lunedì 7 dicembre 2015

Arma dei Carabinieri (*)
Nucleo di Polizia Giudiziaria di [omissis]
VERBALE DI INTERCETTAZIONE DI CONVERSAZIONI O COMUNICAZIONI
(ex artt. 266,267 e 268 C.P.P.)
L'anno 2015, lunedì 7 dicembre, in [omissis] presso la sala ascolto sita al 6o piano
della locale Procura della Repubblica, viene redatto il presente atto.
VERBALIZZANTE
M.O Osvaldo Spengler
FATTO
Nel corso dell'attività tecnica di monitoraggio svolta nell'ambito del p.p. n 2367105 R.G.N.R. -R.R.I.T. nr. 34986, [Operazione “FINE PENA MAI”, N.d.V.] in data 06/12/2015, ore 09.45, è stata effettuata una intercettazione ambientale presso l’abitazione privata sita in Arcore (MI) di proprietà di BERNASCONI SILVANO. Presenti il detto BERNASCONI SILVANO e PERSONA IGNOTA, sedicente “LO SPIRITO DEL NATALE PASSATO”.  Si riporta di seguito la trascrizione integrale della conversazione summenzionata:

[omissis]

LO SPIRITO DEL NATALE PASSATO: “Silvano! Silvano!”
BERNASCONI SILVANO: “Scusi, chi sarebbe lei?”
LO SPIRITO DEL NATALE PASSATO: “Sono lo Spirito del Natale passato.”
BERNASCONI SILVANO: “Cribbio, è già Natale? Come passa il tempo…”
LO SPIRITO DEL NATALE PASSATO: “Ci mettiamo avanti, Silvano. Legge del marketing, se non lo sai tu…”
BERNASCONI SILVANO: “E cosa vende lei?”
LO SPIRITO DEL NATALE PASSATO: “Rimorsi, pentimento, espiazione, bontà.”
BERNASCONI SILVANO: “Capito, è un piddino. Guardi, abbiamo già dato. Se permette ho da fare, buongiorno.”
LO SPIRITO DEL NATALE PASSATO: “Ricordi, Silvano, il Natale del 1993, quando sei sceso in campo? Quando tu, l’unto del Signore, solo contro tutti impedisti che l’Italia cadesse nelle mani dei comunisti?”
BERNASCONI SILVANO: “Ricordo, ricordo. E infatti non c’è caduta.”
LO SPIRITO DEL NATALE PASSATO: “Come non c’è caduta? Al governo c’è il PD o non c’è il PD? E il patto del Nazareno chi l’ha firmato? Forza Italia, la tua Forza Italia, chi l’ha distrutta se non tu?”
BERNASCONI SILVANO: “E allora?”
LO SPIRITO DEL NATALE PASSATO: “Come ‘e allora’? Ma non ti vergogni? Non ti viene il rimorso? Non vuoi espiare, riconciliarti, essere buono?”
BERNASCONI SILVANO: “Mi piacerebbe, ma non me lo posso permettere.”
LO SPIRITO DEL NATALE PASSATO: “Con tutti i soldi che…”
BERNASCONI SILVANO: “…con tutti i soldi che avevo. Sai cosa m’è costato questo scherzetto di salvare l’Italia?”
LO SPIRITO DEL NATALE PASSATO: “L’Italia, il paese che…”
BERNASCONI SILVANO: “…il paese che amo, sì. Però vede, l’amore, a una certa età, uno si accorge che è sopravvalutato. Bello, eh? Ma è un po’ come i marchi di lusso. Fai bella figura, ma col rapporto costi/benefici non ci siamo: paghi 90 per la firma e 10 per il prodotto. Tutto sommato meglio, molto meglio le buone imitazioni. “
LO SPIRITO DEL NATALE PASSATO: “Che cosa triste hai detto, Silvano. Tu soffri, lo so!”
BERNASCONI SILVANO: “Un po’ soffro, sì, ma non poi tanto. E’ una buona imitazione della sofferenza, diciamo. Vedi, il segreto è questo: imitazioni, buone imitazioni. Lei dice che ho distrutto Forza Italia, che ho consegnato l’Italia ai comunisti. Mah. Fino a un certo punto. Ho consegnato l’Italia al PD, e cos’è il PD? Una buona imitazione dei comunisti: tante tasse; tanti diritti (a costo zero); tante chiacchiere sulla corruzione (sempre a costo zero); tante lacrime sugli immigrati invece che sugli operai; tanta UE invece di tanta URSS; in buona sostanza, tutto come al solito. E Forza Italia? Avrò anche distrutto Forza Italia, ma che cos’è il PD, se non una buona imitazione di Forza Italia? C’è l’uomo solo al comando, ci sono gli spin doctors che rigirano abilmente la frittella, ci sono i potentati locali, ci sono le seconde file ignoranti come capre, c’è anche lo slogan ‘Italia coraggio!”, cosa vuoi di più? Un’altra buona imitazione, e tutto come al solito.”
LO SPIRITO DEL NATALE PASSATO: “Va be’, ho capito. Ripasso per il Natale 2016.”
BERNASCONI SILVANO: “Le andrebbe di fare il Babbo Natale per la festa della Vigilia?”
LO SPIRITO DEL NATALE PASSATO: “Io non sono Babbo Natale! Sono lo Spirito del Natale passato!”
BERNASCONI SILVANO: “E che ci vuole? Una barba bianca, un costume rosso…insomma, una buona imitazione.”

