mercoledì 30 dicembre 2015

Il centrodestra cerca un leader
E tu di che Mara sei?




Ieri su “Il Foglio”, che meritoriamente, sebbene sottovoce (almeno cosi sembra), ha sollevato la questione di  un leader  per il centrodestra  “per non affogare nella  bolla salviniana”, è apparsa l’intervista a  Giovanni Orsina e Angelo Panebianco (*). Succo: Berlusconi come prodotto politico è scaduto da un pezzo; i colonnelli e post-colonnelli (Meloni, Fitto, Alfano, Toti), oggi, in ordine sparso, non sono all’altezza; agenda liberale chiusa, forse per sempre: “l’impopolarità spaventa” (Panebianco), dal momento che "si tratta di far arrabbiare un po’ di gente  nel breve periodo per avere enormi vantaggi e popolarità nel lungo periodo” (Orsina).   Nelle sondaggio-democrazie non c’è pazienza, insomma. La scoperta dell’acqua calda.
Sul possibile identikit del  leader, Panebianco tace, e giustamente.  Mentre Orsina si sbilancia anche troppo: dovrebbe essere giovane, addirittura sotto i trenta, dalle “enormi capacità comunicative”,  “spontaneo e sorgivo”, “ci vorrebbe un altro Renzi o un Craxi”. Mah…
Nella chiusa, sempre Orsina, il più loquace, visto che Berlusconi non vuole sentir parlare di primarie, suggerisce di opporre a Salvini, un leader  da   “ fabbricare in laboratorio”,  (Berlusconi potrebbe “se ne avesse voglia - cosa di cui dubito”). Chi?  Mara Carfagna,  facendola girare in televisione, eccetera, per dire le stesse cose di Salvini, ma in modo educato. Mah…  Il medium è il messaggio, disse un tale…   E la televisione o è urlata e/o innaffiata da copiose lacrime o non è  Quindi , anche se non interpellati,  proponiamo un’altra Mara.  La Venier.
Carlo Gambescia



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