ultima
volata a un redivivo (per poco) Cavaliere?
Carlo Gambescia
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