giovedì 24 dicembre 2015

 Serve un leader per la destra,  “Il Foglio" lancia un sondaggio
Liberali, arrangiatevi!



“Il Foglio” dell’ex direttore Giuliano Ferrara  - che tuttavia incombe più di prima -  ha lanciato tra i lettori  un sondaggio   (pre-primarie?)  per trovare  un nome alternativo al lepenista e impresentabile Salvini (*).
Diciamo subito  che la fissa leaderistica  ha radici,  e profonde,   nella politologia di  Ferrara,  tipico giornalista con il complesso del principe.  Sindrome che egli  ammanta di impalpabili teoresi, per carità ben scritte,  sul contrasto vecchia-nuova politica, ri-fondata quest’ultima sul carisma mediatico del capo, of course. Il che può pure servire a vincere, ma come si leggeva una volta  sul “Corriere dello Sport”, non  a convincere e soprattutto a governare (come prova il molle  disfacimento del governo  berlusconiano  nella  legislatura 2001-2006).
Ma poi -  ammesso e non concesso che basti la bacchetta magica del carisma  - dove sono gli aspiranti leader della destra? Parliamo dei papabili, da contrapporre a Renzi…   Brunetta, Romani, Fitto, Quagliariello, Gelmini, Verdini, Alfano e compagnia cantante? Roba da ridere…
Prendiamone atto, in Italia  l’ultima destra liberale  risale alla “storica”, quella  che unì l’Italia: socialmente coesa e perciò non prigioniera della demagogia. Quindi "strutture" e "individui", per buttarla sul sociologico. Insomma,  roba di e per pochi e probi eletti.  E comunque sia, da una sola volta nella storia.  Giunta al capolinea il 18 marzo 1876, con le dimissioni di Marco Minghetti. Dopo di che, come gridò Totò agli orfani della legge Merlin in un famoso film: “Italiani, arrangiatevi!” .
Così è stato. E così sarà.  Purtroppo. Liberali, arrangiatevi!  
Sorge però un dubbio: che il nostro Machiavelli della carta stampata, sotto sotto, voglia tirare l’ultima volata a un redivivo (per poco) Cavaliere?

Carlo Gambescia            

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