Legge di stabilità: stop a spot sui
giochi
Fascio-catto-comunisti su Marte
A volte sembra di vivere su
Marte. Quella dei fascisti su Marte. Oppure comunisti, tanto è la stessa cosa…
(Oddio anche i cattolici non scherzano, si veda “Avvenire” di oggi). Lo stop
alla pubblicità sui giochi - tv
generaliste o meno, non importa il
problema è un altro - è veramente roba da fantawelfare fascio-catto-comunista.
Ciò che infastidisce e maleodora di
toto, non “calcio”, ma “alitarismo”, è l’idea di stato-etico che il divieto
sottende, pericolosissima. Quella di una burocrazia in ciabatte che però
paternamente pretende di conoscere a menadito ciò che è bene o male per ogni singolo cittadino. Giudicato come presuntivamente stupido, quasi a norma di legge, e quindi bisognoso dell'aiutino etico. Sicché la pubblicità sul gioco d’azzardo è out
mentre la pubblicità-progresso sul fisco e derivati statalisti è in… Come quella sulle "lotterie nazionali", rimasta al suo posto. Quando si dice il caso…
E nessuno - o i soliti quattro gatti - apre bocca. Che tristezza.
Carlo Gambescia
Nessun commento:
Posta un commento