Arma dei Carabinieri (*)
Nucleo di Polizia Giudiziaria di [omissis]
VERBALE DI INTERCETTAZIONE DI CONVERSAZIONI O COMUNICAZIONI
(ex artt. 266,267 e 268
C .P.P.)
L'anno 2015, lunedì 7 dicembre, in [omissis]
presso la sala ascolto sita al 6o piano
della locale Procura della Repubblica, viene redatto il presente atto.
VERBALIZZANTE
M.O Osvaldo
Spengler
FATTO
Nel corso dell'attività tecnica di monitoraggio svolta nell'ambito del
p.p. n 2367105 R.G.N.R. -R.R.I.T. nr. 34986, [Operazione “FINE PENA MAI”, N.d.V.] in
data 06/12/2015, ore 09.45, è stata effettuata una intercettazione ambientale
presso l’abitazione privata sita in Arcore (MI) di proprietà di BERNASCONI
SILVANO. Presenti il detto BERNASCONI SILVANO e PERSONA IGNOTA, sedicente “LO
SPIRITO DEL NATALE PASSATO”. Si riporta
di seguito la trascrizione integrale della conversazione summenzionata:
[omissis]
LO
SPIRITO DEL NATALE PASSATO: “Silvano! Silvano!”
BERNASCONI
SILVANO: “Scusi, chi sarebbe lei?”
LO
SPIRITO DEL NATALE PASSATO: “Sono lo Spirito del Natale passato.”
BERNASCONI
SILVANO: “Cribbio, è già Natale? Come passa il tempo…”
LO
SPIRITO DEL NATALE PASSATO: “Ci mettiamo avanti, Silvano. Legge del marketing,
se non lo sai tu…”
BERNASCONI
SILVANO: “E cosa vende lei?”
LO
SPIRITO DEL NATALE PASSATO: “Rimorsi, pentimento, espiazione, bontà.”
BERNASCONI
SILVANO: “Capito, è un piddino. Guardi, abbiamo già dato. Se permette ho da
fare, buongiorno.”
LO
SPIRITO DEL NATALE PASSATO: “Ricordi, Silvano, il Natale del 1993, quando sei
sceso in campo? Quando tu, l’unto del Signore, solo contro tutti impedisti che
l’Italia cadesse nelle mani dei comunisti?”
BERNASCONI
SILVANO: “Ricordo, ricordo. E infatti non c’è caduta.”
LO
SPIRITO DEL NATALE PASSATO: “Come non c’è caduta? Al governo c’è il PD o non
c’è il PD? E il patto del Nazareno chi l’ha firmato? Forza Italia, la tua Forza
Italia, chi l’ha distrutta se non tu?”
BERNASCONI
SILVANO: “E allora?”
LO
SPIRITO DEL NATALE PASSATO: “Come ‘e allora’? Ma non ti vergogni? Non ti viene
il rimorso? Non vuoi espiare, riconciliarti, essere buono?”
BERNASCONI
SILVANO: “Mi piacerebbe, ma non me lo posso permettere.”
LO
SPIRITO DEL NATALE PASSATO: “Con tutti i soldi che…”
BERNASCONI
SILVANO: “…con tutti i soldi che avevo. Sai cosa m’è costato questo
scherzetto di salvare l’Italia?”
LO
SPIRITO DEL NATALE PASSATO: “L’Italia, il paese che…”
BERNASCONI
SILVANO: “…il paese che amo, sì. Però vede, l’amore, a una certa età, uno si
accorge che è sopravvalutato. Bello, eh? Ma è un po’ come i marchi di lusso.
Fai bella figura, ma col rapporto costi/benefici non ci siamo: paghi 90 per la
firma e 10 per il prodotto. Tutto sommato meglio, molto meglio le buone
imitazioni. “
LO
SPIRITO DEL NATALE PASSATO: “Che cosa triste hai detto, Silvano. Tu soffri, lo
so!”
BERNASCONI
SILVANO: “Un po’ soffro, sì, ma non poi tanto. E’ una buona imitazione della
sofferenza, diciamo. Vedi, il segreto è questo: imitazioni, buone imitazioni.