Letto, confermato e sottoscritto
L’UFFICIALE DI P.G.
M.o  Osvaldo Spengler

(*) "Trattasi" -   tanto per non cambiare stile,  quello  della  Benemerita...  -   di ricostruzioni che sono  frutto della mia  fantasia di  autore e commediografo.  Qualsiasi riferimento  a fatti o persone  reali  deve ritenersi puramente casuale. (Roberto Buffagni)


Chi è il  Maresciallo Osvaldo Spengler?  Nato a Guardiagrele (CH) il 29 maggio 1948 da famiglia di antiche origini sassoni (carbonai di Blankenburg am Harz emigrati nelle foreste abruzzesi per sfuggire agli orrori della Guerra dei Trent’anni), manifestò sin dall’infanzia intelletto vivace e carattere riservato, forse un po’ rigido, chiuso, pessimista. Il padre, impiegato postale, lo avviò agli studi ginnasiali, nella speranza che Osvaldo conseguisse, primo della sua famiglia, la laurea di dottore in legge. Ma pur frequentando con profitto il Liceo Classico di Chieti “Asinio Pollione”, al conseguimento della maturità con il voto di 60/60, Osvaldo si rifiutò recisamente di proseguire gli studi, e si arruolò invece, con delusione e sgomento della famiglia, nell’Arma dei Carabinieri. Unica ragione da lui addotta: “Non mi piace far chiacchiere .” (Com’è noto, il carabiniere è “uso a obbedir tacendo”). Mise a frutto le sue doti di acuto osservatore dell’uomo in alcune indagini rimaste celebri (una per tutte: l’arresto dell’inafferrabile Pino Lenticchi, “il Bel Mitraglia”). Coinvolto nelle indagini su “Tangentopoli”, perseguì con cocciutaggine una linea d’indagine personalissima ed eterodossa che lo mise in contrasto con i magistrati inquirenti. Invitato a chiedere il trasferimento ad altra mansione, sorprese i superiori proponendosi per la sala ascolto della Procura di ***. Richiesto del perché, rispose testualmente: “Almeno qui le chiacchiere le fanno gli altri.”
***

Roberto Buffagni è un autore teatrale. Il suo ultimo lavoro, attualmente in tournée, è Sorelle d’Italia – Avanspettacolo fondamentalista, musiche di Alessandro Nidi, regia di Cristina Pezzoli, con Veronica Pivetti e Isa Danieli. Come si vede anche dal titolo di questo spettacolo, ha un po’ la fissa del Risorgimento, dell’Italia… insomma, dell’oggettistica vintage...






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