Lei dice che ho distrutto Forza Italia, che ho consegnato l’Italia ai
comunisti. Mah. Fino a un certo punto. Ho consegnato l’Italia al PD, e cos’è il
PD? Una buona imitazione dei comunisti: tante tasse; tanti diritti (a costo
zero); tante chiacchiere sulla corruzione (sempre a costo zero); tante lacrime
sugli immigrati invece che sugli operai; tanta UE invece di tanta URSS; in
buona sostanza, tutto come al solito. E Forza Italia? Avrò anche distrutto
Forza Italia, ma che cos’è il PD, se non una buona imitazione di Forza Italia?
C’è l’uomo solo al comando, ci sono gli spin doctors che rigirano abilmente la
frittella, ci sono i potentati locali, ci sono le seconde file ignoranti come
capre, c’è anche lo slogan ‘Italia coraggio!”, cosa vuoi di più? Un’altra buona
imitazione, e tutto come al solito.”
LO
SPIRITO DEL NATALE PASSATO: “Va be’, ho capito. Ripasso per il Natale 2016.”
BERNASCONI
SILVANO: “Le andrebbe di fare il Babbo Natale per la festa della Vigilia?”
LO
SPIRITO DEL NATALE PASSATO: “Io non sono Babbo Natale! Sono lo Spirito del
Natale passato!”
BERNASCONI
SILVANO: “E che ci vuole? Una barba bianca, un costume rosso…insomma, una buona
imitazione.”
Letto, confermato e
sottoscritto
L’UFFICIALE DI P.G.
M.o Osvaldo Spengler
(*) "Trattasi"
- tanto per non cambiare stile, quello della
Benemerita... - di ricostruzioni che sono frutto della
mia fantasia di autore e commediografo. Qualsiasi riferimento
a fatti o persone reali deve ritenersi puramente casuale.
(Roberto Buffagni)
Chi è il
Maresciallo Osvaldo Spengler? Nato a Guardiagrele (CH) il 29 maggio
1948 da famiglia di antiche origini sassoni (carbonai di Blankenburg am Harz
emigrati nelle foreste abruzzesi per sfuggire agli orrori della Guerra dei
Trent’anni), manifestò sin dall’infanzia intelletto vivace e carattere
riservato, forse un po’ rigido, chiuso, pessimista. Il padre, impiegato
postale, lo avviò agli studi ginnasiali, nella speranza che Osvaldo
conseguisse, primo della sua famiglia, la laurea di dottore in legge. Ma pur
frequentando con profitto il Liceo Classico di Chieti “Asinio Pollione”, al
conseguimento della maturità con il voto di 60/60, Osvaldo si rifiutò
recisamente di proseguire gli studi, e si arruolò invece, con delusione e
sgomento della famiglia, nell’Arma dei Carabinieri. Unica ragione da lui
addotta: “Non mi piace far chiacchiere .” (Com’è noto, il carabiniere è “uso a
obbedir tacendo”). Mise a frutto le sue doti di acuto osservatore dell’uomo in
alcune indagini rimaste celebri (una per tutte: l’arresto dell’inafferrabile
Pino Lenticchi, “il Bel Mitraglia”). Coinvolto nelle indagini su
“Tangentopoli”, perseguì con cocciutaggine una linea d’indagine personalissima
ed eterodossa che lo mise in contrasto con i magistrati inquirenti. Invitato a
chiedere il trasferimento ad altra mansione, sorprese i superiori proponendosi
per la sala ascolto della Procura di ***. Richiesto del perché, rispose
testualmente: “Almeno qui le chiacchiere le fanno gli altri.”
***
Roberto Buffagni è un autore teatrale. Il
suo ultimo lavoro, attualmente in tournée, è Sorelle d’Italia – Avanspettacolo
fondamentalista,
musiche di Alessandro Nidi, regia di Cristina Pezzoli, con Veronica Pivetti e
Isa Danieli. Come si vede anche dal titolo di questo spettacolo, ha un po’ la
fissa del Risorgimento, dell’Italia… insomma, dell’oggettistica vintage...
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